Indirizzo ancora ribassista nei mercati Europei nella giornata odierna. È quanto si rileva dall’analisi giornaliera di Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.
Forex
Lo yen ko dopo il clima di rischio degli USA
Per quanto riguarda il problema del debt ceiling, i due principali partiti si stanno accordano per uscire da questa difficile situazione. I Repubblicani, infatti, stanno andando incontro ai democratici sul problema dell’innalzamento del tetto del debito pubblico degli Stati Uniti d’America. Un problema che ha avuto non poche influenze mercati nazionali (messi già a dura prova dalla situazione politica delle scorse settimane come Letta bis ottiene la fiducia di Piazza Affari) ed internazionali, nonché su tutta l’economia globale.
Cambio euro-dollaro sui massimi a 6 mesi supera 1,34
Il mercato forex è in fermento, aspettando la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed che saranno pubblicati questa sera. Gli investitori cercheranno di capire se il piano di riduzione degli stimoli monetari (il cosiddetto “tapering”) avrà inizio già a settembre. Inoltre, sarà importante verificare anche l’entità della riduzione del piano di quantitative easing, che attualmente è fermo a 85 miliardi di dollari al mese. Nel frattempo il biglietto verde resta piuttosto debole, al di là del lieve recupero di questa mattina.
Cambio euro-dollaro sui minimi a 3 mesi scende sotto 1,28
Sul forex prosegue la fase di debolezza della moneta unica, che risente delle aspettative di mantenimento dell’attuale politica monetaria accomodante della Bce e della possibilità che ben presto il differenziale di rendimento rispetto al dollaro americano possa ampliarsi, in caso aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. Intanto ieri Jorg Asmussen, consigliere della Bce, ha dichiarato che potrebbe essere lanciata una nuova operazione di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) o esserci a breve un nuovo taglio dei tassi di interesse.
Cambio euro-dollaro sotto 1,29 dopo tassi BCE invariati
La giornata di ieri ha visto la BCE come protagonista assoluta della scena sui mercati finanziari, orfani dei mercati americani per la festività dell’Indipendence Day. L’Eurotower ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse, come da attese, al minimo storico dello 0,5%. La conferenza stampa di Mario Draghi, governatore dell’istituto monetario di Francoforte, ha dato il via a movimenti direzionali rilevanti, con boom delle borse e crollo dell’euro sul mercato forex. Il banchiere italiano ha utilizzato toni da colomba sulla dinamica futura dei tassi.
Cambio euro-dollaro in area 1,30 in attesa tassi BCE
C’è grande attesa sui mercati finanziari per la riunione odierna della BCE, che alle ore 13.45 annuncerà il nuovo livello del costo del denaro nell’eurozona. L’Eurotower non dovrebbe modificare i tassi di interesse, fermi allo 0,5% sul minimo più basso di sempre. Durante l’ultimo meeting della BCE, il governatore Mario Draghi aveva già preannunciato che l’istituto monetario di Francoforte avrebbe agito sui tassi solo in caso di necessità. Inoltre, il banchiere italiano ha più volte sottolineato che ci sono segnali di stabilizzazione del ciclo economico nell’area euro.
Cambio euro-dollaro perde il supporto di 1,30
Il tasso di cambio euro-dollaro è sceso sotto l’area di supporto di 1,30, considerata una soglia psicologica in grado di influenzare le scelte tattiche degli investitori sul mercato forex. La congestione giornaliera sembra essersi così risolta a favore dei venditori e a questo punto il cambio potrebbe accelerare ancora verso il basso, in attesa di conoscere la decisione della BCE sui tassi di interesse (attesa per domani) e il dato sui non-farm payrolls e il tasso di disoccupazione negli Usa nella giornata di venerdì.
Cambio euro-dollaro trova supporto a 1,30 in vista di Bce e payrolls
Ieri è iniziata una settimana fondamentale per l’andamento del tasso di cambio euro-dollaro, visto che tra giovedì e venerdì ci saranno due eventi macroeconomici in grado di innescare movimenti direzionali di grande rilievo, come accaduto già più volte in passato in occasione della pubblicazione di questi market mover. Giovedì è attesa la decisione della Bce sui tassi di interesse nell’area euro, mentre venerdì si conosceranno i risultati relativi al mercato del lavoro negli Stati Uniti: tasso di disoccupazione e non-farm payrolls.
Yen resta debole dopo Tankan ai top da marzo 2011
Arrivano nuove buone indicazioni per l’economia del Giappone, che deve però fare i conti con le difficoltà della Cina e con le aspettative di riduzione del piano di stimoli monetari della FED. Stanotte l’indicatore Tankan della Bank of Japan ha evidenziato a giugno il miglior risultato da marzo 2011. Il dato è salito a +4 punti da -8 punti di maggio. Il deciso miglioramento del Tankan riflette il maggiore ottimismo delle imprese manifatturiere nipponiche, circa le prospettive del business per il periodo aprile-giugno. Sul forex resta debole lo yen.
Nuova obbligazione Banca IMI
Il 2 luglio 2013 sarà una giornata importate in borsa per il debutto dell’obbligazione in valuta emessa dalla Banca IMI sull’EuroMot. La banca ha deciso di tornare ad emettere in valuta dopo il periodo di crescita dell’euro e quindi un generalizzato e conseguente ribasso delle altre valute straniere.