Rating Bpm messo in revisione da Moody’s

Moody’s ha comunicato di aver messo in revisione per un possibile ribasso il rating di Banca Popolare di Milano, in considerazione della bassa generazione interna di capitale e della sensazione che la qualità dei suoi attivi si stia indebolendo a fronte del difficile contesto economico.

L’esito della messa in revisione, dunque, si baserà principalmente sull’abilità o meno del nuovo management di migliorare la flessibilità finanziaria della banca.

Titolo STM promosso da UBS

Gli analisti di UBS hanno comunicato di aver alzato il rating sul titolo STM portandolo da “sell” a “neutral” e il target price da 4,20 a 4,30 euro.

Gli esperti della banca svizzera continuano a vedere rischi al ribasso per il settore dell’auto, a cui l’attività di STM è legata, soprattutto alla luce dell’assenza di segnali di miglioramento. Inoltre, ritengono che gli indicatori del settore dei semiconduttori abbiano raggiunto il fondo nel primo e secondo trimestre di quest’anno, di conseguenza i tassi della capacità di utilizzazione degli impianti stanno scendendo bruscamente nel corso del quarto trimestre.

Giudizio analisti titolo Recordati novembre 2012

L’andamento in Borsa del titolo Recordati nel corso degli ultimi mesi è stato caratterizzato da un trend positivo, sostenuto anche dalle raccomandazioni degli analisti, che nella maggior parte dei casi suggeriscono l’acquisto del titolo.

Tra gli coloro che consigliano di acquistare le azioni Recordati figurano gli esperti di Merrill Lynch, che sottolineano la continua crescita dei ricavi messa a segno dalla società quotata a Piazza Affari, nonostante la pressione dei prezzi e la concorrenza dei generici.

Prezzo azioni Ipo Sea

Sea ha comunicato il via libera da parte della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo e la forchetta di prezzo della quotazione attesa entro i prossimi 20 giorni, fissata in un intervallo compreso tra un minimo di 800 milioni e un massimo di 1,075 miliardi di euro, corrispondente ad un prezzo per azione compreso tra 3,3 e 4,3 euro.

In merito a tale range di valorizzazione dell’azienda, secondo quanto riferito da alcune indiscrezioni di stampa, avrebbe espresso alcune perplessità il fondo F2i, azionista di Sea con una quota di capitale di poco superiore al 29%.

Vendita azioni De Longhi perfezionata da Soparfi

La holding Soparfi, azionista di riferimento di De Longhi, ha comunicato di aver completato la cessione dell’8% del capitale di quest’ultima tramite un accelerated bookbuilding riservato agli investitori istituzionali ad un prezzo di 9,5 euro per azione, andando così a ridurre la sua quota dal 75% al 67% circa.

Lo scopo della vendita è quello di incrementare il flottante in circolazione e la liquidità del titolo a seguito dell’interesse manifestato da diversi investitori ad aumentare l’esposizione verso la società. In ogni caso, la famiglia continua a mantenere un’ampia maggioranza della società.

Telecom Italia valuta acquisto Gvt

Il coo di Telecom Italia, Marco Patuano, durante la Morgan Stanley Tmt Conference in corso a Barcellona, ha definito Gvt, società brasiliana di Vivendi, un asset di qualità interessante nonostante il prezzo non possa dirsi proprio conveniente.

In ogni caso, il Consiglio di amministrazione della compagnia telefonica italiana prenderà in considerazione un possibile acquisto di Gvt nel corso della riunione in programma per il 6 dicembre prossimo.

Enel conferma target 2012

Contestualmente alla pubblicazione dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno, Enel ha confermato gli obiettivi per l’intero esercizio 2012 precedentemente indicati, ovvero un debito di 43 miliardi e un ebitda di almeno 16,5 miliardi.

Si tratta di una conferma per nulla scontata, soprattutto in considerazione del netto aumento dei costi registrato nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2012 (+11% a 4,9 miliardi), associato ad un minor incremento dei ricavi (+7,7% a 61.899 milioni) e ad una crescita dell’indebitamento (4,1% a 46.456 milioni di euro) derivante dal pagamento dei dividendi, delle imposte correnti (inclusa la cosiddetta Robin Hood Tax) e degli oneri finanziari associati al debito.

Bilancio Unicredit gennaio settembre 2012

L’istituto bancario guidato da Federico Ghizzoni al termine della riunione del Consiglio di amministrazione tenuta questa mattina ha pubblicato i risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno, archiviati con ricavi in crescita del 2% a 19,5 miliardi di euro, costi operativi in flessione del 2,9% a 11,4 miliardi di euro e un margine d’interesse pari a 11,1 miliardi di euro, in calo del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Nel periodo in esame il margine operativo lordo ha toccato gli 8,2 miliardi di euro, in crescita del 9,6% su base annua, mentre l’utile netto si è attestato a 1,4 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 847 milioni nei primi nove mesi del 2011.

Bilancio Intesa Sanpaolo gennaio settembre 2012

Intesa Sanpaolo ha archiviato i primi nove mesi dell’esercizio in corso con proventi operativi netti pari a 13,39 miliardi di euro, in crescita del 6,9% rispetto ai 12,52 miliardi dei primi nove mesi del 2011.

Il risultato della gestione operativa è passato a 6,77 miliardi dai 5,75 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno (+17,8%), con un cost/income in miglioramento al 49,4% dal 54,1% registrato al 30 settembre 2011.

Bilancio Pirelli gennaio settembre 2012

Pirelli & C. ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con un utile netto pari a 308,3 milioni euro, in aumento del 22,7% rispetto ai 251,3 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

L’Ebit è risultato pari a 592,8 milioni di euro, in crescita del 31,4% su base annua, mentre il margine Ebit si è attestato al 13% contro il 10,6% dello stesso periodo del 2011. In crescita anche i ricavi, che nel periodo in esame hanno segnato un incremento del 7,2% a 4.574,1 milioni di euro.