Mutui a tasso variabile più convenienti 2011

Il rialzo dei tassi di interesse attuato lo scorso 7 aprile dalla Banca centrale europea e le previsioni degli analisti, secondo cui nel corso della restante parte dell’anno ci saranno altri due rialzi di un quarto di punto percentuale, hanno reso la scelta del mutuo ancora più complicata.

Un aiuto per coloro che stanno scegliendo il mutuo più adatto alle proprie esigenze e per coloro che stanno valutando l’ipotesi di procedere ad una surroga del mutuo arriva dalle pagine di CorrierEconomia, che ha pubblicato la lista delle banche che offrono i mutui a tasso variabile più convenienti stilata sulla base dei dati di MutuiOnline.

Mutui a tasso fisso più convenienti 2011

Alla luce del rialzo dei tassi di interesse attuato lo scorso 7 aprile dalla Bce e delle previsioni degli analisti, secondo cui nel corso della restante parte dell’anno ci saranno almeno altri due rialzi di un quarto di punto percentuale, le famiglie che stanno pagando un mutuo a tasso variabile si chiedono se, viste le prospettive relative all’andamento dei tassi mutui 2011, conviene passare al fisso.

A riguardo gli esperti consigliano di non prendere decisione affrettate, poiché nella maggior parte dei casi l’ammontare della rata comprensiva di rialzo sarà inferiore alla rata che si pagherebbe con il tasso fisso.

Tassi mutui 2011, conviene passare al fisso?

Dopo il rialzo dei tassi di interesse dalla Bce arrivato in occasione della riunione del Consiglio direttivo di giovedì scorso, per coloro che stanno pagando un mutuo a tasso variabile dalla prossima rata scatterà il primo rincaro.

La scorsa settimana, in particolare, la Banca centrale europea ha alzato il tasso di interesse di riferimento di un quarto di punto percentuale portandolo all’1,25%, tuttavia secondo le previsioni si tratta solo del primo di una serie di lievi rialzi che entro il primo trimestre del 2012 porteranno i tassi di interesse al 2%.

Mutui migliori 2011

In base alle previsioni i tassi di interesse subiranno ad aprile un incremento di un quarto di punto percentuale a quota 1,25%, per poi arrivare progressivamente al 2,00% entro la fine del 2011 e i primi mesi del 2012.

In questo contesto, dunque, la scelta del mutuo per chi sta comprando casa ora diventa ancora più complicata. Un piccolo aiuto a riguardo arriva dalle pagine di CorrierEconomia che, utilizzando come fonte MutuiOnLine e prendendo come esempio un mutuo da 100.000 euro, ha stilato la classifica delle banche che offrono i migliori mutui, distinguendo tra mutui a tasso variabile a 20 anni, mutui a tasso variabile a 30 anni, mutui a tasso fisso a 20 anni, mutui a tasso fisso a 30 anni, mutui con cap a 20 anni e mutui con cap a 30 anni.

Aumento tassi mutui 2011, come difendersi

L’aumento dei tassi di interesse preannunciato nei giorni scorsi dal presidente della Bce sta causando non poca preoccupazione alle famiglie che stanno pagando un mutuo a tasso variabile.

In base alle previsioni sui tassi di interesse 2011, ad aprile il tasso di riferimento dovrebbe subire il primo incremento di un quarto di punto percentuale, questo significa in termini pratici che su un mutuo da 100.000 euro ci sarà un incremento di circa 20 euro al mese. Il problema, tuttavia, è capire quanti incrementi di un quarto di punto percentuale verranno attuati.

Rimborso spese surrogazione mutuo

La surroga del mutuo, insieme alla rinegoziazione del mutuo, rappresenta una delle modalità per cambiare le condizioni del proprio mutuo qualora queste non risultino più convenienti. La legge prevede che per questa operazione le banche non possano imputare al cliente alcun tipo di spesa, una disposizione che però molti istituti di credito non applicano a dovere, essendo soliti far pagare ai propri clienti spese non dovute.

Per questo motivo nel caso in cui si è stata richiesta la surroga del mutuo e la banca ha fatto pagare al cliente delle spese non dovute, questo è legittimato a chiedere la restituzione dei soldi che non avrebbe dovuto pagare.

Glossario mutui

Chi intende richiedere un mutuo per acquistare un immobile, oltre a dover scegliere tra tasso fisso e tasso variabile, molto spesso si trova di fronte a termini sconosciuti ma di cui è necessario conoscere il significato per poter scegliere l’offerta più vantaggiosa in base a quelle che sono le proprie esigenze.

Per questo motivo proponiamo un glossario con tutti i termini base da conoscere prima di richiedere un mutuo.

Convertire mutuo e prestiti in un unico finanziamento

Chi sta rimborsando il mutuo e al tempo stesso anche uno o più prestiti può scegliere di inglobarli tutti in un unico finanziamento, una scelta che però gli esperti consigliano solo a chi è in grave difficoltà. Se è vero che questa opzione consente di alleggerire la rata mensile è anche vero che aumenta di non poco la spesa complessiva.

L’ipotesi è quella di un mutuo che ha 100.000 euro di debito residuo da estinguere in 20 anni, per una rata mensile di 660 euro, un prestito di 20 mila euro con un tasso al 9% per cinque anni per l’acquisto dell’auto, per una rata mensile di 415 euro, e un finanziamento a 7 anni per 15 mila euro per acquisto di mobili, per una rata 256 euro al mese. In questo caso, dunque, la spesa mensile complessiva ammonta a 1.331 euro.

Mutui offset

Chi sottoscrive un mutuo per l’acquisto di un immobile non deve più solo decidere tra tasso fisso e tasso variabile ma valutare anche un’altra serie di opportunità. Sono sempre più diffuse, infatti, forme di mutuo atipiche, tra cui rientrano senza dubbio i mutui con cap e, ultimi nati in ordine di tempo, i mutui cosiddetti “offset“.

Per ora di questa tipologia di mutuo esistono solo due varianti. La prima è offerta da Iwbank e prevede che ogni mese venga sottratta alla somma residua, sulla quale viene calcolato il tasso di interesse, anche l’importo esistente sul proprio conto corrente.