
A evidenziarlo sono soprattutto i dati attuali e che rispetto ai livelli precedenti alla crisi del 2008 mostrano un meno 33% delle compravendite e un meno 40% della produzione, accompagnati da un calo del 21% dei prezzi.
A evidenziarlo sono soprattutto i dati attuali e che rispetto ai livelli precedenti alla crisi del 2008 mostrano un meno 33% delle compravendite e un meno 40% della produzione, accompagnati da un calo del 21% dei prezzi.
Questa valutazione si basa su dati tecnici, dal momento che quanto minore è il numero delle cedole di un titolo, in quanto ha una breve durata, tanto più stabile risulta essere il valore dell’obbligazione stessa.
Tuttavia, nonostante la situazione sembra procedere nella giusta maniera, gli investitori continuano a mostrare una certa cautela, in quanto permangono ancora i dubbi sulla capacità delle nuove misure di fronteggiare in modo concreto la situazione di crisi e soprattutto di far tornare la fiducia dei mercati.
Alcuni di questi, tuttavia, hanno intascato già una parte del dividendo relativo all’esercizio 2011, in quanto diverse aziende hanno deciso di distribuire un acconto sul dividendo nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2011.
I vertici del gruppo, infatti, nel corso della riunione tenuta ieri hanno deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo pari a 0,15 euro per azione, con stacco della cedola il 14 novembre prossimo.
A preoccupare è ancora l’instabilità politica in Italia e i dubbi sulla reale attuazione delle promesse fatte dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ricordiamo nei giorni scorsi ha annunciato l’intenzione di dimettersi dopo l’approvazione della legge di stabilità.