
Dal punto di vista dei coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 si è attestato al 9,12%, il Tier 1 ratio al 9,92% ed il Total Capital Ratio al 13,49%.
Dal punto di vista dei coefficienti patrimoniali il Core Tier 1 si è attestato al 9,12%, il Tier 1 ratio al 9,92% ed il Total Capital Ratio al 13,49%.
La controllata di Enel attiva nel settore delle energie rinnovabili ha archiviato il primo semestre dell’anno con un utile netto pari a 300 milioni di euro, ossia in crescita del 18,6% rispetto ai 253 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno.
Secondo quanto riferito da una fonte molto vicina al dossier e citata da Reuters, il Cda del gruppo aerospaziale non ha intenzione di perdere tempo, in quanto è intenzionato a presentare la domanda per chiedere l’ammissione alla quotazione in Borsa delle azioni Avio entro la fine della settimana.
Tra questi figurano gli analisti di Credit Suisse e di Goldman Sachs, che hanno deciso di tagliare il target price sul titolo Eni portandolo rispettivamente da 21,8 a 19 euro e da 21,6 a 20,6 euro.
Il primo passo importante per l’approdo in Borsa del gruppo attivo a livello mondiale nel settore della produzione cartaria e dei prodotti autoadesivi è arrivato ieri in serata da Borsa Italiana, che ha dato il suo via libera alla quotazione in Borsa di Fedrigoni rilasciando giudizio di ammissibilità.
Durante lo scorso mese, infatti, è stato registrato un calo delle immatricolazioni di automobili del 10,7% rispetto al mese precedente e del 12,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. A risollevare l’andamento del titolo del gruppo automobilistico torinese non è servito neanche il dato favorevole relativo alla quota di mercato, che nel mese considerato è passata al 30,3% rispetto al precedente 29,5%.
La conferma è arrivata da una nota diffusa dalla società nel corso del fine settimana e attraverso la quale è stato reso noto che l’assemblea degli azionisti di Avio ha conferito al Consiglio di amministrazione i poteri necessari per presentare la domanda di ammissione alla quotazione in Borsa.
La ripresa del titolo è stata in larga parte ricondotta alle dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato Giuseppe Orsi, che nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore si è detto certo che il gruppo riuscirà a chiudere il secondo trimestre dell’anno in utile, nonostante le forti perdite registrate nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011.
La società ha archiviato il primo semestre del 2011 con ricavi pari a 1,28 miliardi di euro, in aumento del 14,9% rispetto agli 1,11 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Nonostante i ricavi in crescita, tuttavia, il primo semestre è stato archiviato con una perdita netta di 152,3 milioni di euro rispetto all’utile di 30,7 milioni registrato nei primi sei mesi del 2010.
Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2011, in particolare, il gruppo di Collecchio ormai nella mani dei francesi di Lactalis, ha realizzato ricavi per 2,15 miliardi di euro, ossia in crescita del 6% rispetto ai 2,03 miliardi realizzati nei primi sei mesi dello scorso anno.