Cambio Euro-Dollaro, il boom apre a nuovi scenari rialzisti

La giornata di ieri è stata molto movimentata per via dell’annuncio da parte della BCE dell’abbassamento dei tassi di interesse nell’area euro: il Refi (tasso di rifinanziamento principale) è sceso allo 0% dallo 0,05%; il tasso marginale è diminuito allo 0,2% dallo 0,3%; il tasso sui depositi è stato portato ancor più in negativo a -0,4% da -0,3%.

bce

Il governatore dell’Eurotower, Mario Draghi, ha inoltre annunciato il potenziamento del QE a 80 miliardi di euro al mese, l’avvio di nuove aste LTRO da giugno 2016 e l’acquisto di corporate bond (esclusi quelli bancari). Si tratta di manovre monetarie ultra-accomodanti notevoli, che hanno il chiaro intento di svalutare l’euro e rilanciare l’inflazione.

La risposta iniziale dei mercati è stata positiva e lo stesso cambio EUR/USD è crollato fino a 1,0820, una zona di supporto chiave che spesso aveva impedito ai prezzi di approfondire ulteriormente il ribasso. Anche questa volta è stato così. I “buy” hanno preso velocemente coraggio, tanto da far salire la quotazione fino in area 1,1170 (attualmente siamo sui massimi intraday). Il boom inaspettato del cambio Euro/Dollaro apre nuovi scenari rialzisti, che nel breve periodo dovrebbero quanto meno spingere i prezzi fino al massimo di 1,1376, toccato l’11 febbraio scorso. Il boom in corso dovrebbe favorire l’ingresso sul mercato di altri trader, anche istituzionali, che potrebbero cavalcare il rally con target piuttosto ambiziosi.

Da un punto di vista tecnico, se si dovesse oltrepassare anche la resistenza di area 1,1380, appare molto probabile un approfondimento bullish fino a 1,1450 – 1,15, dove è presente un’importante zona di resistenza di medio periodo. La debolezza generalizzata del biglietto verde, in attesa del meeting della FED del 15 e 16 marzo, completa il quadro sempre più favorevole all’ascesa della moneta unica, nonostante la BCE abbia messo in campo un eccezionale bazooka monetario.