Bitcoin non riesce ad imporsi sul dollaro

Il Bitcoin non riesce ad imporsi sul dollaro. Sono lontani i tempi in cui la criptmoneta cresceva in modo continuo: ora sono gli alti e bassi a regolare l’andamento della stessa nei confronti delle principali valute ed ancora una volta si deve parlare di una fase di assestamento.

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Questo perché, come dimostrano i dati raccolti, è fallito il tentativo della stessa di sfondare la resistenza di area 6.845,48 contro il dollaro: in caso contrario il Bitcoin si sarebbe potuto riproporre sui massimi dell’11 giugno scorso. Attualmente le quotazioni invece girano nei pressi dei supporti statici di area 6.273-6.275, 5 dollari, con un rimbalzo molto flebile in atto.timido rimbalzo. Cosa porta a pensare questo? Che la criptovaluta vedrà ancora scendere il suo valore fino ai 6 mila dollari ed una volta superata quella soglia a meno di particolare congiunture difficilmente si potrebbe avere una tendenza rialzista ed evitare il raggiungimento della soglia più bassa a 5 mila dollari. Vero è che in caso di recupero, al contrario, si potrebbe riuscire a liberare i corsi dalla staticità e puntare ad una nuova crescita.

Come regolarsi quindi per il cambio? I maggiori analisti suggeriscono strategie di stampo ribassista alla rottura di quota 6.000 dollari con stop loss a 6.500 dollari e obiettivo principale in area 5.400. Al contrario, in caso di rialzo, si potrebbe tentare un recupero di zona 6.846,5 dollari con stop loss a 6.300 dollari e obiettivo principale a 7.550. Insomma, osservare in modo costante sembra essere l’unica strategia per tentare di guadagnare in qualche modo con i Bitcoin nel cambio con il dollaro statunitense.