
Comunicazione emissione BOT asta 12 gennaio 2012



Secondo gli esperti, in particolare, in periodi di crisi è necessario comporre il proprio portafoglio includendo: titoli che garantiscono un guadagno prevedibile nel tempo, titoli capaci di migliorare la diversificazione e titoli che riducono il più possibile la volatilità del portafoglio.


Durante la presentazione dei risultati relativi alla prima metà dell’anno, infatti, l’amministratore delegato del gruppo ha fatto sapere di essere fiducioso sulle potenzialità dell’Italia, dove nel corso dei prossimi mesi si prevede verrà ulteriormente focalizzato il portafoglio ordini.

La notizia, tuttavia, non ha ottenuto il parere favorevole degli analisti. Secondo gli analisti di Intermonte, infatti, si tratta di una notizia che non sortisce alcun effetto benefico in quanto non ha uno spessore tale da andare in qualche modo ad alleggerire lo scenario nero che si prospetta all’orizzonte.

L’utile netto adjusted è risultato in crescita del 4% a 3,63 miliardi, l’utile operativo adjusted ha segnato un incremento dell’8% a 9,1 miliardi di euro, mentre il cash flow si è attestato a 8,6 miliardi. Al 30 giugno 2011 l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 25.978 milioni, in flessione di 141 milioni rispetto al 31 dicembre 2010 e in aumento di 1.027 milioni rispetto al 31 marzo 2011.



A favorire la ripresa della Borsa Italiana è stata la pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale statunitense relativi a maggio 2011, mese durante il quale è stato registrato un deficit di 50,23 miliardi di dollari, peggiore rispetto alle previsioni del consenso e che parlavano invece di un disavanzo pari a 44,1 miliardi di dollari.