Analisi Valute del 16 novembre 2011

EUR/USD: continua la discesa del cambio che, come avevamo previsto nell’ultima analisi, ha accelerato a seguito del breakout del supporto di 1.3510 scendendo fin sotto 1.3430.

Il target a 3 giorni resta compreso tra 1.3360 e 1.3350, ma nel breve periodo non è da escludere un rimbalzo tecnico in area 1.3480 – 1.35 considerando l’attuale fase di ipervenduto sul cambio.

Analisi Valute e Commodity del 15 novembre 2011

EUR/USD: prosegue il trend ribassista del cambio euro/dollaro in una giornata molto negativa per le borse europee.

I prezzi hanno raggiunto un minimo intraday a 1.3511, avvicinandosi al supporto di area 1.3480. Nel brevissimo periodo, se i prezzi riusciranno a mettersi alle spalle la micro-resistenza di area 1.3550-60, è probabile un ulteriore rimbalzo dai minimi di giornata fino a 1.3590 – 1.36, che costituisce una buona zona di vendita per riproporre dei deal ribassisti e da coprire con stop protettivi non eccessivamente ampi tra i 30 e i 50 pip.

Se, invece, dovesse avvenire un’accelerazione ribassista senza ulteriori rimbalzi tecnici, potrebbe essere interessante shortare sull’eventuale perdita di 1.3510 con primo target compreso tra 1.3480 e 1.3460.

Quotazione oro record a 1.579 dollari l’oncia

Le quotazioni dell’oro presso tutti i principali mercati europei e mondiali continuano inesorabilmente a crescere, nonostante il rafforzamento del dollaro sulle concorrenti (euro, sterlina, franco e yen in primis) inducano a pensare il contrario.

Se ieri, infatti presso il LSE (London Stock Exchange) l’oro raggiungeva 1.579 dollari l’oncia, oggi, all’apertura del NYSE (New york Stock Exchange) saliva a quota 1.579,70 dollari l’oncia.

Un aumento considerevole, dunque, che, soltanto nell’ultima settimana, è stata del 10%.

Asta BTP 14 luglio 2011

La configurazione, approvata in tempi record, della manovra finanziaria 2011-2014, unitamente all’eccezionale collocazione dei BOT (Buono Ordinario del Tesoro), fa ben sperare in merito alle 4 aste di BTP (Buono del Tesoro Poliennale) previste per oggi pomeriggio.

La posta in gioco, comunque, rimane altissima investendo questioni quali la solidità del nostro paese e la capacità italiana di rifinanziare il debito, valori che, a seguito degli eventi internazionali, erano stati messi fortemente in discussione.

Analisi Forex 14 luglio 2011

La situazione internazionale di queste ultime ore, complice l’interessamento delle agenzie di rating che stanno bacchettando a desta e manca, preoccupate dall’entità dei debiti sovrani di numerosi paesi (Fitch ha abbassato il rating a CCC, il più basso possibile, mentre Moody’s sta ventilando l’ipotesi di un downgrade nei confronti della solidità USA dall’attuale Aaa) e realmente complessa ed instabile, fortissimamente speculativa.

Analisi tecnica azioni

L’analisi tecnica è uno studio avente ad oggetto l’andamento dei prezzi dei mercati finanziari allo scopo di prevederne l’andamento futuro. Le origini dell’analisi tecnica risalgono al 1890, quando Charles Dow, fondatore del Wall Street Journal e ideatore del Dow Jones, attraverso alcuni articoli pubblicati sul quotidiano finanziario elaborò dei principi che furono poi successivamente raccolti nella cosiddetta Teoria di Dow e che rappresentano ancora oggi la base dell’analisi tecnica.

L’analisi tecnica prevede che dopo l’individuazione del possibile trend, mediante l’analisi dell’andamento storico dei prezzi di una determinata quotazione, si passi allo studio delle strategie di investimento speculative di compravendita più adatte per ridurre al minimo i rischi di perdite e massimizzare i guadagni.

Candele giapponesi o candlestick

Le candele giapponesi, anche dette candlestick, sono state inventate nel XVIII secolo da Munehisa Homma e rappresentano una particolare tipologia di rappresentazione grafica dell’andamento dei prezzi di determinati titoli o beni quotati. Si tratta di una modalità di rappresentazione molto simile a quella del grafico a barre ma che però a differenza di quest’ultimo offre una visualizzazione sintetica più ricca di informazioni.

Per rappresentare graficamente tramite le candele giapponesi un determinato trend occorre essere in possesso dei valori di apertura, massimo, minimo e chiusura di un determinato titolo o bene quotato in Borsa.

Teoria di Dow e analisi tecnica

Al giornalista statunitense Charles Dow il mondo economico e finanziario deve davvero molto. Dow, infatti, è il fondatore del Wall Street Journal, ossia uno dei più importanti quotidiani finanziari di tutto il mondo, nonchè l’inventore del Dow Jones, ovvero il più noto indice azionario della Borsa di New York.

A lui, inoltre, si devono i principi base dell’analisi tecnica, meglio conosciuti come la teoria di Dow. Tali principi, in particolare, altro non sono che una serie di osservazioni sui comportamenti dei mercati finanziari che il giornalista espresse mediante una serie di articoli pubblicati sul Wall Street Journal e che successivamente furono raccolti da Robert Rhea, che nel 1932 pubblicò Dow Theory.

Quotazione Parmalat in calo dopo accordo Lactalis fondi

A Piazza Affari in tarda mattinata la quotazione Parmalat segna una flessione del 4,46% a 2,356 euro, un calo ricondotto in larga parte al venir meno dell’interesse da parte degli speculatori che, dopo l’annuncio dell’accordo tra Lactlis e i fondi azionisti per salire fino al 29% del capitale dell’azienda italiana, vedono scarse possibilità di un reale contrasto da parte dell’ipotetica cordata italiana.

Tutto questo, aggiunto ai probabili problemi che si verificheranno a livello di governance per via delle divisioni all’interno del Consiglio di amministrazione, hanno portato gli esperti ad ipotizzare un mutamento del quadro grafico di Parmalat.

Geox in rialzo a Piazza Affari

Nella seduta odierna di Piazza Affari tra le quotazioni che sono riuscite a farsi notare figura senza dubbio Geox, in rialzo di quasi due punti percentuali a 3,5075 euro. Il titolo dell’azienda produttrice della scarpa che respira, dunque, è finalmente riuscito a porre fine al trend negativo degli ultimi mesi, facendo registrare nel corso delle ultime sedute segnali più che positivi.

Secondo gli analisti, tuttavia, il quadro tecnico per Geox rimane estremamente debole dopo la flessione che ha portato alla rottura dei supporti compresi tra 3,61 e 3,66 euro.