Rame, il vorace appetito della Cina

I problemi che provengono dalla lontana Cina nelle ultime settimane hanno spinto il derivato sul Rame scambiato al London Metal Exchange sotto quota 7 mila dollari la tonnellata, il livello più basso a circa tre mesi.

Aumento di rischio grazie alla possibile ripresa cinese

Photo Credits - PHILIPPE LOPEZ - AFP - Getty Images - 186383857Alla fine di ogni anno non sembrano mancare le sorprese nelle diverse compravendite. L’ultimo mese di questo lungo 2013 è partito con le previsioni della prima settimana di dicembre che già facevano intuire la particolarità nel settore forex. In molti guardano con estrema attenzione i mercati in attesa di quelli che sono i Rally di Natale. Sono proprio quest’ultimi a costituire rapide impennate dei prezzi in quelli che sono i rapporti economici, innalzamento delle cifre che possono arrivare verso la fine dell’anno. Tra questi fattori si evidenzia l’influenza della Fed sul mercato forex ma non solo.

Moody’s taglia outlook Cina a negativo

Sulla Cina iniziano a esserci le prime forti preoccupazioni delle agenzie di rating. La settimana scorsa Fitch taglia rating Cina ad A+, evidenziano i rischi legati alla trasformazione del modello economico dell’ex impero celeste che potrebbe avere conseguenze negative sull’economia e sulle finanze pubbliche nel breve periodo. Oggi è arrivata una nuova raccomandazione negativa. Infatti, Moody’s Investor Service ha deciso di tagliare l’outlook sul rating sovrano della Cina a “negativo” da “stabile”. Moody’s ha al momento un giudizio Aa3 sulla Repubblica Popolare Cinese.

Forex dollaro/yen può tornare a 100 entro fine 2013?

Il tasso di cambio dollaro/yen ha guadagnato più del 18% dai minimi di area 77, toccati a metà settembre 2012. Nel giro di quattro mesi il cambio è passato da 77 a 91, toccando il massimo più alto da luglio 2010 a 91,25. Secondo la maggior parte degli esperti l’apprezzamento del cambio è destinato a proseguire anche nei prossimi mesi. Deutsche Bank stima un approdo in area 92 prima e 95 poi nella prima parte dell’anno in corso, ma secondo molti currency strategist il cambio può tornare a 100.

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Forex euro/dollaro sotto 1,31 dopo allarme Fmi e Moody’s su debito USA

Giornata negativa per i mercati finanziari, che ieri invece avevano messo a segno performance altisonanti a seguito della notizia dell’intesa tra Democratici e Repubblicani per evitare il fiscal cliff negli Stati Uniti. Tuttavia, stamattina gli investitori sono tornati più cauti, in particolar modo dopo l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale e dall’agenzia di rating Moody’s sulla sostenibilità del debito pubblico americano nel lungo periodo. Infatti, l’accordo sul fiscal cliff riguarda solo le imposte, ma non l’innalzamento del tetto del debito.

Aumento di capitale Kerself pronto

L’aumento di capitale riservato di Kerself, società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed attiva nel settore delle fonti rinnovabili, è pronto. Questo dopo che in data odierna la società ha reso noto che è stato siglato un accordo con un soggetto industriale operante in Cina, il Gruppo Zongyi, per andare a sottoscrivere un aumento di capitale per complessivi 20 milioni di euro.

A questo si va ad aggiungere l’impegno, da parte di Avelar Energy Ltd., di sottoscrivere allo stesso modo un aumento di capitale per complessivi 29,1 milioni di euro; in entrambi i casi il prezzo per azione offerto per l’emissione delle nuove azioni è lo stesso, ed è pari a 1,85 euro unitari.

Economia europea salvata dalla Cina

Verso la fine degli anni ’80 l’azione mirata Regan/Bush, grazie all’emissione delle obbligazioni Brady, ha permesso di salvare l’economia di diversi paesi dell’America Latina come il Brasile. Ora ad essere in crisi è proprio l’America e con lei anche l’Europa nonostante la situazione economica del vecchio continente sia solida e a pesare sono solo alcuni stati dell’eurozona.

Il debito sovrano di alcuni stati membri tra cui Grecia, Irlanda, Portogallo e Italia potrebbe essere acquistato da paesi considerati emergenti come appunto Brasile, Russia, India e Cina meglio conosciuti come BRIC.

L’Italia sbarca in Cina

<div align="justify">Ben 230 aziende Italiane sbarcheranno oggi in Cina, per un totale di circa 600 partecipanti tra cui 9 istituti bancari,e 18associazioni che parteciperanno alla manifestazione promossa da ICE. che sarà dal 31 maggio al 4 giugno.

Questa manifestazione consentirà all’Italia di far conoscere i prodotti Made In Italy maggiormente esportati in tutto il mondo, e cercherà di insegnare agli industriali cinesi di evitare la contraffazioni su questi prodotti di alta qualità.

Nell’ultimo anno il made in Itali è cresciuto di parecchio portando il proprio export a quota maggiore di ben 3,2 punti percentuali un’ottimo risultato in un momento di crisi come questo.

Cina e Brasile: Accordi Commerciali

Ieri Cina e Brasile hanno firmato un accordo commerciale, subito dopo un vertice economico chiamato BRIC(Brasile Russia India Cina).
Questo meeting economico è effettuato dalle regioni più popolose della terra che parlano dei loro problemi economici e della strategia da utilizzare per risolverli.

Questo accordo tra Cina e Brasile è finalizzato a promuovere gli scambi e la cooperazione energetica tra i due stati emergenti, e comprende l’accordo della costruzione , da parte della Cina, di un’acciaieria in Brasile.
Il vertice, che doveva tenersi oggi, è stato anticipato a ieri siccome il presidente cinese Hu Jintao ha deciso di tornare il più presto possibile in Cina per far fronte all’emergenza avvenuta pochi giorni fa del terremoto.