Venerdì il tasso di cambio euro/dollaro è crollato dopo la pubblicazione del dato dei non-farm payrolls, che è risultato inferiore alle attese. Stamattina i prezzi sono scesi fino a 1,2255, aggiornano i nuovi minimi da luglio 2010. Il crollo dei prezzi è la conseguenza del forte clima di incertezza presente sui mercati, soprattutto dopo la minaccia – neppure tanto velata – della Finlandia di abbandonare l’euro se si dovesse proseguire sulla strada dello scudo anti-spread, come chiesto invece da Italia, Spagna e Francia.