
La società italiana impegnata nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, con rating buy di Ubs, ha chiuso la prima metà dell’anno con un utile di pertinenza netto pari a 56,2 milioni di euro, in crescita del 6%.
La società italiana impegnata nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, con rating buy di Ubs, ha chiuso la prima metà dell’anno con un utile di pertinenza netto pari a 56,2 milioni di euro, in crescita del 6%.
In questo modo Generali ha evitato il rischio di mettere a segno una pericolosa discesa oltre i minimi dell’anno, sotto quota 13,50 euro per azione.
La somma dell’utile del semestre è ancora negativa a quota -21 milioni, ma anche qui il recupero è stato enorme, dell’87,4% addirittura, dalla perdita di 165 milioni di euro della prima metà dell’anno scorso.
L’istituto di credito lombardo ha chiuso la prima metà del 2010 con un utile netto risultato in calo del 18,9% a quota 102 milioni di euro, mentre i proventi operativi sono stati di 1.723 milioni, anch’essi in calo, del 13,9%.
Mps ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 119 milioni di euro, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso questo valore si era fermato a quota 31,9 milioni di euro, e questo è dovuto soprattutto alla vendita di alcune filiali.
Il gruppo francese, leader dei cosmetici a livello globale, ha chiuso il primo semestre del 2010 con un bilancio che mostra un utile netto aumentato del 21% a quota 1,32 miliardi di euro, leggermente peggio delle previsioni degli analisti di 1,37 miliardi.
Dopo aver visto di recente la semestrale di Barclays, una delle più importanti banche britanniche, oggi è il turno della trimestrale di Banca Popolare di Mantova (gruppo Bpm), che ha presentato i risultati del primo semestre del 2010.
Come dichiarato dall’Amministratore Delegato, Enel procede nel suo progetto di quotazione di Green Power, con l’obiettivo di portarlo a termine appunto entro la fine del mese di ottobre prossimo.
Tuttavia Goldman Sachs sarebbe al lavoro insieme a John de Mol, fondatore di Endemol, per andare a ristrutturare in maniera importante l’assetto finanziario del gruppo, con lo scopo di salvare la società dalla bancarotta.
E’ il caso di quest’ultima ottava di borsa, che ha visto chiudere tutte le Borse mondiali in negativo, dopo dati molto poco confortanti arrivati da oltreoceano.
A spingere le piazze al ribasso sono stati soprattutto i dati sul calo degli indici industriali e sull’aumento dei sussidi di disoccupazione.