Unicredit punta Europa centro-orientale

In attesa del piano industriale che dovrebbe essere approvato dal Consiglio di amministrazione il mese prossimo, il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, nel corso dell’incontro con i vertici delle fondazioni azioniste ha comunicato quelle che sono le intenzioni dell’istituto, ossia ridurre i prestiti alle imprese e incrementare l’impegno come banca d’affari, senza rinunciare alle attività corporate e investimento.

La banca, inoltre, intende rafforzare la sua presenza nell’Europa centro-orientale, in quanto l’allocazione del capitale dovrebbe passare dal 20% al 30%, concentrandosi soprattutto sui grandi mercati e tralasciando le piccole economie come Estonia, Lettonia e Lituania, dove Unicredit non è tra i maggiori istituti di riferimento.


Una maggior attenzione all’Europa centro-orientale, dunque, dovrebbe riuscire a far confluire nelle casse dell’istituto un maggior capitale che, in base alle previsioni, sarà possibile soprattutto grazie ad un ridimensionamento dell’attività di Corporate and Investment Banking, dove si conta di riuscire a mettere in atto un taglio dei costi, e da una maggiore focalizzazione sull’attivita di Private Banking, che generalmente assorbe poco capitale.

A Piazza Affari il titolo Unicredit si muove in terreno positivo insieme a tutto il comparto bancario. Al momento, infatti, Unicredit segna un rialzo dello 0,23% a 1,714 euro, Mps +0,22% a 0,923 euro e Intesa Sanapolo +0,11% a 2,3425 euro.