Back Testing

Il Back Testing non è altro che un test per capire se un modello finanziario può essere efficace oppure no. In poche parole si va a testare questo modello finanziario e i dati che vengono fuori, ovviamente non sono veritieri poichè non si ha il tempo di poterli verificare sul mercato.

Allora si accumulano diversi dati nel tempo per poter poi fare una statistica che possa dare una mano nel momento in cui si vanno a fare delle previsioni, per far si che siano sempre più vicine alla realtà.

Prezzo materie prime in rialzo, cotone ai massimi storici

La debolezza del dollaro favorisce senza dubbio tutti coloro che hanno deciso di investire nelle commodities, a dimostrarlo il rialzo registrato nell’ultimo periodo da tutte le materie prime. Ma del resto è cosa ormai nota che durante i periodi di instabilità economia e finanziaria, proprio come quello attuale, gli investitori preferiscono far confluire gran parte della propria liquidità in investimenti di questo tipo, o in alternativa parcheggiando gran parte dei propri soldi sui migliori conti deposito.

Questo orientamento comune, dunque, favorisce inevitabilmente l’innalzamento del costo delle materie prime, basti pensare ai livelli record raggiunti dall’oro nell’ultimo periodo.

British Airways in calo, ma il management smentisce

Flessione sui flussi per le British Airways: le linea aerea britannica ha visto calare in agosto il traffico passeggeri  del 2,9%. Le capacità sui voli della compagnia sono scese del 2,6%, con interessamento anche della mano d’opera, il coefficiente di occupazione è variato infatti dall’84,7% all’84,4%.

Generali tenuta supporto psicologico

Il titolo del Gruppo Generali Assicurazioni, il più grande gruppo assicurativo in Italia, nel corso delle ultime sedute a Piazza Affari ha tenuto il supporto psicologico di quota 14 euro, permettendo così al titolo di ammortizzare il movimento al ribasso messo a segno nel corso dell’ultimo mese.

In questo modo Generali ha evitato il rischio di mettere a segno una pericolosa discesa oltre i minimi dell’anno, sotto quota 13,50 euro per azione.

Cambio euro dollaro breakout 1,30

La situazione del cambio euro dollaro ruota tutta attorno alla barriera sia grafica che psicologica di quota 1,30, barriera sopra alla quale il cambio cerca di consolidarsi. In questo momento il cambio euro dollaro è a quota 1,3026.

La conferma del breakout di quota 1,30 potrà fornire un chiaro segnale di forza dell’euro, con un nuovo segnale long con un primo obiettivo in area 1,308-1,31 e un secondo attorno a 1,315-1,317.

BCE bollettino di Marzo 2010

Oggi le Borse Europe sono in calo, con titoli del settore bancario e minerario in difficoltà.
Secondo la Banca Centrale Europea le banche delle nazioni dell’Euro-Zona hanno deciso di ridimensionare i propri Bilanci complessivi,ribadendo che le banche devono dimostrare di saper gestire il ridimensionamento assicurando al tempo stesso la capacità di credito.

Secondo gli esperti le banche per poter raccogliere la sfida dovranno sfruttare il miglioramento delle condizioni di finanziamento, rafforzando ulteriormente le loro basi patrimoniali.

Forex 11 Marzo 2010

La quotazione Euro Dollaro come abbiamo notato nell’ultima settimana sta avendo un range, infatti dal 5 Marzo non abbiamo visto un minimo inferiore a 1,3530 , e da quel giorno la quotazione continua a oscillare tra 1,3530 e 1,3545.
Queste informazione può portarci a far pensare che il Dollaro si stia rafforzando rispetto alla Moneta Unica.
Sono previsti a breve termine un rialzo della quotazione a 1,3670.

Andamento Borsa Italiana 4 Marzo 2010

Oggi alla borsa di Milano le attenzioni si concentrano sul titolo Fiat dopo che ieri è arrivata la notizia che Sergio Marchionne non ha escluso la possibilità di mettere mano alla struttura del gruppo, Marchionne ha anche rimandato il piano per lo sviluppo industriale al 21 Aprile di quest’anno.
Questa notizia ha portato il titolo a perdere lo 0,83% sulla borsa Italiana,anche se il gruppo Torinese prevede un grandissimo 2010 per le vendite nel mercato Brasiliano che occupano un fetta di mercato pari al 23%.