Previsioni Euro/Dollaro dopo elezioni Francia 2012

Patrice Hollande è il nuovo presidente della Repubblica francese: il settimo da quando nel 1965 l’elezione avviene con il suffragio universale e il secondo socialista 31 anni dopo Mitterrand. E’ stato eletto con il 51,9% dei voti, battendo al ballottaggio il presidente uscente Nicolas Sarkozy. La vittoria di Hollande apre nuovi scenari per la zona euro, visto che il neo-presidente francese intende perseguire maggiormente la strada della crescita mettendo in seconda fila l’indirizzo politico-finanziario impresso dalla Germania al resto dell’Europa con una ricetta fatta quasi esclusivamente di austerità.

Target price Euro/Dollaro per maggio 2012

La decisione presa ieri da Standard & Poor’s di tagliare il giudizio sul merito di credito della Spagna a “BBB+” da “A” con outlook negativo poteva in parte essere scontata, visto che il paese iberico è stata nell’ultimo mese la vera spina nel fianco della zona euro contagiando anche gli altri paesi periferici e addirittura alcuni paesi “core” come Francia e Olanda. Molti problemi della Spagna restano irrisolti, in particolare il settore bancario versa in condizioni molto difficili e potrebbe avere ancora bisogno di aiuto dal governo targato Rajoy.

Trading intraday Euro/Dollaro 23 aprile 2012

La vittoria di Hollande nei confronti di Sarkozy nel primo turno delle elezioni presidenziali in Francia risulta essere un fattore di incertezza sui mercati finanziari, considerando che il candidato socialista potrebbe mettere un freno alle politiche di riduzione del deficit e favorire maggiormente politiche sociali in contrasto con quello che chiedono attualmente gli investitori internazionali. Non a caso l’euro ha cominciato la nuova ottava sotto i colpi delle vendite, in particolere contro lo yen giapponese. Il tasso di cambio euro/dollaro quota sotto 1.32, soglia psicologica che era stata superata nella seduta di venerdì.

Previsioni cambio Euro/Dollaro 20 aprile 2012

La moneta unica europea sta mostrando una fase lateral-rialzista contro dollaro e yen negli ultimi 3-4 giorni, nonostante sui mercati finanziari siano tornate le tensioni sugli spread sovrani (ieri Btp-Bund vicino a 400, Bonos-Bund poco sotto 430) e la “febbre da rating”, dopo le voci circolate ieri su un possibile downgrade della Francia (a causa dell’incertezza per le elezioni presidenziali) e dell’Olanda (qui Fitch dovrebbe tagliare l’outlook a “negative” a giugno).

Euro/Dollaro tra 1.275 e 1.35 nel breve periodo secondo JP Morgan Private Bank

Nel consueto weekly report sul mercato internazionale delle valute, JP Morgan Private Bank ha affermato di aspettarsi ancora una fase di debolezza della moneta unica europea in quanto “ci sono poche notizie che potrebbero supportare l’Euro”. Ieri il tasso di cambio EUR/USD (euro vs dollaro americano) è riuscito a rimbalzare con decisione dalla zona di supporto giornaliera di 1.30, dopo aver toccato in mattinata un nuovo minimo a due mesi a 1.2994. Il cambio è riuscito a salire fino a poco sotto 1.3150.

Trading intraday Euro/Dollaro 12 aprile 2012

Ieri è stata una giornata positiva per i mercati finanziari. Le borse sono riuscite a rimbalzare dopo diversi giorni di forti perdite e anche gli spread sovrani hanno fermato la loro inarrestabile corsa al rialzo. Intanto, l’asta dei BoT annuali di ieri ha certificato ancor meglio il contesto attuale di mercato: gli investitori temono nuovamente per il debito sovrano europeo e chiedono un maggior premio per il rischio rispetto alle precedenti aste. Esaurito l’effetto LTRO della Bce, ieri il rendimento dei BoT a 12 mesi in asta è praticamente raddoppiato.

Puntare sulle valute rifugio con la crisi dei mercati

La crisi del debito sovrano europeo sta tornando a far paura agli investitori di tutto il mondo, soprattutto dopo il recente rialzo dei tassi mostrato nelle aste dei titoli di stato spagnoli, francesi e italiani (oggi c’è stata l’asta dei BoT). Gli spread sovrani sono saliti sui livelli di gennaio scorso, mentre le borse europee hanno bruciato solo ieri ben 170 miliardi di capitalizzazione. Considerando la correlazione inversa tra equity ed alcune currency, considerate “safe heaven”, è possibile puntare nel breve-medio periodo su valute rifugio come yen e franco svizzero.

Previsioni Euro/Dollaro 11 aprile 2012

Ieri è stato un “martedì nero” per i mercati finanziari, in particolare le borse europee tornate sotto il tiro della speculazione internazionale a causa dei problemi relativi al debito sovrano della periferia continentale (Spagna e Italia in primis). In particolare la borsa di Milano ha perso il 5%, ma anche Parigi ha accusato un calo superiore al 3%. Volano gli spread sovrani: il contesto di risk off spinge lo spread Bonos-Bund a 430 punti base e Btp-Bund a 404. Oggi grande attesa per l’asta da 11 miliardi di euro dei BoT a 3 e 12 mesi.

Euro torna nel mirino della speculazione ad aprile 2012

Aprile 2012 è iniziato all’insegna delle vendite sui mercati finanziari mondiali. A soffrire maggiormente il clima di avversione per il rischio (risk off) sono stati i mercati azionari e i bond sovrani della periferia europea. L’euro è tornato così nel mirino della speculazione, con gli hedge funds che stanno aumentando sensibilmente le posizioni net short sulla moneta unica europea. A preoccupare gli investitori sono la crisi dei soliti volti noti della periferia, in particolare la Spagna, ma da poche settimane sono aumentati i dubbi anche sulla virtuosa Olanda, che secondo Citigroup non è più da considerare un paese “core”.

EUR/CHF può scendere sotto 1.20 nel 2012

Il tasso di cambio EUR/CHF, euro vs franco svizzero, ieri è sceso sotto 1.20 per la prima volta dopo 7 mesi (1.1997). Lo scorso 6 settembre 2011 la Banca Centrale svizzera (SNB, Swiss National Bank) aveva dichiarato di voler mantenere il tasso di cambio ancorato a un “peg” di 1.20, allo scopo di evitare ulteriori apprezzamenti del franco svizzero sui mercati valutari. Il cambio euro/franco era sceso fino alla parità il 9 agosto 2011 e ciò aveva allertato le autorità monetarie elvetiche, in quanto la forza del franco rischiava ormai di far crollare l’economia svizzera.