Obbligazioni bancarie garantite come riserva di liquidità

Nonostante i ripetuti attacchi ai debiti sovrani, in Italia le banche, a fronte comunque di rendimenti offerti più alti rispetto al passato, hanno fatto il pieno per quel che riguarda le emissioni di Obg, ovverosia di obbligazioni bancarie garantite. In accordo con i dati forniti dall’ABI, Associazione Bancaria Italiana, dal mese di gennaio allo scorso mese di agosto del 2011, le obbligazioni bancarie garantite emesse, in controvalore, sono state infatti pari a ben 21 miliardi di euro circa.

Questa raccolta, al fine di alimentare gli impieghi, rappresenta di conseguenza sia una riserva di liquidità importante, sia un canale di raccolta che, nonostante tutto, in accordo con quanto rilevato dall’ABI, si mantiene stabile.

Nuove aste titoli di Stato 11 e 13 ottobre 2011

Sono state programmate per la corrente settimana nuove aste di titoli pubblici da parte del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si parte domani, martedì 11 ottobre del 2011, con una nuova asta di Bot, Buoni Ordinari del Tesoro, che gli investitori ed i risparmiatori possono prenotare entro e non oltre la data odierna per lotti pari come al solito a 1.000 euro nominali o multipli di 1.000 euro.

I Bot in emissione sono a scadenza annuale, per un controvalore pari a 7 miliardi di euro; trattasi, nello specifico, dei Bot 15.10.2012 con scadenza a 367 giorni. Ricordiamo che i Bot sono titoli pubblici zero coupon, emessi sotto la pari, a breve termine ed a tasso fisso che, una volta collocati, possono poi essere negoziati sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico Organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

Titoli di Stato vs obbligazioni

Nel corso di un’intervista rilasciata a CorrierEconomia Mondher Bettaieb Loriot, fund manager specializzato nei corporate bond del gruppo elvetico Vontobel, senza mezzi termini ha spiegato di apprezzare maggiormente i bond societari rispetto ai titoli di Stato, sottolineando come alcuni corporate bond siano ormai diventati un bene rifugio nel mercato del reddito fisso con rendimenti che in alcuni casi superano addirittura quelli offerti dai titoli di Stato dei paesi con rating a tripla A (AAA).

Emissioni titoli di Stato quarto trimestre 2011

A valere sul periodo dal mese di ottobre al mese di dicembre del 2011, il Mef, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha comunicato nei giorni scorsi, come di consueto, il programma trimestrale legato all’emissione di nuovi titoli pubblici. Uno di questi, per un ammontare complessivo dell’emissione pari ad almeno 9 miliardi di euro, è il Btp, Buono del Tesoro Poliennale, con decorrenza 15/11/2011, e scadenza 15/11/2014.

Trattasi quindi di un nuovo BTP, ma il Ministero collocherà anche ulteriori tranche di titoli pubblici, che risultano essere in corso di emissione, sulla base delle condizioni vigenti in quel dato momento sui mercati finanziari. Tra questi, ci sono i CCTeu con decorrenza il 15 aprile del 2011, e scadenza il 15 aprile del 2018; i Certificati di Credito del Tesoro Zero Coupon (Ctz) con decorrenza 30 settembre del 2011, e scadenza il 30 settembre del 2013.

Titoli su cui investire in periodi di debolezza dell’euro

L’andamento negativo dell’euro nei confronti del dollaro causato in larga parte dalla crisi del debito sovrano produce degli effetti positivi sul business delle grandi multinazionali che esportano verso gli Stati Uniti e che quindi traggono beneficio dalla debolezza della divisa europea.

Ne deriva quindi che in un contesto come quello attuale, dove l’euro nel corso dell’ultimo mese ha perso il 10% nei confronti del biglietto verde, i titoli delle società quotate a Piazza Affari e che esportano in America rappresentano un’ottima opportunità di investimento.

Settori su cui investire in caso di taglio dei tassi di interesse

Il rallentamento economico registrato nel corso degli ultimi mesi e le previsioni non proprio positive per quelli a venire con ogni probabilità porteranno la Bce a rivedere la sua politica monetaria e, secondo gran parte degli analisti, a tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale o addirittura, secondo una parte più ristretta di esperti, di mezzo punto percentuale.

Se le previsioni degli analisti dovessero avverarsi è inevitabile che il cambio euro dollaro ne risentirà pesantemente. Ma come reagiranno invece i mercati azionari?

Quota titoli di Stato consigliata dagli esperti

In un periodo di forte incertezza reso ancora più complicato dalla bocciatura del rating italiano arrivata nei giorni scorsi da Standard & Poor’s, sempre più risparmiatori si chiedono come comportarsi in relazione ai titoli di Stato italiani.

In poche parole chi li ha già acquistati si chiede se vale la pena mantenerli ancora nel proprio portafoglio mentre chi ha disposizione denaro liquido si chiede se è il caso di investire in titoli di Stato.

Esito asta Bot 27 settembre 2011

In attesa della maxi asta di Btp in programma per giovedì prossimo, stamane il Tesoro italiano ha collocato Bot trimestrali e semestrali per un ammontare complessivo pari a 11 miliardi di euro.

Sul fronte del rendimento, per i titolo trimestrali la remunerazione è dell’1,808% contro l’1,907% dell’asta precedente mentre i Bot semestrali sono invece stati assegnati con un rendimento del 3,071% dal 2,140% dell’asta tenuta lo scorso 11 agosto.

Obbligazioni Eni 2011 finalizzate a ridurre l’indebitamento

Il prestito obbligazionario emesso da Eni per un ammontare complessivo pari ad un miliardo di euro, incrementabile fino ad un massimo di due miliardi di euro in caso di eccesso della domanda, ha come scopo quello di migliorare la gestione operativa e di ridurre l’indebitamento del gruppo.

Nel prospetto informativo dell’emissione obbligazionaria, infatti, oltre ai dettagli del prestito il colosso energetico italiano ha anche specificato come intende utilizzare i proventi derivanti da questa offerta.

Imparare a giocare in Borsa

Imparare a giocare in Borsa non è affatto cosa semplice, soprattutto perché non esistono delle regole che garantiscono una seppur minima remunerazione. Investire in Borsa è infatti molto rischioso, tuttavia chi intende tentare di guadagnare investendo i propri risparmi in titoli azionari deve anzitutto documentarsi bene in modo tale da conoscere le principali strategie di investimento.

A tal fine può risultare utile approfondire la Teoria di Dow e l’analisi tecnica, ossia una serie di principi posti alla base dell’analisi tecnica delle azioni e che nonostante siano stati formulati dal fondatore del Wall Street Journal oltre cento anni fa vengono ancora oggi utilizzati da tantissimi investitori in tutto il mondo.