Investire con un piano di accumulo a rate

Il livello relativamente basso delle quotazioni dei titoli azionari rende l’attuale situazione finanziaria particolarmente favorevole per un cosiddetto Pac, ossia un piano di accumulo a rate, una forma di investimento a lungo termine che ha come obiettivo la costruzione di un capitale investendo in azioni piccole somme di denaro ogni mese per un tot di anni.

La congiuntura più favorevole per iniziare un investimento di questo tipo si è verificata due anni fa, quando i mercati hanno raggiunto livelli minimi, tuttavia anche quella attuale è una situazione favorevole in quanto le quotazioni non sono ancora troppo elevate.

Composizione portafoglio per investire nei titoli di Stato

Alla luce della crisi del debito sovrano causata dall’elevato deficit di alcuni paesi europei, costretti a ricorrere agli aiuti da parte dell’Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale, gli esperti si mostrano concordi nel ritenere che in un periodo incerto e difficile come quello attuale è d’obbligo investire diversificano il proprio portafoglio di investimenti.

In attesa che la situazione generale torni ad essere sufficientemente stabile da consentire previsioni sufficientemente attendibili almeno in relazione al breve periodo, chi intende puntare i propri risparmi sui titoli di Stato deve stare ben attendo ad operare un’attenta diversificazione.

Investire nei titoli di Stato durante la crisi del debito sovrano

La debolezza della moneta unica europea causata principalmente dalla crisi del debito sovrano che ha colpito alcuni paesi europei, induce gli investitori ad indirizzare il proprio denaro verso tipologie di investimento considerate più sicure, scegliendo di investire nel mattone oppure di investire nelle valute rifugio.

Ma come si comportano i titoli di Stato in questo particolare periodo storico? Secondo la maggior parte degli esperti i possessori dei titoli di Stato non dovrebbero trarre svantaggi dalla debolezza dell’euro, a meno che non si vada a verificare una svalutazione eccezionale, ma si tratta di uno scenario che non rientra nelle previsioni degli analisti.

Investire nelle valute rifugio

Nonostante il piano di salvataggio dell’Irlanda è stato approvato dall’Unione europea, la debolezza dell’euro persiste e la volatilità del cambio probabilmente rimarrà elevata anche nel corso dei prossimi mesi, soprattutto per via dell’elevato rischio che ben presto anche il Portogallo sarà costretto a ricorrere agli aiuti dell’Ue.

Per questo motivo, dunque, in questi periodi di incertezza gli investitori preferiscono puntare sulle cosiddette valute rifugio, che a prescindere dai loro rendimenti rappresentano un porto sicuro per investire i propri soldi.

Rendimenti elevati investendo in obbligazioni

L’elevata probabilità che i tassi di interesse non subiscano a breve un elevato rialzo porta gli esperti a considerare piuttosto conveniente il settore del reddito fisso, in cui rientrano obbligazioni governative e emissioni societarie.

Questa tipologia di investimento, infatti, promette rendimenti medi annui che, con un attenta diversificazione del proprio portafoglio di investimenti, possono arrivare nel prossimi 4-5 anni a raggiungere il 3,5%, una performance considerata non proprio eccezionale ma che rappresenta circa il doppio rispetto al tasso di inflazione corrente, pari all’1,7%.

Su quali aziende puntare per investire negli emergenti

Il tasso di crescita dei paesi emergenti e le previsioni per i prossimi mesi hanno portato gli esperti a consigliare di includere nel proprio portafoglio di investimenti anche titoli di società occidentali che fatturano nelle cosiddette nuove economie.

A riguardo Morgan Stanley ha indicato alcune tra le più importanti multinazionali che, in base all’attenta analisi degli analisti, riusciranno a trarre i maggiori benefici dai rapporti economici con la Cina.

Investire in Etf senza rischi

Gli Etf sono una forma di investimento sempre più utilizzata sia dai piccoli risparmiatori che dagli investitori professionali. Il loro punto di forza è dato senza dubbio dalla possibilità di investire non sui singoli titoli ma su interi panieri settoriali, in quanto non sono altro che replicanti dei principali indici del medesimo settore, per non parlare dello scambio in tempo reale che li rende perfetti anche per le speculazioni di breve periodo.

Ma se all’apparenza gli Etf possono sembrare una forma di investimento che oltre ad avere ampie potenzialità di guadagno è anche semplice da gestire, gli esperti mettono in guardia e avvertono che anche in questo caso bisogna stare attenti e muoversi con cautela, altrimenti si corre il rischio di scottarsi.

Rischi investimenti oro, immobili e commodities

Gli esperti sono concordi nel ritenere che in periodi di incertezza e di instabilità dei mercati finanziari la cosa migliore sia quella di puntare ai beni rifugio, ossia di investire nelle commodities (soprattutto investire nei metalli preziosi e in grano e cereali) e in immobili.

Il motivo principale è che i metalli preziosi rappresentano una valida alternativa alla moneta, circostanza da non sottovalutare in un periodo di turbolenza del mercato valutario, le commodities rappresentano una strada spianata verso strategie di investimento legate a questioni macro-economiche e gli immobili hanno la particolarità si essere dei beni che, oltre a perdere difficilmente valore, rappresentano una fonte di reddito per via della possibilità di locazione.

Andamento collocamento Ipo Enel Green Power

Nonostante fosse una delle più attese dell’anno, l’Ipo Enel Green Power non è ancora stata interamente sottoscritta, deludendo così le aspettative di coloro che prevedevano per l’azienda attiva nell’ambito delle energie rinnovabili l’en plein nel giro di pochi giorni.

Le cose, tuttavia, non stanno affatto procedendo male, secondo alcune indiscrezioni per ora l’Ipo è stata sottoscritta all’80% circa, anche se sono molti gli analisti ad ipotizzare che, al fine di accelerare le cose, Eni potrebbe decidere di modificare il prezzo portandolo ai minimi della forchetta, fissata tra 1,8 e 2,1 euro per azione, inferiore a 1,9-2,4 euro del pre-marketing.

Investire nelle commodities

Secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, il crescente successo degli investimenti in materie prime non ha a che fare solo con la situazione instabile dei mercati finanziari, che spinge gli investitori a cercare riparo nei cosiddetti beni rifugio, ma anche e soprattutto con la presenza sul mercato di prodotti finanziari che rendono questi investimenti accessibile a tutte le tasche.

Sono in molti, infatti, ad aver notato che l’incremento dei volumi è riconducibile soprattutto ai privati, al contrario di quanto avveniva in passato, quando a puntare sulle commodities erano solo operatori specializzati che agivano per conto di investitori istituzionali.