Migliori broker Forex in Italia e nel mondo

La nostra guida al Forex è molto ben sviluppata ed è per questo che oggia andiamo a vedere un nuovo argomento molto interessante. Quando si decide di scendere in campo e di iniziare ad operare sul mercato forex, bisogna prima di tutto capire a quale broker ci si deve affidare, per evitare di commettere errori che potrebbero costare molto cari in seguito.

Operare con un broker conosciuto consente di lavorare in piena sicurezza con strumenti adatti e soprattutto competenze che sono alla base di una riuscita positiva. I broker presenti sul mercato sono moltissimi e la varietà di scelta è vasta. La cosa importante è non cadere in tentazione quando ci si presentano offerte troppo allettanti.

Guadagnare con il Forex

Il Forex è uno dei più grandi mercati del mondo e rappresenta un mercato valutario internazionale. Operare in questo mercato rappresenta sicuramente un business molto allettante e dai guadagni molto elevati.

Ma come sempre, nelle cose, non è tutto oro quello che luccica. Per poter operare bene sul mercato forex e riuscire a trarne profitto, bisogna prima di tutto riuscire a capire i segreti di questo mercato e come muoversi senza cadere in errore.

Bilancio Piquadro aprile settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Piquadro ha approvato i risultati del primo semestre del corrente esercizio, chiuso il 31 settembre scorso.

Nel periodo in esame, in particolare, il gruppo attivo nel settore della pelletteria ha realizzato un fatturato consolidato pari a 27,12 milioni di euro, in crescita del 17,8% rispetto ai 23 milioni di euro del primo semestre dell’esercizio precedente. In crescita anche i volumi di vendita che hanno registrato un incremento del 6,7%.

Aumento di capitale Telecinco

Telecinco ha comunicato un aumento di capitale da 499,201 milioni mediante l’emissione di 86.817.700 nuove azioni ordinarie che verranno offerte agli azionisti ad un prezzo di 5,75 euro per azione.

L’aumento di capitale rientra nell’ambito dell’acquisizione della catena televisiva Quatro e di parte delle attività di Digital+ e arriva a pochi giorni di distanza dal via libera all’operazione da parte dell’autorità per la concorrenza spagnola, che ha deciso di archiviare il dossier relativo all’entrata della controllata di Mediaset e Telefonica in Digital Plus.

Pininfarina smentisce vendita a Magna

Pininfarina ha diffuso un comunicato, su richiesta della Consob, in cui spiega che è in corso la fase di raccolta delle manifestazioni di interesse da parte dei potenziali acquirenti. Nello stesso comunicato, inoltre, viene precisato che il processo destinato alla vendita del gruppo è iniziato con l’incarico conferito a Banca Leonardo il 5 agosto 2009 e ad oggi non ci sono nuovi sviluppi in quanto nessuna trattativa ha raggiunto livelli di consistenza tale da rendere necessaria la comunicazione.

Al contempo la società ha assicurato che qualora la trattativa con uno degli offerenti assuma una certa importanza si provvederà a darne immediata comunicazione al mercato, in base a quelle che sono le regole di trasparenza.

Euro beneficia decisione Irlanda, dollaro in calo dopo dati Usa

Il cambio euro dollaro si riporta quota sopra 1,35 dopo il calo del dollaro ricondotto principalmente alla pubblicazione del dati sui prezzi al consumo di ottobre negli Stati Uniti, da cui è emerso un incremento dell’inflazione inferiore alle attese e una componente core che ha registrato un aumento su base annua al livello minimo da quando esiste la misurazione.

Nel frattempo l’euro si è rafforzato anche grazie anche alla decisione dell’Irlanda di accettare di iniziare a collaborare con l’Unione europea e il Fondo Monetario Internazionale, una decisione interpretata come il primo passo verso il processo che porterà all’accettazione degli aiuti da parte di Dublino.

Unicredit punta Europa centro-orientale

In attesa del piano industriale che dovrebbe essere approvato dal Consiglio di amministrazione il mese prossimo, il presidente di Unicredit, Dieter Rampl, nel corso dell’incontro con i vertici delle fondazioni azioniste ha comunicato quelle che sono le intenzioni dell’istituto, ossia ridurre i prestiti alle imprese e incrementare l’impegno come banca d’affari, senza rinunciare alle attività corporate e investimento.

La banca, inoltre, intende rafforzare la sua presenza nell’Europa centro-orientale, in quanto l’allocazione del capitale dovrebbe passare dal 20% al 30%, concentrandosi soprattutto sui grandi mercati e tralasciando le piccole economie come Estonia, Lettonia e Lituania, dove Unicredit non è tra i maggiori istituti di riferimento.

Costi prelievi bancomat ancora troppo elevati

Il 5 ottobre scorso il Garante della Concorrenza è intervenuto tagliando la spesa per il prelievo Bancomat sostenuta dalla banche del 3,4% portandola a 56 centesimi, ma nonostante questo il prezzo per il prelievo imposto al consumatore è rimasto invariato, una scelta che non stupisce affatto i clienti e le associazioni dei consumatori.

Tra questi figura Paolo Martinello di Altroconsumo, che sottolinea come sia difficile un abbassamento delle tariffe al prelievo, in quanto rappresenta per le banche uno dei maggiori introiti.

Ubs azzera dividendi e conferma obiettivi medio termine

UBS ha fatto sapere di prevedere di riuscire a realizzare nei prossimi 3-5 anni un utile netto prima delle tasse pari a 15 miliardi di franchi, nonostante la deludente performance realizzata nel corso del terzo trimestre di quest’anno dalla divisione investment banking.

La banca, inoltre, punta a raddoppiare il proprio Tier 1 a oltre 50 miliardi di franchi svizzeri nel medio termine, un obiettivo da raggiungere mediante un accantonamento degli utili e sacrificando i dividendi, anche dopo il ritorno alla redditività.

Euro in ripresa dopo dichiarazioni Fed

Alle parole pronunciate dal presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, gli analisti hanno attribuito il merito di aver risollevato l’euro dai livelli minimi registrati negli ultimi giorni nei confronti del dollaro, anche se la debolezza della moneta europea resta ancora pressoché intatta.

A rendere fragile l’auro, infatti, sono i timori relativi alla crisi del debito sovrano, accentuati dalla diffusione da parte dell’Eurostat dei dati relativi al deficit dei paesi europei e che vede tra i paesi più a rischio Grecia, Irlanda, Gran Bretagna e Spagna.