Cambio euro dollaro stabile a 1,30

Per l’euro nei confronti del dollaro questo è un periodo di consolidamento, infatti anche se la moneta unica ha raggiunto la soglia psicologica di 1,30 dollari nel corso delle recenti sedute, non ha ancora trovato lo spazio per un più deciso breakout al rialzo.

Tuttavia il cambio euro dollaro dimostra di avere una grande tenuta sopra il livello di 1,275-1,27 quindi sarà possibile creare le basi per un ulteriore tentativo di allungo.

Forex euro in rialzo sul dollaro dopo stress test

L’euro negli ultimi scambi sulle piazze asiatiche è stato trattato in un range stretto, con molti investitori che sono scettici sulla moneta europea, soprattutto dopo la pubblicazione dei risultati degli stress test condotti su 91 banche del Vecchio Continente.

Sarà dunque molto importante la reazione ai test sul mercato casalingo, quello europeo, e proprio questo stanno attendendo i dealer.

Stress test banche europee

Sono stati pubblicati i risultati degli stress test condotti su 91 banche europee, e come già anticipato dal governatore della banca d’Italia, Mario Draghi, e da molti analisti, tutte le cinque banche italiane hanno superato i test a pieni voti, così come la maggior parte delle 91 banche europee.

Sono state bocciate solo 7 banche su 91, dimostrando di non avere un rapporto Tier 1 2011 pari al 6% anche nello scenario peggiore, il quale prevede una doppia recessione, un forte calo dei mercati azionari e uno shock sul debito sovrano. 

Saras emissione obbligazionaria 250 milioni di euro

Tramite un comunicato ufficiale, il Gruppo Saras, ha reso noto di aver lanciato una nuova emissione di obbligazioni a cinque anni, con un controvalore di 250 milioni di euro, riservata esclusivamente agli investitori istituzionali.

Lo scopo di questa nuova emissione obbligazionaria è quello di rifinanziare ed estendere la durata del debito del gruppo, ma dietro all’emissione ci sono anche finalità aziendali generali.

Cambio euro dollaro conferma oltre 1,26

Quella che si è appena conclusa è stata una settimana importante per l’euro, che ha guadagnato terreno nei confronti del dollaro americano, chiudendo l’ottava a quota 1,26 nel cross con il biglietto verde.

Il recupero della moneta unica europea sembra essere confermato anche dal quadro tecnico, che potrebbe anche lasciar pensare ad un mutamento del trend ribassista che era stato costante nei mesi scorsi.

Cambio euro dollaro in forte ripresa

Quella che si è appena conclusa è stata una ottava molto tesa per i cambi delle valute internazionali, con l’euro che nel corso delle ultime sedute è riuscito a recuperare terreno nei confronti del dollaro americano.

Il cambio euro/dollaro è tornato su livelli di 1,26, dopo che è stato passato il test di quota 1,21 come supporto e quello di 1,25 come resistenza, con l’euro che martedì scorso era addirittura crollato sui minimi dopo le indiscrezioni di possibili difficoltà della Bce nel rifinanziare gli stati europei.

Cambio euro sterlina ai minimi del 2010

Il cambio euro sterlina ha toccato i minimi dell’anno, infatti nelle ultime sedute la moneta unica ha fallito il test ritenuto decisivo di quota 0,840, nei confronti della moneta britannica.

L’euro ha pagato una decisa correzione sotto il supporto chiave a quota 0,820.

Una conferma ulteriore di questo breakout al ribasso porterà ad una nuova fase correttiva, con il cambio che potrebbe arrivare anche in zona 0,800.

Lettera di Obama ai paesi del G20 sulla riforma finanziaria

Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti, ha inviato una lettera ai paesi del G20, sollecitandoli a velocizzare la riforma finanziaria e a rafforzare le finanze pubbliche.

Obama ha inoltre rimarcato l’importanza di tassi di cambio determinati dal mercato per la solidità economica globale.

Banche europee promosse da Moody’s

Secondo uno stress test condotto da Moody’s su 30 istituti bancari europei di 10 paesi, le banche dei Pigs (acronimo che sta ad indicare Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna) non sarebbero a rischio, con il settore bancario che rimane quindi solido, nonostante le turbolenze dei debiti sovrani.

Le banche di questi paesi (alcuni analisi inseriscono anche l’Italia) hanno un livello di fondi propri sufficienti per assorbire eventuali perdite su crediti ai settori pubblico e privato.

BP riprova ad arginare la marea nera

La società petrolifera British Petrolium sta tentando di chiudere la falla che continua a sgorgare da intere settimane nel Golfo del Messico, la società ieri ha istallato una nave petroliera con una cupola sottomarina per vedere se si riesce ad arginare la falla.

Un tentativo simile era avvenuto tre settimane fa ma non aveva dato esiti positivi, ma secondo i tecnici questa volta la cupola funzionerà siccome sono state risolte delle divergenze tecniche che avevano costretto la compagnia a fermare l’operazione.