Conti deposito vincolati vs obbligazioni bancarie

La sete di liquidità delle banche ha provocato un netto incremento delle offerte dei conti deposito vincolati, mentre dall’altra parte gli istituti che, almeno per il momento, non hanno ancora incluso tra i loro prodotti i conti deposito cercano di far confluire nuova liquidità nelle loro casse lanciando bond.

Ma quali sono i pro e i contro dei conti deposito vincolati e delle obbligazioni bancarie? Partiamo dai conti deposito vincolati, che tra i vantaggi presentano senza dubbio quello dei rendimenti.

Contoconto Banca Carige vincolato

Zero spese, massima sicurezza, garantita dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, ed un rendimento annuo lordo pari al 4,50% per le somme vincolate fino a 20 mesi, e per importi pari a minimo 5 mila e massimo 150 mila euro.

Questo è quanto al momento è possibile con Contoconto, il conto di deposito remunerato di Banca Carige che si richiede, si apre e si gestisce sempre online dal sito Internet dedicato al prodotto, Contoconto.it. Attualmente, oltre alla scadenza a 20 mesi, Banca Carige propone anche tassi promozionali su vincoli di durata inferiore come segue: il 3,25% annuo lordo a cinque mesi, il 4% a dieci mesi ed il 4,25% a quindici mesi.

Nuovo conto deposito CashPark

Un tasso base con scadenze di vincolo a 3, 6, 12 o 18 mesi, oppure sulle stesse scadenze un tasso speciale se si porta nuova liquidità oppure se si diventa correntisti della Banca. E’ questa l’offerta di “CashPark“, il nuovo conto di deposito remunerato recentemente lanciato sul mercato da Fineco, Banca online del Gruppo Unicredit.

Come ogni buon conto di deposito remunerato che si rispetti, CashPark è un prodotto a zero spese a fronte di tanti vantaggi; nel dettaglio, non ci sono imposte di bollo da pagare a differenza di quanto previsto per i conti correnti, così come non ci sono costi di apertura, di gestione e di utilizzo. Inoltre, il tasso per la remunerazione della liquidità rimane fisso per tutta la durata del vincolo, così come, a tutela del risparmiatore, le somme investite risultano essere garantite dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Conto deposito YouBanking di Banco Popolare

Tra le ultime offerte sul fronte dei conti deposito figura YouBanking di Banco Popolare, che offre rendimenti vantaggiosi variabili in base alla durata del vincolo. Per vincoli a nove mesi, in particolare, viene riconosciuto un tasso di interesse lordo del 3%, per vincoli a dodici mesi il tasso di interesse lordo è del 3,75%, mentre per vincoli a 18 mesi il tasso di interesse lordo è del 3,95%.

L’importo minimo vincolabile è di 5.000 euro, tuttavia è possibile effettuare più vincoli contemporaneamente o in diversi momenti, anche scegliendo una durata diversa per ciascuno di essi.

Vantaggi e svantaggi dei conti deposito

Dopo la riduzione della tassazione sugli interessi dei conti deposito da 27% al 20% decisa dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011, sono sempre di più le persone che scelgono di “parcheggiare” i propri risparmi in uno di salvadanai virtuali offerti dai principali istituti di credito italiani e stranieri.

Del resto l’agguerrita concorrenza su questa particolare categoria di prodotti bancari ha spinto le banche a proporre offerte sempre più convenienti e che in alcuni casi prevedono un tasso di interesse superiore al 3%.

Conti deposito vincolati con interesse netto sopra il 3%

L’agguerrita concorrenza nel campo dei conti deposito ha spinto diverse banche a proporre nuove offerte che in alcuni casi offrono un rendimento netto sopra il 3,00%, superiore quindi rispetto al 2,8% offerto dai Bot con scadenza a 12 mesi.

Determinante per questa nuova tendenza è stato senza dubbio l’intervento del fisco, che ha favorito il parcheggio di liquidità presso conti deposito sia abbassando la tassazione dal 27% al 20% sia introducendo un nuovo aumento del bollo sul dossier titoli, a cui bisogna poi aggiungere la grande fame di liquidità delle banche.

Rendimax con interessi posticipati trimestrali

Da oggi, venerdì 14 ottobre del 2011, il prodotto di Banca Ifis Rendimax Vincolato – Interessi Posticipati Top – rende di più. A comunicarlo è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari che al riguardo ha fornito la tabella dei nuovi rendimenti offerti, in funzione della scadenza del vincolo attivato, per tutti, ovverosia per i vecchi così come per i nuovi clienti.

Nel dettaglio, il prodotto Rendimax Vincolato – Interessi Posticipati Top -, con vincolo a tre mesi, ovverosia 90 giorni, rende ora il 3,50% annuo lordo; il 4% annuo lordo a 180 giorni, il 4,10% a 270 giorni, il 4,55% a 365 giorni, il 4,65% annuo lordo a 540 giorni, ed infine il 4,80% annuo lordo per i vincoli a 730 giorni, ovverosia due anni.

Rendimenti conti deposito a giacenza libera

Investire a basso rischio, con i soldi sempre disponibili, ed a fronte di un rendimento elevato, di norma più alto rispetto ad esempio ai Bot, i Buoni Ordinari del Tesoro. Questo è quanto offrono in Italia i conti di deposito remunerati, proposti da numerose banche.

Ma quali sono i conti di deposito a giacenza libera più remunerativi? Ebbene, nel panorama attuale ci sono alcuni conti di deposito che, per effetto di specifiche promozioni, offrono senza vincoli dei tassi di interesse lordi particolarmente interessanti.

Differenze tra conto deposito e pronto contro termine

Tra i prodotti bancari a disposizione dei risparmiatori che consentono di ottenere un tasso di interesse superiore rispetto a quello offerto dai tradizionali conti correnti figurano i conti deposito e i pronti contro termine. Ma quali sono le principali differenze tra questi due strumenti?

In entrambi i casi il risparmiatore effettua un deposito presso una banca, tuttavia nel primo caso il deposito può anche non essere vincolato (in quanto esistono sia i conti depositi semplici che i conti deposito vincolati), mentre nel secondo caso si tratta di un deposito vincolato dal momento che tecnicamente il soggetto acquista un certo numero di obbligazioni impegnandosi a rivederle in un tempo futuro prestabilito.

Conto deposito con pagamento interessi posticipato

Dall’1 gennaio del 2012 in Italia scatta l’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie con l’esclusione dei titoli di Stato, la cui tassazione degli interesssi resterà invariata al 12,5%. In pratica rispetto alle attuali due aliquote, al 12,5% ed al 27%, viene introdotta l’aliquota unica al 20%.

Questo significa che a parità di rendimento dall’1 gennaio del 2012 si pagheranno più tasse per le plusvalenze di Borsa, e meno tasse, ad esempio, per i conti di deposito remunerati, attualmente tassati sul rendimento lordo al 27%.