Oro investimento sconsigliato nel 2013 da Vontobel

Il 2012 sarà ricordato come un anno particolare instabile per le quotazioni dell’oro, caratterizzate da continui alti e bassi ma senza riuscire mai a raggiungere i precedenti massimi storici toccati nel settembre del 2011 a 1.921 dollari l’oncia. Secondo Alan Zlatar, senior strategist di Vontobel Asset Management, “anche l’oro ormai fa parte delle asset class rischiose”. Insomma, da qualche tempo il metallo giallo non sta più esercitando la sua consueta funzione di bene rifugio, bensì è ormai considerato un asset speculativo a tutti gli effetti.

Euro soffrirà la crisi italiana secondo Drusiani (Banca Albertini Syz)

Attualmente sui mercati gli analisti finanziari sono divisi sulla possibilità che nel breve periodo la crisi politica italiana possa impattare con decisione sull’andamento dell’euro sui mercati valutari internazionali. Molti money manager ed economsti vedono rischi al ribasso, a causa del ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi che ha intenzione di condurre una campagna elettorale populista, contro le riforme di austerità e anti-tedesca. E’ chiaro che molti politici europei e analisti ritengono che l’ex premier italiano rappresenti una minaccia per la stabilità dell’euro.

Oro quotazioni in crescita su aumento rischio politico in Italia

La crisi di governo dell’Italia, che ha portato alle dimissioni del premier Mario Monti, rischia di contagiare negativamente gli altri paesi europei maggiormente in difficoltà. In primis c’è la Spagna. Non a caso il ministro dell’Economia spagnola, Luis De Guindos, ha dichiarato di temere un contagio dal peggioramento del quadro politico italiano. Intanto, mentre Piazza Affari cola a picco e gli spread tornano a salire pericolosamente, torna sotto i riflettori l’oro. Il prezioso metallo giallo torna ad essere il bene rifugio preferito dagli investitori nei momenti di incertezza.

Aumento di capitale Pierrel

Un aumento di capitale avente un controvalore massimo nominale di 1,47 milioni di euro. E’ questa l’operazione in rampa di lancio per Pierrel S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore clinico e farmaceutico. In particolare, l’aumento di capitale partirà lunedì prossimo, 21 novembre del 2011, con i diritti che saranno negoziabili fino al 6 dicembre del 2011, ed esercitabili, pena la decadenza, entro e non oltre il 13 dicembre del 2011 incluso.

Dopodiché, così come previsto dal Codice Civile, gli eventuali diritti inoptati saranno riofferti in Borsa a Piazza Affari. Per quel che riguarda tutti i dettagli dell’operazione, dal prezzo di sottoscrizione all’eventuale sovrapprezzo azioni, e passando per il rapporto di esercizio dei diritti, questi saranno stabiliti in data odierna, giovedì 17 novembre del 2011, dal Consiglio di Amministrazione della società che a breve si riunirà.

Commento di chiusura di Piazza Affari 7 luglio 2011

La seduta odierna di Piazza Affari è stata quanto mai movimentata.

Dopo un inizio positivo dei maggiori indici, nonostante il declassamento effettuato sul debito sovrano portoghese (che Moody’s ha classificato come spazzatura), e un prosieguo di questo trend favorevole seguito alle parole di Trichet in merito al default indiscriminato di alcune economie europee e ai più che positivi dati sulla macroeconomia statunitense divulgati dall’ADP e dal Dipartimento del Lavoro, la borsa ha cominciato a calare, chiedendo la seduta, considerando in special modo i volatilissimi titoli bancari, pesantemente in rosso.

Saras in rialzo dopo promozione Goldman Sachs

A Piazza Affari il titolo Saras segna un rialzo di oltre sei punti percentuali grazie soprattutto alla promozione di Goldman Sachs, che ha alzato il rating sulla quotazione portandolo da “sell” a “neutral” e il target price da 1,6 a 1,8 euro, ossia un rialzo del 23% rispetto alla quotazione attuale.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando di prevedere per i prossimi mesi uno stop del trend ribassista che ha caratterizzato l’andamento della quotazione nel corso degli ultimi mesi.

Deutsche Bank in rialzo dopo upgrade J.P. Morgan

J.P. Morgan ha alzato il rating su Deutsche Bank portandolo da “underweight” a “neutral” ed il target sul prezzo da 41 a 44 euro. La banca d’affari, in particolare, ha motivato la sua decisione spiegando che le recenti perdite registrate dal titolo della banca tedesca sarebbero state esagerate, tanto da aver già scontato le previsioni che vedono una possibile carenza di capitale.

Ad influire positivamente sul giudizio di J.P. Morgan anche la scarsa esposizione dell’istituto bancario ai rischi connessi alla crisi del debito sovrano, questione di non poco conto alla luce delle conseguenza che stanno producendo i deficit dei paesi europei.

Previsioni andamento small cap

Nell’ultimo anno sulle principali Borse mondiali si è verificata una strana inversione di tendenza in forza della quale le small cap hanno registrato performance sorprendenti, secondo gli esperti per merito di uno scenario di lenta ripresa in cui le piccole e medie società hanno approfittato della loro posizione da leader nel mercato di appartenenza.

Oltre a prendere atto del trend positivo, gli esperti si sono mostrati d’accordo nel ritenere che con ogni probabilità questo particolare andamento andrà avanti anche nei prossimi mesi, seppur in tono minore rispetto all’ultimo semestre.