Euro in ripresa dopo dichiarazioni Fed

Alle parole pronunciate dal presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, gli analisti hanno attribuito il merito di aver risollevato l’euro dai livelli minimi registrati negli ultimi giorni nei confronti del dollaro, anche se la debolezza della moneta europea resta ancora pressoché intatta.

A rendere fragile l’auro, infatti, sono i timori relativi alla crisi del debito sovrano, accentuati dalla diffusione da parte dell’Eurostat dei dati relativi al deficit dei paesi europei e che vede tra i paesi più a rischio Grecia, Irlanda, Gran Bretagna e Spagna.


Come se non bastasse, inoltre, poche ore fa il Ministro delle Finanze portoghese, Fernando Teixeira dos Santos, ha definito più che probabile il ricorso da parte del Portogallo al Fondo anticrisi predisposto dall’Unione europea per via del cosiddetto “effetto contagio”.

Nel frattempo, come dicevamo, a far prendere una boccata d’aria all’euro ci ha pensato il direttore della Federal Reserve, che ha ribadito il bisogno di uscire dalle attuali politiche monetarie. Dello stesso parere il vicepresidente Janet Yellen, che ha sostenuto la decisione dell’istituto di acquistare obbligazioni del tesoro per 600 miliardi di dollari.

Poco dopo le 15:00 il cambio euro dollaro si attesta a 1,3585, il cambio euro sterlina a 0,8488, il cambio euro yen a 112,94 e il cambio euro franco svizzero a 1,3395.