Valute paesi emergenti in profondo rosso nella prima parte del 2013

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Le valute dei paesi emergenti sono sempre più in difficoltà sui mercati internazionali, complice il rallentamento della Cina e le aspettative di riduzione del piano di quantitative easing della FED. Dopo l’annuncio di mercoledì sera di Ben Bernanke, circa la possibilità di azzerare il piano di acquisto di bond entro metà 2014, le valute dei paesi emergenti hanno messo a segno ribassi molto pesanti, complice il boom generalizzato del dollaro americano. Tra le valute più penalizzate troviamo il real brasiliano, la lira turca e il rand sudafricano.

I migliori titoli di Piazza Affari nell’ultimo anno

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Dal punto di vista dei titoli azionari, l’ultimo anno ha visto un netto miglioramento della situazione economica generale. I tragici crolli dei titoli dell’anno 2012 sembrano un lontano ricordo. L’ultimo anno era infatti stato altalenante con titoli che guadagnavano punti e poi crollavano miseramente. Non c’era una certa stabilità e continuità nei risultati di borsa. Alcuni titoli si sono contraddistinti come i migliori negli ultimi mesi per quanto riguarda Piazza Affari.

Dettagli asta CTZ e BTP€i 25 giugno 2013

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Tra qualche giorno il Tesoro tornerà in campo con una nuova emissione obbligazionaria di titoli a medio-lungo termine. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sarà impegnato a collocare CTZ (Certificati del Tesoro Zero Coupon) e BTP€i (Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea). I primi presentano la classica scadenza biennale, mentre i secondi hanno scadenze a 5 e 15 anni. Nelle ultime aste, nonostante la buona domanda degli investitori, la curva dei tassi italiana ha cominciato a risalire la china dopo aver evidenziato i minimi di sempre sugli yield di varie scadenze.

Acquisto azioni europee consigliato da Exane nella seconda parte del 2013

L’annuncio della FED di azzerare il piano di quantitative easing entro metà del 2014, iniziando a ridurre gli acquisti di titoli di stato e altre securities già da fine 2013, ha spinto gli investitori istituzionali a rivedere le proprie strategie in ottica di riposizionamento di portafoglio. Secondo Emmanuel Kragen, global economist & strategist per Exane Derivatives, nei prossimi mesi si presenterà uno scenario decisamente diverso tra le due sponde dell’Atlantico. Negli Usa è attesa una normalizzazione del mercato dei tassi.

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Oro crolla sotto 1.300 dollari ai minimi da ottobre 2010

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Nuovo scivolone per le quotazioni dell’oro, che stamattina sono crollate sotto i minimi dello scorso 16 aprile posti a 1.321 dollari. Il breakout ribassista è stato esplosivo e i prezzi sono scesi fino a 1.287 dollari l’oncia sui livelli più bassi da ottobre 2010. Il nuovo crollo dell’oro fa da contraltare al boom del dollaro americano, che sta mettendo a segno guadagni spettacolari sui mercati internazionali dopo l’annuncio della FED sulla possibilità di azzerare il piano di quantitative easing entro metà 2014.

Telecom Italia target price tagliato da Citigroup a 0,55 euro

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Il titolo Telecom Italia resta sotto pressione a Piazza Affari, in clima di avversione generalizzata al rischio dopo che la FED ha annunciato il calendario della exit strategy dalla politica monetaria ultra-espansiva che ha caratterizzato le mosse dell’istituto da oltre 4 anni. Alla borsa di Milano le azioni ordinarie Telecom Italia perdono l’1,03% a 0,528 euro. I prezzi sono scesi fino a 0,521 euro, sui minimi da oltre due mesi. Male anche le azioni risparmio, che cedono lo 0,93% a 0,426 euro.

Nuovo titolo Rolls-Royce

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La famosa e lussuosa azienda automobilistica inglese Rolls-Royce dopo un periodo di assenza è tornata sul mercato obbligazionario. La casa costruttrice di automobili di lusso è di proprietà del gruppo tedesco BMW  già dal 1998 e ha avuto risultati strabilianti in questi anni di grave crisi economica. Sembra infatti che per la Rolls-Royce non sia esistita una vera e propria crisi.

Cambio euro-dollaro torna a 1,3250 dopo decisioni della FED

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Ieri sera il mercato forex è stato scosso dalle decisioni in materia di politica monetaria della FED, ovvero la Banca Centrale degli Stati Uniti d’America. L’istituto monetario di Washington ha deciso di confermare i tassi di interesse nel range compreso tra lo 0% e lo 0,25%, sui livelli più bassi di sempre. Dalla conferenza stampa del governatore Ben Bernanke sono emerse indicazioni fondamentali per gli investitori su ciò che ha intenzione di fare la FED nei prossimi mesi. Bernanke ha infatti tracciato la road map della exit strategy della FED.