
Figura tra queste Morgan Stanley, che nel corso delle ultime ore ha comunicato di aver alzato il rating da “underweight” a “overweight” e il target price da 22 a 33 euro.
Figura tra queste Morgan Stanley, che nel corso delle ultime ore ha comunicato di aver alzato il rating da “underweight” a “overweight” e il target price da 22 a 33 euro.
Si tratta di una conferma per nulla scontata, soprattutto in considerazione del netto aumento dei costi registrato nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2012 (+11% a 4,9 miliardi), associato ad un minor incremento dei ricavi (+7,7% a 61.899 milioni) e ad una crescita dell’indebitamento (4,1% a 46.456 milioni di euro) derivante dal pagamento dei dividendi, delle imposte correnti (inclusa la cosiddetta Robin Hood Tax) e degli oneri finanziari associati al debito.
Nel periodo in esame il margine operativo lordo ha toccato gli 8,2 miliardi di euro, in crescita del 9,6% su base annua, mentre l’utile netto si è attestato a 1,4 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 847 milioni nei primi nove mesi del 2011.
Il risultato della gestione operativa è passato a 6,77 miliardi dai 5,75 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno (+17,8%), con un cost/income in miglioramento al 49,4% dal 54,1% registrato al 30 settembre 2011.
L’Ebit è risultato pari a 592,8 milioni di euro, in crescita del 31,4% su base annua, mentre il margine Ebit si è attestato al 13% contro il 10,6% dello stesso periodo del 2011. In crescita anche i ricavi, che nel periodo in esame hanno segnato un incremento del 7,2% a 4.574,1 milioni di euro.
Alle indiscrezioni di stampa, come anticipato, ha seguito la conferma da parte della stessa società che, su richiesta della Consob, ha pubblicato una nota con la quale ha informato di aver ricevuto nei giorni scorsi una comunicazione da parte del signor Naguib Sawiris, nella quale viene manifestato l’interesse all’investimento nel capitale di Telecom Italia mediante sottoscrizione di azioni di nuova emissione.
Nel corso del periodo compreso tra gennaio e settembre 2012, infatti, la compagnia telefonica italiana ha realizzato risultati in linea con quelli dello stesso periodo dello scorso anno, a cui si aggiunge un ulteriore calo dell’indebitamento di circa un miliardo di euro.
Il margine operativo lordo si è attestato a 8,86 miliardi di euro, in calo del 3% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente, mentre il reddito operativo si è attestato a 4,9 miliardi, in rialzo dagli 1,81 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2011, anche se al riguardo è doveroso precisare che il risultato dello scorso anno comprendeva la svalutazione dell’avviamento della Business Unit Domestic per 3,18 miliardi di euro.
Ad influire negativamente sul titolo della casa automobilistica torinese è soprattutto il downgrade arrivato questa mattina dagli analisti di Deutsche Bank, che hanno comunicato di aver rivisto il rating sul titolo portandolo da “hold” a “sell”, mentre il target price è stato confermato a 3 euro.
Nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2012 i ricavi si sono attestati a 862,4 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto agli 833,5 milioni realizzati nei primi nove mesi del 2011, mentre al contrario il margine operativo lordo è sceso del 12%, passando da 97,6 milioni a 85,9 milioni di euro, con un conseguente calo della marginalità dall’11,7% al 10%.