Dividendo Eni 2012 esercizio 2011

Il management di Eni ha comunicato di aver proposto, in relazione all’esercizio 2011, la distribuzione di un dividendo pari a 1,04 euro per azione, comprensivo degli 0,52 euro per azione distribuiti lo scorso settembre a titolo di acconto sul dividendo. Il saldo della cedola, pari a 0,52 euro, sarà staccato il 21 maggio.

L’annuncio è stato dato in occasione della pubblicazione dei risultati realizzati nel corso del 2011, archiviato con ricavi per 109,6 miliardi di euro, ossia in crescita dell’11,2% rispetto ai 98,52 miliardi realizzati nell’esercizio precedente.

Previsioni dividendo Eni 2012 secondo Intermonte

A seguito delle prime indicazioni in merito ai risultati relativi all’esercizio 2011 fornite ieri da Eni nel corso di un’audizione alla Camera, gli analisti di alcune banche d’affari hanno deciso di rivedere al ribasso le loro stime.

Tra questi figurano gli esperti di Intermonte, che hanno tagliato del 7% le previsioni sull’utile operativo e del 10% quelle sull’utile netto rettificato.

Ipotesi dividendo straordinario Eni 2012

Gli analisti sono concordi nel ritenere che la cessione da parte di Eni della quota detenuta in Snam Rete Gas, che ricordiamo avverrà per effetto delle disposizioni contenute nel Decreto sulle liberalizzazioni e che prevede la separazione proprietaria tra l’infrastruttura e i soggetti verticalmente integrati che possono utilizzarla, avrà effetti positivi per il colosso del cane a sei zampe e per i suoi azionisti.

Nuovi contratti esplorazione per Eni in Indonesia

Continua a crescere in Indonesia il portafoglio di commesse del colosso energetico Eni. La società del cane a sei zampe in data odierna ha reso noto d’essersi aggiudicata in Indonesia due nuovi contratti di esplorazione. Eni, presente in Indonesia già da ben dieci anni, vanta nel Paese ben quattordici permessi, di cui otto che vengono portati avanti in qualità di operatore; in più, la società quotata in Borsa a Piazza Affari in Indonesia partecipa attualmente anche allo sviluppo, nel bacino di Kutei, di ingenti riserve di gas naturale.

Per quel che riguarda i due nuovi contratti di esplorazione, questi sono stati acquisiti attraverso la controllata Eni Indonesia. Nello specifico, Eni nell’Est dell’Indonesia si è aggiudicata il 100% della commessa Arguni I, ed in consorzio il contratto del blocco denominato North Ganal.

Bilancio Eni gennaio settembre 2011

Un utile netto a 5,57 miliardi di euro nel periodo da gennaio a settembre del 2011, in contrazione del 3% rispetto ai primi nove mesi dell’anno 2010. Sono questi i profitti gennaio-settembre del 2011 del colosso energetico Eni; a comunicarlo in data odierna è stata proprio la società del cane a sei zampe dopo che il Consiglio di Amministrazione si è riunito per esaminare ed approvare i dati dei primi nove mesi del 2011, e quelli dell’ultimo trimestre fiscale, il terzo dell’anno in corso.

A fronte di un utile in lieve calo nei nove mesi, Eni comunque nel Q3 2011 ha riportato una crescita dei profitti del 3% a 1,77 miliardi di euro, mentre il cash flow si è attestato a 2,61 miliardi di euro nel trimestre, ed a 11,2 miliardi di euro nei nove mesi.

Quotazione obbligazioni Eni dall’11 ottobre 2011

Scatterà domani, martedì 11 ottobre del 2011, la negoziazione sul MOT, il Mercato Obbligazionario Telematico Organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., la quotazione e, quindi, la negoziazione delle obbligazioni Eni da poco collocate con successo sul mercato al pubblico indistinto. Trattasi, lo ricordiamo, delle nuove obbligazioni Eni 2011-2017 a tasso fisso, con codice ISIN IT0004760655, e delle nuove obbligazioni Eni 2011-2017 a tasso variabile con codice ISIN IT0004760648.

Nel dettaglio, le nuove obbligazioni Eni 2011-2017 a tasso fisso in circolazione, a fronte di un valore nominale unitario pari a 1.000 euro, sono 1.109.565 ed offrono un rendimento annuo lordo nominale pari al 4,875%; il rimborso delle obbligazioni, in un’unica soluzione, avverrà alla pari alla scadenza, ovverosia in data 11 ottobre dell’anno 2017.

Esito collocamento obbligazioni Eni 2011

Attraverso un comunicato diffuso ieri in serata, quindi proprio nell’ultimo giorno di offerta delle obbligazioni, Eni ha ufficializzato le indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi comunicando di essersi avvalsa della facoltà di aumentare il valore massimo complessivo dell’offerta rispetto al miliardo previsto inizialmente. Tale ammontare è stato infatti portato a 1,35 miliardi di euro.

I dati relativi alla domanda, tuttavia, non sono ancora stati resi noti, la società ha fatto sapere che verranno diffusi venerdì prossimo contestualmente alle informazioni relative al rendimento lordo riconosciuto a ciascuna obbligazione.

Possibile aumento offerta obbligazioni Eni a 1,5 miliardi

I termini per aderire all’offerta obbligazionaria di Eni si chiudono domani, tuttavia secondo alcune indiscrezioni di stampa proprio nel giorno della chiusura del collocamento dovrebbe arrivare la notizia di un’estensione dell’offerta da un miliardo a un miliardo e mezzo di euro, dopo che lo scorso aprile il Consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Paolo Scaroni aveva deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario da un miliardo di euro, estendibile fino a due miliardi.

Rating debito Eni a breve e lungo termine

Nel prospetto informativo relativo all’emissione obbligazionaria, oltre alle caratteristiche relative all’offerta di obbligazioni Eni a tasso fisso e a tasso variabile, la società italiana attiva nel comparto energetico ha ricordato anche il rating sul suo debito fissato dalle principali agenzie di rating.

Standard & Poor’s, in particolare, ha fissato rating “A+” sul debito a lungo termine e rating “A-1” sul debito a breve termine, con outlook stabile.

Obbligazioni Eni 2011 finalizzate a ridurre l’indebitamento

Il prestito obbligazionario emesso da Eni per un ammontare complessivo pari ad un miliardo di euro, incrementabile fino ad un massimo di due miliardi di euro in caso di eccesso della domanda, ha come scopo quello di migliorare la gestione operativa e di ridurre l’indebitamento del gruppo.

Nel prospetto informativo dell’emissione obbligazionaria, infatti, oltre ai dettagli del prestito il colosso energetico italiano ha anche specificato come intende utilizzare i proventi derivanti da questa offerta.