
Poste Italiane offre diverse tipologie di buoni fruttiferi, le caratteristiche dei buoni fruttiferi ordinari sono una durata massima di 20 anni con un tasso di interesse che cresce del tempo.
Poste Italiane offre diverse tipologie di buoni fruttiferi, le caratteristiche dei buoni fruttiferi ordinari sono una durata massima di 20 anni con un tasso di interesse che cresce del tempo.
Le perdite, dunque, possono essere piuttosto ingenti, ma quanto si può guadagnare? E’ una domanda a cui è pressoché impossibile rispondere, perché tutto dipende da diversi fattori, a cominciare dall’abilità nell’acquistare e nel vendere, dall’ammontare dell’investimento iniziale, dall’andamento del valore del titolo, dall’andamento del settore in cui rientra l’azienda e dalle notizie di attualità che influiscono sull’andamento dei mercati.
Nonostante è inevitabile che il difficile momento che stanno attraversando i paesi della parte settentrionale del continente africano influisca negativamente sulla crescita, i gestori sono concordi nel ritenere che non si può fare a meno di investire nei paesi emergenti.
Per questo è assolutamente necessario costruire un portafoglio capace di resistere a possibili terremoti. In questa tipologia di portafoglio non possono assolutamente mancare titoli legati al settore dell’energia e delle utilities, come Eni, Enel, Total e Gaz de France.
Gli investitori italiani, infatti, vorrebbero poter imitare i loro colleghi statunitensi che presso le due filiali di New York della Bank of China hanno aperto un deposito versando una somma di denaro che però non può superare i 20.000 euro all’anno. Lo scopo degli investitori statunitensi non è quello di speculare, dal momento che lo yuan non è negoziato sul mercato del Forex e secondo gran parte degli esperti non lo sarà almeno per i prossimi due anni.
Il 2011, infatti, era iniziato decisamente sotto tono per il metallo giallo, basti pensare che Spdr Gold Trust, la più grande Etf al mondo in questa categoria, lo scorso 25 gennaio ha registrato il maggior deflusso dal 2004 (anno della sua nascita) ad oggi.
La protesta che ha coinvolto Egitto, Libano, Marocco, Libia e Algeria ha permesso una discesa sostanziale della quotazione del grano che del giro di due settimane è riuscita a perdere ben 12 punti percentuali.
Il discorso si può tradurre anche per i CTZ il cui rendimento lordo si porta a 2,55% confronto al 2,626% ottenuto a fine Gennaio sempre per il periodo che va dal 31 Dicembre 2010 al 31 dicembre 2012.
Tra i vantaggi dei Buoni postali indicizzati all’inflazione, infatti, figura anche la possibilità di investire piccole somme di denaro, addirittura a partire da 50 euro. Inoltre non presentano rischi in quanto garantiscono la restituzione del capitale inizialmente investito, sono garantiti dallo Stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti e sono esenti da commissioni.
Un portafoglio ben diversificato, infatti, non comprende solo azioni e obbligazioni ma anche oro, materie prime, obbligazioni in valuta e liquidità. L’obiettivo, infatti, è quello di riuscire a generare un buon rendimento e al tempo stesso difendere il proprio capitale in qualunque condizione di mercato.