
Nuovi bond Snam in autunno 2012

Coriance, ricordiamo, è stata acquistata circa quattro anni fa da A2A e dal 2008 ad oggi è riuscita ad incrementare il suo giro d’affari del 50% circa. Lo scorso anno, in particolare, è stato archiviato con un fatturato di circa 100 milioni di euro e un margine operativo lordo di 17,6 milioni.
Il gruppo, comunque, salvo il sopraggiungere di eventi al momento non prevedibili, dovrebbe riuscire a chiudere il 2012 con ricavi superiori ai 250 milioni di euro, mentre la redditività probabilmente risulterà penalizzata dagli investimenti attuati per rafforzare palinsesto e audience.
Il margine operativo lordo è cresciuto del 7,7%, passando da 501,3 milioni a 540 milioni di euro, mentre l’utile netto è passato da 68,1 milioni a 121,5 milioni di euro.
Al contempo, la compagnia assicurativa ha ribadito gli obiettivi contenuti nel piano industriale relativo al periodo 2012-2015, lasciando quindi intendere che tali target sono rimasti invariati anche tenendo conto della fusione con le società della galassia Ligresti.
A comunicarlo è stata la stessa compagnia assicurativa, che però non è stata in grado di fornire con precisione delle nuove stime in quanto ha affermato di non essere a conoscenza di tendenze e fatti che potrebbero influire sulle prospettive della compagnia assicurativa durante l’esercizio in corso.
Il margine operativo lordo ha invece registrato una flessione del 3% passando da 64,28 milioni a 62,33 milioni di euro, con un conseguente calo della marginalità dal 16% al 15,3%. L’utile netto è risultato pari a 13,59 milioni di euro, in calo rispetto ai 17,43 milioni del primo semestre del 2011.
Il rialzo registrato dal titolo dell’azienda guidata da Marco Tronchetti Provera non è attribuibile a nessun particolare avvenimento, l’unica notizia che gli esperti sono riusciti a ricondurre a tale rialzo riguarda la visione favorevole arrivata dagli analisti di Morgan Stanley, che hanno comunicato di aver confermato il target price a 12 euro e il rating “overweight”.
Oltre alla tedesca Bilfinger Berger, che ricordiamo ha manifestato un certo interesse per la piattaforma tedesca e le attività italiane, e il gruppo tedesco ECE, che invece si è mostrato interessato solo alla piattaforma tedesca, nel corso degli ultimi giorni si sarebbero mostrati disponibili ad una trattativa anche il fondo americano Fortress e una cordata nella quale sarebbe presente la famiglia Merloni.
Più nel dettaglio, gli esperti della banca d’affari prevedono che il gruppo riuscirà a realizzare nel secondo trimestre ricavi in aumento dell’8,2% a 761 milioni di euro e un ebitda in crescita dell’11,4% a 273 milioni di euro, mentre al termine dell’esercizio in corso dovrebbe riuscire a mettere a segno ricavi per 3,193 miliardi di euro e un ebitda pari a 1,030 miliardi di euro.