Il cambio euro-dollaro cala bruscamente alla pubblicazione del report sul mercato del lavoro e dei Non Farm payrolls, per tornare poco più tardi in rialzo a causa del risultato misto dei dati appena pubblicati sul Calendario Economico.

Il cambio euro-dollaro cala bruscamente alla pubblicazione del report sul mercato del lavoro e dei Non Farm payrolls, per tornare poco più tardi in rialzo a causa del risultato misto dei dati appena pubblicati sul Calendario Economico.

Il dollaro statunitense sta recuperando quota durante gli ultimi giorni. È tempo di prepararsi, secondo gli analisti di Credit Agricole, ad un grande ritorno della forza del biglietto verde.

Giornata molto importante quella di oggi per il dollaro australiano. L’Aussie approfitta del miglioramento dell’economia domestica per salire sui livelli più alti da quasi due mesi nei confronti del biglietto verde americano.

Il Dollaro australiano vivrà una settimana calda, mentre attende il verdetto di domani della Reserve Bank of Australia, che difficilmente toccherà il tasso sui depositi overnight, il quale è invariato al 2% dal taglio dello scorso maggio.

L’Euro-Dollaro sembra aver placato la corsa al ribasso. Prima dell’apertura delle Borse europee il cross viaggia in positivo del +0,27% a quota 1,0539$. Il cross ieri sembra aver trovato un punto di equilibrio da cui cercare di ripartire al rialzo.
Sono giorni caratterizzati da forti movimenti sul mercato del Forex. I trader sono preoccupati dai timori relativi al fenomeno Brexit.
Dal 22 al 26 febbraio, in un periodo in cui continua a prevalere l’incertezza economica, ci sono molti market mover da tenere d’occhio per i trader sul forex.
Le ultime sessioni di borsa sono state particolarmente positive sia in Europa che a Wall Street. Tuttavia, non possono cancellare in un lasso di tempo così limitato i timori degli investitori per nuove cadute dei prezzi.
Da qualche giorno le tensioni sui mercati finanziari sembrano essersi affievolite, malgrado non si sia verificato nessun tipo di intervento da parte delle banche centrali.
Il rally dello yen sta mettendo in difficoltà la Bank of Japan, poichè variazioni percentuali così positive nei confronti delle valute più importanti potrebbero mettere a rischio le già fragili speranze di rilancio dell’economia e dell’inflazione.