Titoli azionari che non risentono della debolezza dell’euro

La crisi del debito sovrano ha influito sull’andamento della divisa europea causando un’inevitabile debolezza dell’euro nei confronti del dollaro e delle principali valute di riferimento.

Il calo dell’euro nei confronti del biglietto verde, tuttavia, non è sempre una brutta notizia. La debolezza della moneta unica, infatti, favorirà tutte quelle società italiane che producono in Italia ed esportano negli Stati Uniti, nonché quelle che vantano una solida presenza in Nord America e i cui contratti di vendita sono espressi in dollari.

TITOLI AZIONARI ITALIANI CONSIGLIATI DA MEDIOBANCA

Ne deriva quindi che, in un periodo di debolezza dell’euro e di incertezza in merito alla capacità dei leader europei di adottare misure idonee a fronteggiare la crisi del debito sovrano, gli analisti consigliano di puntare su quei titoli il cui andamento risulta poco condizionato dall’andamento negativo della divisa europea.

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Tra questi figurano senza dubbio i titoli del comparto energetico come Eni, Saras e Saipem, i cui contratti di vendita sono espressi in dollari; il titolo Lottomatica, dal momento che la società genera negli USA oltre il 35% del suo fatturato; Pirelli & C., che vanta una presenza internazionale che supera il 50% delle vendite complessive; Fiat, soprattutto dopo che il gruppo automobilistico torinese ha annunciato di essere riuscito a mettere le mani sul 58% circa del capitale di Chrysler; Fiat Industrial, che beneficerà del contributo valutario di Cnh.

Altri titoli quotati a Piazza Affari e che, allo stesso modo, non risentono della debolezza dell’euro sono: Luxottica, Tod’s, StMicroelectronics, Tenaris, Telecom Italia, Campari e Geox.