Bilancio Ubi Banca gennaio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Ubi Banca ha approvato i conti relativi ai primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale l’istituto bancario è riuscito a realizzare un utile netto in crescita a 197,7 milioni di euro rispetto ai 187,3 milioni conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno.

Il margine di interesse ha registrato una contrazione del 13,5% a 1.594 milioni, contro i 1.842,6 milioni dei primi nove mesi del 2009, ricondotta in larga parte ad una situazione relativa ai tassi sfavorevole rispetto a quella dello scorso anno. In flessione anche le commissioni nette che sono calate dell’1,3% a 871,5 milioni di euro.

Su quali aziende puntare per investire negli emergenti

Il tasso di crescita dei paesi emergenti e le previsioni per i prossimi mesi hanno portato gli esperti a consigliare di includere nel proprio portafoglio di investimenti anche titoli di società occidentali che fatturano nelle cosiddette nuove economie.

A riguardo Morgan Stanley ha indicato alcune tra le più importanti multinazionali che, in base all’attenta analisi degli analisti, riusciranno a trarre i maggiori benefici dai rapporti economici con la Cina.

Euro in rialzo ma volatile per timori Irlanda

L’euro registra una lieve ripresa dai minimi di sei settimane nei confronti del dollaro, anche se la situazione resta ancora instabile e incerta a causa de timori relativi alla crisi del debito sovrano in Europa. In questo momento, in particolare, l’attenzione è focalizzata sull’Irlanda che secondo alcune fonti potrebbe ottenere a breve aiuti da parte dell’Unione europea.

L’Irlanda continua a ribadire di non aver alcun bisogno di aiuti esterni, nonostante questo alcune fonti europee continuano a parlare di un imminente intervento, anche se secondo le indiscrezioni si tratterebbe di una forma di sostentamento che non porterebbe ad una riduzione degli eventuali rimborsi dei titoli detenuti dagli investitori.

Bilancio Geox gennaio settembre 2010

Nel corso dei primi nove mesi dell’anno l’andamento delle attività dell’azienda produttrice della cosiddetta “scarpa che respira” è lievemente migliorata rispetto ai mesi scorsi, circostanza che ha permesso di ridurre il divario con l’esercizio precedente, soprattutto grazie alla buona performance realizzata dai negozi monomarca.

Nel periodo compreso tra gennaio e settembre, in particolare, Geox ha realizzato ricavi per 736,5 milioni, rispetto ai 780,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, un Ebitda di 143,3 milioni, rispetto ai 191,9 milioni dei primi nove mesi del 2009, un Ebit di 113,8 mln, rispetto ai precedenti 154,4 milioni, e un utile netto di 72,4 milioni, rispetto ai precedenti 89,7 milioni.

Trimestrale Brembo luglio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Brembo ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 268,9 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Gli incrementi di maggior rilievo sono stati registrati nel settore dei veicoli commerciali (+39,5%) e in quello delle motociclette (+34,3%). Bene anche il settore delle auto, in crescita del 27,6% soprattutto grazie alla ripresa del mercato nordamericano ed europeo. Nel corso dello scorso trimestre, inoltre, sono tornati in positivo anche il settore delle corse (+4,7%) e quello della sicurezza passiva (+9,7%).

Trimestrale Saras luglio settembre 2010

Saras, azienda di proprietà della famiglia Moratti attiva nel settore della raffinazione petrolifera, ha chiuso il terzo trimestre 2010 con una perdita netta pari a 11 milioni di euro, in miglioramento del 78% rispetto al rosso di 49,6 milioni del terzo trimestre 2009.

La perdita netta adjusted si è attestata a 13 milioni di euro nel terzo trimestre 2010 rispetto ai -37,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Nel periodo in esame il gruppo ha realizzato ricavi per 2.042 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto al terzo trimestre 2009, soprattutto grazie all’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi e alla riduzione della percentuale di lavorazione in conto terzi, due elementi che hanno favorito una buona performance dei segmenti Raffinazione e Marketing.

Bilancio Mondadori gennaio settembre 2010

Mondadori ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato pari a 30,7 milioni di euro, in crescita del 13,3% rispetto ai 27,1 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Se si escludono le voci straordinarie, tra cui figura una plusvalenza finanziaria nel 2009 e il pagamento di 8,7 milioni per la chiusura di alcune liti finanziarie, l’utile risulta più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il fatturato ha registrato una crescita dell’1,4% a 1.130,2 milioni, il margine operativo è cresciuto del 51,2% a 103,1 milioni mentre l’indebitamento si è ridotto a 369 milioni di euro.

Euro in rialzo sul dollaro, future greggio in ripresa

I timori legati alla crisi del debito sovrano che nei giorni scorsi hanno causato una calo dell’euro nei confronti del biglietto verde sono andati progressivamente scemando soprattutto dopo l’asta delle obbligazioni portoghesi con un rendimento del 6,156%, con scadenza ottobre 2016 per un ammontare complessivo pari a 556 milioni di euro, nonché di quelle con rendimento pari a 6,846% per un valore complessivo di 686 milioni di euro con scadenza giugno 2010.

L’indebolimento dei timori relativi al debito sovrano, dunque, ha provocato un nuovo rafforzamento della moneta europea nei confronti del dollaro. Questa mattina, in particolare, il cambio euro dollaro ha raggiunto 1,3819, anche se i mercati restano sostanzialmente cauti in attesa del G20 a Seul, in Corea del Sud.

Bilancio MPS gennaio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato i risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale la banca toscana è riuscita a realizzare un utile netto in crescita del 38% a 95,8 milioni di euro, contro gli oltre 100 milioni previsti in media dagli analisti.

Nel corso del periodo in esame, in particolare, la banca ha continuato la sua azione di riduzione dei costi iniziata nel corso della fase più dura della crisi economica, una scelta che ha portato i suoi frutti, soprattutto in considerazione di un quadro macroeconomico che resta ancora sostanzialmente instabile.

Bilancio RCS gennaio settembre 2010

Il drastico calo degli investimenti pubblicitari registrato nel corso della crisi economica è ormai cosa passata, a dimostrarlo l’ottima performance realizzata da RCS MediaGroup nel corso dei primi nove mesi dell’anno, anche se la situazione resta comunque incerta a causa di un quadro economico sostanzialmente instabile che impedisce agli operatori di prevedere quello che accadrà nel corso dei prossimi mesi.

Quel che è certo è che, almeno per ora, RCS può tirare un sospiro di sollievo. Il gruppo, infatti, ha archiviato il periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 con ricavi netti consolidati pari a 1.644,7 milioni, in crescita dell’1,4% rispetto ai 23,5 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Se si considera solo il terzo trimestre, invece, i ricavi hanno registrato una crescita del 3,7%.