
Nel periodo in esame i ricavi si sono attestati a 8,2 miliardi di euro, rispetto agli 8,1 miliardi stimati dagli analisti e ai 7,7 miliardi dello scorso anno.
Nel periodo in esame i ricavi si sono attestati a 8,2 miliardi di euro, rispetto agli 8,1 miliardi stimati dagli analisti e ai 7,7 miliardi dello scorso anno.
Ad incidere negativamente sui conti trimestrali è stato l’esborso di 2,3 miliardi di euro legato alla svalutazione della sua esistente quota in Postbank. Escludendo le voci straordinarie, infatti, l’utile di Deutsche Bank sarebbe stato pari a 1,1 miliardi, in ogni caso inferiore rispetto agli 1,4 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno.
La conclusione del quotidiano britannico nasce soprattutto dalle recenti dichiarazioni di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, che hanno fatto sapere di non aver intenzione di disporre una ricapitalizzazione in vista dell’introduzione delle nuove regole relative alla trasparenza bancaria.
Questo, dunque, dovrebbe andare a determinare un nuovo apprezzamento del cambio dollaro-yuan. Ma quanto incide sull’euro la lotta tra dollaro e yuan?
I ricavi sono cresciuti del 20% a 92,5 miliardi di euro, l’utile operativo è passato da 1,5 miliardi a 4,8 miliardi di euro mentre gli utili ante imposte sono saliti a 5,44 miliardi contro 1,07 miliardi dello scorso anno. Per quanto riguarda il terzo trimestre, invece, Volkswagen non ha diffuso cifre specifiche, quindi tutto è rimandato a mercoledì prossimo, giorno fissato per la pubblicazione dei dati trimestrali.
La notizia è stata pubblicata questa mattina sul sito internet Bluerating.com, secondo cui il presidente di Assicurazioni Generali, Cesare Geronzi, starebbe valutando la possibilità di cedere Banca Generali a Mediobanca, che a sua volta potrebbe costituire un polo anche con Banca Mediolanum.
Nel periodo in esame Ericsson ha beneficiato soprattutto di un calo dei costi di ristrutturazione e di un netto aumento della domanda in America settentrionale ed in Giappone. Leggermente inferiori alle stime, invece, i ricavi che si sono attestati a 47,5 miliardi contro i 48,75 miliardi previsti dagli analisti. In questo caso ha inciso notevolmente l’apprezzamento della corona svedese e la scarsità di componenti nel settore che ha causato un inevitabile calo delle vendite.
Ad incidere positivamente sui conti trimestrali del gruppo transalpino è stato soprattutto l’aumento dei prezzi e l’ottima performance realizzata nelle vendite dell’acqua in bottiglia.
La regolamentazione prevede l’introduzione del cosiddetto “passaporto europeo“, una sorta di documento che permetterà ai fondi alternativi, e dal 2015 anche ai fondi off-shore, di operare e raccogliere capitali in tutto il continente senza dover chiedere autorizzazioni ad ogni singolo Stato.
Secondo quanto riportato da Affari & Finanza, infatti, il gruppo al momento starebbe valutando ben due dossier volti alla possibile acquisizione di un nuovo brand, per un valore complessivo compreso tra 50 e 100 milioni di euro e che potrebbe far slittare l’Ipo alla seconda parte del 2011.