Banca MPS bocciata da JP Morgan

Il titolo Banca MPS continua imperterrito la sua corsa al rialzo, iniziata lo scorso venerdì senza che gli analisti siano riusciti ad individuare un valido motivo e proseguita sia ieri che oggi sulla scia dell’andamento positivo dell’intero comparto bancario, riconducibile in larga parte all’alleggerimento degli standard di Basilea 3 sui requisiti di capitale.

La performance messa a segno nel corso delle ultime sedute è valsa all’istituto senese un rialzo del 42,27%, ovvero dagli 0,22 euro del 21 dicembre agli 0,3130 euro di ieri.


Non è riuscito a frenare la corsa del titolo neanche il downgrade arrivato oggi dagli analisti di JP Morgan, che hanno tagliato il rating su MPS da “neutral” a “underweight” e il target price da 0,33 a 0,17 euro.

Gli analisti della banca d’affari statunitense, in particolare, hanno deciso di rivedere al ribasso la loro valutazione sul titolo dopo aver tagliato le stime sugli utili 2012-2014 al fine di riflettere il contesto economico meno favorevole in Italia, nonché il peggioramento della qualità del credito e del margine di interesse. Per il 2012 ora JP Morgan prevede una perdita di 1,6 miliardi di euro, rispetto all’utile netto di 277 milioni di euro oggetto delle precedenti stime. Le previsioni sono decisamente più ottimiste per l’esercizio in corso, quando il broker prevede che Banca MPS registrerà un utile di 12 milioni di euro. Successivamente, l’utile salirà a 157 milioni nel 2014.

Gli esperti hanno inoltre posto l’accento sul rischio di bilancio, in considerazione del fatto che nel terzo trimestre dello scorso anno il portafoglio di titoli di Stato italiani di Mps era pari a 24,7 miliardi, ossia un valore pari a 2,7 volte il Core Tier 1 della banca.