Aumento di capitale Mediolanum escluso da Ennio Doris

Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, l’amministratore delegato di Mediolanum, Ennio Doris, ha escluso la possibilità che il gruppo decida di procedere ad una ricapitalizzazione in quanto non necessita di alcun aumento di capitale, dal momento che il suo Core Tier 1 risulta superiore al 10%, mentre ancora più alto risulta quello della banca, che arriva al 17%.

Nonostante questo, Doris ha espresso apprezzamento nei confronti degli istituti bancari che hanno deciso di procedere ad una ricapitalizzazione per rafforzare la loro struttura patrimoniale in vista dell’entrata in vigore di Basilea 3, sottolineando come molto spesso il mercato tenda a valutare con superficialità e a giudicare a rischio quelli che non procedono in questo senso.

UBI Banca adesione aumento di capitale Intesa Sanpaolo incerta

Nel corso della presentazione del piano industriale 2011-2013 UBI Banca, i vertici dell’istituto hanno spiegato che l’adesione all’aumento di capitale di Intesa Sanpaolo, di cui UBI Banca detiene una partecipazione dell’1,2%, dipenderà dalle condizioni di mercato, in quanto la banca deciderà in maniera opportunistica se aderire o meno.

L’amministratore delegato di UBI Banca, Victor Massiah, ha infatti spiegato che sia il Consiglio di gestione che il Consiglio di sorveglianza hanno stabilito la sussistenza di una libertà decisionale su questa partecipazione, ribadendo che non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva in merito.

UBI Banca previsioni dividendi e piano industriale 2011-2013

Contestualmente alla diffusione della trimestrale UBI Banca gennaio marzo 2011, è stato presentato alla comunità finanziaria il piano industriale 2011-2013, con proiezioni fino al 2015.

L’attenzione della maggior parte degli investitori è subito caduta sulle previsioni relative al dividendi. A riguardo, in particolare, il piano prevede che nel periodo compreso tra il 2011 e il 2013 agli azionisti verranno distribuiti complessivamente dividendi superiori all’ammontare dell’aumento di capitale pari a 1 miliardo di euro, con un payout superiore al 50% sull’utile di ogni esercizio.

Trimestrale Intesa Sanpaolo gennaio marzo 2011

Il Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 31 marzo 2011, dal quale emerge un utile netto pari a 661 milioni di euro, ossia in crescita del 30,9% rispetto ai 505 milioni registrati nel corso dell’ultimo trimestre 2010 ma in flessione del 3,9% rispetto ai 688 milioni realizzati nel corso dello stesso periodo dello scorso anno.

L’utile netto consolidato normalizzato, ossia calcolato escludendo le principali componenti non ricorrenti, è invece risultato pari a 762 milioni di euro, ossia in crescita del 57,1% rispetto ai 485 milioni del precedente trimestre e del 7,3% rispetto ai 710 milioni del primo trimestre 2010.

Delibera Consob accordo Unicredit Premafin, escluso obbligo Opa

Stamane le quotazioni della galassia Ligresti sono state sospese dalle contrattazioni in attesa del responso della Consob in merito al quesito posto dal gruppo sull’obbligatorietà dell’Opa in relazione all’aumento di capitale Fondiaria Sai e all’aumento di capitale Milano Assicurazioni.

Ebbene, mediante un comunicato congiunto trasmesso da Premafin e Unicredit pochi minuti fa, è stato reso noto che la Commissione ha stabilito la non obbligatorietà dell’Opa in considerazione della difficile situazione in cui versa la compagnia assicurativa Fondiaria Sai.

Enel risultati primo trimestre 2011

All’indomani della pubblicazione della trimestrale Enel Green Power gennaio marzo 2011, il Consiglio di amministrazione della controllante Enel, presieduto da Paolo Andrea Colombo, ha approvato i risultati realizzati nel primo trimestre 2011, archiviato con un ricavi in crescita del 7,8% a 19.536 milioni di euro e un utile netto in aumento del 14,4% a 1.201 milioni di euro.

Nel periodo in esame l’Ebitda ha segnato una flessione dell’1,8% a 4.399 milioni di euro, mentre l’Ebit è calato del 3,0% a 3.036 milioni di euro. Al 31 marzo l’indebitamento finanziario netto ha segnato una crescita dell’1,4% a 45.563 milioni di euro.

Trimestrale Mediolanum gennaio marzo 2011

A pochi giorni dal lancio del nuovo conto deposito In Medionalum, Mediolanum comunica i risultati realizzati nel corso dei primi tre mesi dell’anno, archiviati con un utile netto in crescita del 4% a 68,6 milioni e masse amministrate che hanno raggiunto il massimo storico a 46,195 milioni, ossia in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Se si considera solo il mercato domestico, invece, l’utile netto ha segnato una crescita del 3% a 68,4 milioni, mentre le masse amministrate sono cresciute del 7% rispetto al primo trimestre 2010 a quota 44,191 milioni di euro.

Trimestrale Exor gennaio marzo 2011

La trimestrale diffusa da Exor non ha sorpreso gli analisti e non ha suscitato alcuna reazione del mercato. I risultati, definiti in linea con le attese, non sono infatti serviti a sollevare l’andamento delle quotazioni Fiat, in calo del 2,93% a 7,115 euro, e Fiat Industrial, in calo dell’1,65% a 10,12 euro, che hanno trascinato al ribasso la stessa quotazione Exor, in flessione dell’1,92% a 24,46 euro.

I risultati realizzati da Exor nel corso del primo trimestre 2011 sono più che positivi, con un utile in crescita del 41,3% a 44,8 milioni di euro dai 31,7 milioni del 31 marzo 2010.

Trimestrale Brembo gennaio marzo 2011

Il Consiglio di amministrazione di Brembo ha approvato i risultati realizzati da gruppo nel corso del primo trimestre 2011, archiviato con un fatturato in crescita del 27,9% a 312,2 milioni, un margine operativo lordo in rialzo del 24,2% a 38,5 milioni e un margine operativo netto in rialzo del 43,3% a 19,7 milioni.

Nel periodo in esame l’utile netto è cresciuto del 68,6% a 11,2 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto al 31 marzo 2011 è risultato pari a 263,7 milioni rispetto ai 246,7 milioni del 31 dicembre 2010 e ai 269,8 milioni del 31 marzo 2010.

Trimestrale Poltrona Frau gennaio marzo 2011

A Piazza Affari la quotazione Poltrona Frau cede oltre tre punti percentuali sulla scia dei risultati trimestrali piuttosto deludenti comunicati stamani.

Nel corso dei primi tre mesi dell’anno, infatti, Poltrona Frau ha registrato ricavi in calo del 10,5% a 57,8 milioni di euro, una flessione ricondotta al calo del 40% del segmento contract e che deriva principalmente dal confronto con un primo trimestre 2010 sorprendente per via di un cospicuo flusso di denaro concentratori nei primi tre mesi del 2010 e derivante in parte da commesse relative al 2009.