Rating e target price Eni alzati da BofA

Bank of America Merrill Lynch ha comunicato di aver alzato il rating sul titolo Eni portandolo da “neutral” a “buy” ed il target sul prezzo da 19,40 a 25 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che in base al suo punto di vista la presentazione del piano strategico rappresenta l’inizio di una gestione più attiva del portafoglio di asset, in particolare ritiene che mediante alcune dismissioni la compagnia petrolifera italiana potrebbe accrescere ulteriormente il suo valore.

Eni firma accordo Petrochina

Eni ha comunicato di aver firmato un Memorandum of Understanding con CNPC/Petrochina, la più grande compagnia petrolifera del mondo, in forza del quale i due gruppi petroliferi collaboreranno insieme per creare a beneficio di entrambi nuove opportunità di business sia in Cina che a livello internazionale, nonché per espandere il loro ambito di attività negli idrocarburi convenzionali e non convenzionali in Africa.

Con questo accordo, in particolare, la compagnia italiana si è impegnata a mettere a disposizione le proprie competenze nel settore del gas shale per valutare potenziali opportunità nelle risorse non convenzionali detenute da Petrochina in Cina.

Saipem joint venture Usc

A Piazza Affari il titolo Saipem cede lo 0,88% a 37,17 euro mentre la controllante Eni registra un lieve rialzo dello 0,29% a 17,39 euro. Entrambi i titoli, dunque, viaggiano contro corrente, nonostante la risalita del prezzo del petrolio, arrivato a quota 92,16 dollari al barile.

Sull’andamento delle due quotazioni non hanno sortito nessun effetto neanche l indiscrezioni di stampa pubblicate da Milano Finanza, secondo cui Saipem e la russa United Shipbuilding Corporation avrebbero avviato una trattativa al fine di creare una joint venture avente ad oggetto la progettazione di navi e di infrastrutture per l’industria offshore.

Dettagli emissione bond Eni

L’emissione del prestito obbligazionario annunciata ieri da Eni ha ad oggetto bond della durata pari a 7 anni e che quindi recano scadenza gennaio 2018. Si tratta di obbligazioni a tasso fisso per le quali è prevista una cedola annua del 3,5% emesse ad un prezzo pari al 99,577%.

L’offerta è rivolta esclusivamente agli investitori istituzionali e le obbligazioni saranno quotate presso la Borsa di Lussemburgo, inoltre l’offerta è già stata sottoscritta da parte di investitori provenienti da Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Olanda per un ammontare complessivo che si aggira intorno agli 1,5 miliardi di euro.

Bilancio Saipem gennaio settembre 2010

Saipem è riuscita a realizzare nei primi nove mesi del 2010 un utile netto adjusted pari a 591 milioni di euro, in crescita dell’8,6% rispetto allo scorso anno. I dati sono stati resi noti dalla stessa società attraverso una nota in cui l’utile viene definito un “livello record”, senza contare che si tratta che un risultato superiore alle attese degli analisti, ferme ad un un range compreso tra 560 e 590 milioni.

Nel periodo in esame i ricavi si sono attestati a 8,2 miliardi di euro, rispetto agli 8,1 miliardi stimati dagli analisti e ai 7,7 miliardi dello scorso anno.

Rating Eni tagliato da Moody’s

Moody’s ha tagliato il rating senior unsecured di lungo termine di Eni, portandolo da Aa2 ad Aa3 mentre il rating di Eni Usa è stato tagliato da Aa3 ad A1; è stato però confermato il rating di breve termine P-1 e l’outlook stabile.

Come spiegato dall’agenzia americana questa decisione riflette le previsioni secondo le quali il processo di riduzione del debito avviato dal management della società e il recupero della qualità del credito saranno graduali.

Gazprom cessione Severenergia

Gazprom ha annunciato ufficialmente che venderà la propria quota di controllo in Severenergia, pari al 51%, alla joint venture di cui fanno parte l’unità petrolifera del gruppo, Gazprom Neft, e Novatek.

Questa operazione fa parte del piano del governo russo da 200 miliardi di euro in 25 anni, di valorizzare la penisola Yamal-Nenets, affacciata sull’Artico, come riportato da un importante quotidiano russo.

UBS punta su Eni

Oggi salita record per Eni che dopo l’incontro di ieri tra l’amministratore delegato Scaroni e il presidente di Gazprom hanno confermato il pieno impegno nella costruzione del South Stream.
Eni oggi in borsa ha guadagnato lo 0,28% portandosi a quota 17,74 euro ad azione, dopo che stamattina le principali borse europee sono partite al ribasso.

Le due società hanno ribadito l’ingresso della società EDF nel progetto South Stream, tramite questo accordo la Gazprom potrà entrare nel progetto del Elephant in Libia.
Gazprom recupererà la meta delle quota di Elephant per un valore di circa 350 Milioni di Dollari.

Eni Giacimento Perla

Oggi Eni ha perforato con successo il pozzo Perla 2 nel Golfo del Venezuela.
Le risorse nel giacimento Perla 2 sono superiori alle aspettative, infatti nel giacimento c’è il 30% in più di risorse rispetto a quelle stimate in precedenza.

Nei Test di produzione lo stabilimento ha erogato circa 1,5 Milioni di metri cubi di gas e circa 1.500 barili di condensato, ma le potenzialità dello stabilimento sarebbero di due Milioni di metri cubi di gas al giorno e di circa duemila barili di condensato al giorno.

Andamento Borsa Italiana 9 Aprile 2010

Oggi dopo due giorni all’insegna del segno negativo Piazza affari rinizia la risalita, grazie allo slancio di ieri di Wallstreet.
l’FTSE MIB oggi fa segnare un aumento dello 0,86% e si porta a quota a 23016 punti, il Mid Cap sale di mezzo punto percentuale portandosi a 25617 punti, mentre l’All Share si porta a quota 23546 punti in rialzo di circa un punto percentuale.

Bene i titoli del settore energetico che dopo la notizia di Mercoledì sul Nord Stream fanno segnare dei buoni rialzi.
Eni sale dello 0,86% , come del resto Tenaris che sale di circa un punto percentuale e Saipem che sale del 1, 24%.