Cambio dollaro/yen a 120 entro fine 2013 secondo Credit Suisse

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Sul forex prosegue l’interesse di trader e investitori per l’andamento dello yen, che continua a svalutarsi nei confronti delle altre valute mondiali. In particolare il tasso di cambio dollaro/yen resta il più interessante da un punto di vista operativo e anche il più analizzato da trader e analisti finanziari. Con lo yen ai minimi dal 2008 sul dollaro, ritorna l’interrogativo sulla sostenibilità del rally visto che negli ultimi 6 mesi la valuta giapponese ha già perso il 27% sul biglietto verde.

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Cambio euro/dollaro ai minimi da oltre un mese sotto 1,30

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La forza generalizzata del dollaro americano sui mercati valutari è stata decisiva anche per le sorti del tasso di cambio euro/dollaro, che fino a giovedì scorso sembrava ancora avere le carte in regola per puntare verso quota 1,32. Poi il crollo, dovuto a un enorme flusso di acquisti sul biglietto verde a seguito della pubblicazione del dato delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, scese sui livelli più bassi degli ultimi 5 anni. Il cross euro/dollaro ha innescato la retromarcia ed è crollato sotto 1,30.

Dollaro australiano perde appeal sul forex

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La scorsa settimana è stata molto negativa per il dollaro australiano, che ha perso il 3% nei confronti del biglietto verde a seguito della decisione della Reserve Bank of Australia di tagliare i tassi di interesse al minimo storico del 2,75%. Il tasso di cambio Aud/Usd è passato da 1,03 fin sotto la parità, toccando il livello più basso da metà giugno 2012 a 0,9960. Soltanto le prese di beneficio sul finire della settimana hanno consentito all’Aussie di tornare sopra la parità, ma ora l’appeal del dollaro australiano sul forex è a rischio.

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Super-dollaro grazie a sussidi ai minimi dal 2008

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Sul forex è tornata la voglia di comprare dollari americani, in una fase storica in cui continua ad aumentare il gap di competitività economica tra il gigante a stelle e strisce e le altre potenze occidentali. A partire da ieri pomeriggio il biglietto verde ha ripreso la sua marcia rialzista, favorito dall’ottimo dato relativo alle nuove richieste di sussidi settimanali di disoccupazione, diminuite di altre 4mila unità a 323mila. Si tratta del livello più basso da gennaio 2008, che si somma a quello della disoccupazione scesa ai minimi degli ultimi 5 anni.

Dollaro supera quota 100 yen ai massimi da 4 anni

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Lo tsunami di liquidità scatenato dal Giappone negli ultimi mesi continua a sortire effetti particolarmente rilevanti sul complesso e variegato mondo delle valute internazionali. Da ieri è ripartito il trend ribassista di medio periodo dello yen, che ha visto la divisa nipponica svalutarsi con decisione nei confronti di dollaro, euro, sterlina e altre valute importanti. In particolare, il tasso di cambio dollaro/yen ha superato quota 100 per la prima volta da aprile 2009. Stanotte il cross si è spinto fino a 101,19, sui massimi degli ultimi 4 anni.

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Cambio euro/dollaro in congestione tra 1,3140 e 1,3050

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Il tasso di cambio euro/dollaro resta in congestione su base daily. La fase di consolidamento va avanti da qualche giorno, con le quotazioni comprese nel range tra 1,3140 e 1,3050. La candela di ieri ha completato un pattern noto nell’analisi tecnica come “boomers”, che equivale a una sorta di triangolino dinamite ed è formato da due candele inside consecutive. I prezzi sono riusciti ad appoggiarsi negli ultimi giorni al supporto dinamico costituito dalla media mobile a 20 giorni ed ora stanno cercando di effettuare il breakout rialzista.

Dollaro australiano crolla dopo taglio tassi RBA

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Stanotte la Reserve Bank of Australia (la Banca Centrale australiana) ha deciso di tagliare i tassi di interesse al 2,75%, sorprendendo investitori e analisti finanziari. La RBA ha tagliato il costo del denaro di un quarto di punto, portando il riferimento sui minimi storici. La maggior parte degli analisti non si aspettavano il taglio dei tassi già nella riunione odierna, anche se ieri il governo australiano aveva tagliato le stime di crescita per l’anno in corso. Gleen Stevens, governatore della Banca Centrale australiana, ha sottolineato che l’economia resta molto debole.

Valute emergenti asiatiche in rialzo dopo voto in Malesia

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Stanotte i mercati asiatici hanno mostrato grande vivacità, nonostante la chiusura per festività della borsa di Tokyo. A rendere dinamica la seduta odierna è stato il voto in Malesia, dove il partito al potere da ben 50 anni (Barisan Nasional) ha vinto nuovamente le elezioni dissipando gli ultimi timori per un cambiamento dell’esecutivo. L’indice Klci della borsa di Kuala Lumpur ha segnato un rialzo del 3,1%, mentre il ringitt malesiano ha guadagnato il 2,3% sul dollaro americano in una sola seduta di trading.

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Euro sotto 1,3040 dollari con sussidi Usa ai minimi da 5 anni

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La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’annuncio della Bce del nuovo livello dei tassi di interesse nell’area euro. Il tasso Refi è sceso sul nuovo minimo storico dello 0,5%, a seguito del taglio di un quarto di punto effettuato dall’Eurotower. Si tratta della prima modifica dei tassi dell’anno, che in realtà arriva dopo ben dieci mesi di immobilismo. Sul forex grande volatilità sul tasso di cambio euro/dollaro che, dopo l’ascesa fino a 1,3220 circa, è crollato fin sotto 1,3040.

Cambio euro/dollaro supera 1,32 in attesa tassi Bce

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In attesa di conoscere le decisioni della Bce sui tassi di interesse nell’area euro, sul forex la moneta unica continua a mostrare una buona intonazione. Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a superare la resistenza di 1,32 e a spingersi fino a 1,3242, il massimo più alto da oltre due mesi. L’exploit del cambio è avvenuto nella giornata in cui la Fed ha confermato i tassi vicino allo zero e il piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese.