Composizione portafoglio per investire nei titoli di Stato

Alla luce della crisi del debito sovrano causata dall’elevato deficit di alcuni paesi europei, costretti a ricorrere agli aiuti da parte dell’Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale, gli esperti si mostrano concordi nel ritenere che in un periodo incerto e difficile come quello attuale è d’obbligo investire diversificano il proprio portafoglio di investimenti.

In attesa che la situazione generale torni ad essere sufficientemente stabile da consentire previsioni sufficientemente attendibili almeno in relazione al breve periodo, chi intende puntare i propri risparmi sui titoli di Stato deve stare ben attendo ad operare un’attenta diversificazione.


Secondo una considerevole parte di analisti la composizione ideale vede un’equa suddivisione del patrimonio tra i titoli di Stato di Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia, ossia di quei paesi che sono sotto attacco speculativo e i cui rendimenti nelle ultime settimane hanno raggiunto livelli piuttosto elevati. Per evitare di correre rischi inutili ed eccessivi, tuttavia, bisogna puntare su titoli di questo tipo che hanno una durata medio-breve, solo il 10-15% del totale dovrebbe essere destinato a titoli decennali.

I Btp continuano ad essere consigliati dagli esperti in quanto vantano una maggiore sicurezza rispetto ai Cct, che nei periodi di incertezza e di instabilità, almeno tenendo conto dei precedenti storici, sono tra i primi a perdere terreno. Questo non solo perché non c’è sufficientemente certezza sul futuro andamento dei tassi di interesse, ma anche perché presentano una ridotta liquidità che li rende degli strumenti adatti principalmente agli investitori internazionali.