Ipo Moncler a giugno 2011, ma non si escludono slittamenti

Inizialmente prevista tra marzo e aprile 2011, l’Ipo Moncler potrebbe sbarcare in Borsa a giugno 2011, sempre che non si decida di dare la precedenza a progetti considerati più importanti.

Secondo quanto riportato da Affari & Finanza, infatti, il gruppo al momento starebbe valutando ben due dossier volti alla possibile acquisizione di un nuovo brand, per un valore complessivo compreso tra 50 e 100 milioni di euro e che potrebbe far slittare l’Ipo alla seconda parte del 2011.

Bilancio trimestrale Goldman Sachs luglio settembre 2010

Goldman Sachs ha chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile netto pari a 1,90 miliardi di dollari, ovvero 2,98 dollari per azione, in calo rispetto ai 3,19 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno ma superiore alle attese degli analisti che avevano previsto un utile per azione di 2,28 dollari.

Stessa cosa vale anche per i ricavi che si sono attestati a 8,90 miliardi di dollari, mentre le previsioni parlavano di 7,92 miliardi. In crescita anche il Tier 1 common ratio che è salito del 13% dal 12,5% di fine giugno.

Slittamento fusione Porsche Volkswagen

La fusione tra Porsche e Volkswagen rischia di slittare a causa di alcuni problemi di natura legale e fiscale legati all’accusa mossa da una decina di fondi di investimento americani nei confronti della casa automobilistica di Stoccarda, accusata di aver manipolato il mercato nel corso del 2008.

A confermare il rischio che la fusione possa ritardare è stato Martin Winterkorn, Ceo di Volkswagen, il quale ha spiegato che al momento è impossibile escludere che sia necessario del tempo per concludere il tutto, pur ribadendo che la fusione resta uno degli obiettivi più importanti della società.

Rischio bolle speculative in Asia orientale

La previsione prospettata da alcuni esperti, secondo cui presto la Borsa più grande del mondo non sarà più Wall Street ma Shanghai, sembra prendere sempre più piede. A confermarlo anche i timori espressi dalla World Bank che, nel suo consueto rapporto “East Asia and Pacific Economic Update 2010” ha lanciato l’allarme legato alla robusta ripresa dell’Asia orientale.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tuttavia, la crescita a ritmi spropositati dell’economia asiatica avrà effetti negativi non sulle restanti economie mondiali ma sull’Asia stessa.

Come investire in Enel Green Power

Per chi intende puntare alle energie rinnovabili di Enel Green Power l’investimento minimo, almeno per il momento, è di 3.600 euro, ossia 2.000 azioni ad un prezzo compreso tra 1,8 e 2,1 euro. La cifra, dunque, è accessibile anche ai piccoli risparmiatori e a coloro che non hanno esperienza in investimenti di questo tipo.

Proprio questi ultimi si ritrovano praticamente spiazzati in questo momento, non sapendo come muoversi per investire i propri soldi nelle energie rinnovabili dell’azienda di proprietà di Enel.

Intesa Sanpaolo acquisisce 51% di Monte Parma

Intesa Sanpaolo ha fatto sapere di aver firmato un accordo in forza del quale acquisirà da Fondazione Monte di Parma il 51% del capitale sociale di Banca Monte Parma verso un corrispettivo pari a 159 milioni di euro.

L’accordo, inoltre, prevede che il Gruppo Intesa Sanpaolo sottoscriva un aumento di capitale di Banca Monte Parma pari a 75 milioni di euro che verrà attuato mediante l’emissione di azioni ordinarie.

Dettagli offerta Enel Green Power

Parte oggi l’offerta di Enel Green Power, considerata la più grande e attesa Ipo dell’anno a Piazza Affari e una delle principali in tutta Europa. Ma andiamo ad esaminare più da vicino i dettagli dell’offerta.

Gli investitori interessati a sottoscrive azioni del colosso delle energie rinnovabili di proprietà di Enel potranno farlo da oggi fino al 29 ottobre. L’investimento minimo ammonta a 3.600 euro, ossia un minimo di 2.000 azioni ad un prezzo compreso tra 1,8 e 2,1 euro per azione.

Société Générale boccia Banco Popolare

Société Générale pochissimi giorni fa ha bocciato Banco Popolare portando il rating da “buy” a “sell” e il target price da 5,7 a 4 euro. La banca francese ha motivato la sua decisione spiegando che l’ipotesi di un possibile aumento di capitale di ammontare complessivo pari a 2 miliardi di euro (ossia 4 euro per azione) avrebbe come conseguenza una diluizione del 38% dell’utile per azione relativo al 2011.

Completamente opposta la valutazione di Equita sim che ha invece espresso parere positivo in relazione alla cessione di Caripe a Tercas, segnalando per Banco Popolare una raccomandazione “Buy” e un target price a 6,3 euro, una valutazione derivante dal fatto che il prezzo pattuito per la cessione si è rivelato superiore a quelle che erano le attese.

Giudizi e prospettive dei migliori titoli di Piazza Affari

Tra le Borse europee Piazza Affari è senza dubbio tra le meno brillanti, da gennaio ad oggi la perdita complessiva ammonta al 9%. Dalla fine di agosto c’è stato un recupero del 7%, ma sono in tanti a dubitare della capacità del listino milanese di chiudere l’anno in parità.

Nel frattempo, tuttavia, CorrierEconomia ha esaminato i dieci titoli più rappresentativi di Piazza Affari, tenendo in considerazione non solo la valutazione degli analisti ma anche quelli che sono i piani strategici e i numeri di ciascuna società.

Enel obiettivo breakout soglia psicologica 4 euro

Negli ultimi giorni si è parlato molto di Enel, in particolare per quanto riguarda la quotazione di Enel Green Power alla borsa di Milano.

Il vertice del gruppo ha stabilito un range di valori entro il quale sarà individuato il prezzo con cui valutare le azioni Egp per la quotazione a Piazza Affari.