Prezzo grano duro in discesa

La protesta che sta avvenendo nell’area nordafricana e in quella mediorientale ormai da qualche settimana, come sappiamo, è iniziata per l’innalzamento del prezzo del grano, materia prima fondamentale per la maggiorparte dei paesi del Magreb.

La protesta che ha coinvolto Egitto, Libano, Marocco, Libia e Algeria ha permesso una discesa sostanziale della quotazione del grano che del giro di due settimane è riuscita a perdere ben 12 punti percentuali.

Crisi petrolifera causata dalla Libia

Il colonnello e dittatore ormai da 42 anni Gheddafi ha fatto sapere, come sappiamo, di non volere lasciare il proprio trono da capo supremo e così facendo il popolo libico è insorto non senza conseguenze disastrose.

Anche se i media nazionali al momento non possono essere definiti attendibili, si parla di migliaia di morti, morti causati dall’attacco delle truppe militari comandate dal dittatore che ha voluto sparare razzi e bombe sopra i manifestanti. Voci dicono che Gheddafi abbia intenzione di bruciare i pozzi petroliferi esattamente come fece Saddam Hussein prima di scappare dopo l’invasione del Kuwait.

Rendimenti BOT e CTZ 2011-2012

Gli investitori di titoli di stato hanno saputo nella giornata di oggi i dati relativi all’andamento percentuale. Il rendimento lordo dei BOT è stato fissato a 1,307% con un valore al netto delle imposte che arriva a 0,748% su base semestrale.

Il discorso si può tradurre anche per i CTZ il cui rendimento lordo si porta a 2,55% confronto al 2,626% ottenuto a fine Gennaio sempre per il periodo che va dal 31 Dicembre 2010 al 31 dicembre 2012.

Bilancio Natixis ottobre dicembre 2010

Natixis, banca d’affari francese del gruppo BPCE derivante dalla fusione dei gruppi Banque Populaire e Caisse d’Épargne, ha pubblicato da pochissimi minuti i risultati di bilancio del quarto trimestre del 2010.

Nell’ultimo trimestre dell’anno, l’istituto di credito transalpino ha registrato utile netto in calo del 48% a quota 442 milioni di euro.

La crisi in Libia aumenta il prezzo del petrolio

La Libia, a differenza di altri stati del Magreb in crisi democratica, ha iniziato a fronteggiare le manifestazioni sparando sulla folla oltre che sganciare razzi sulle piazze più movimentate.

Questo ha causato la morte di un numero non precisato di vittime oltre che aver causato una situazione di instabilità e incertezza economica finanziaria che ha fatto inevitabilmente aumentare il prezzo del petrolio che ha superato nelle scorse ore i 108 dollari al barile.

Islanda rifiuta il finanziamento di Olanda e Gran Bretagna

La crisi economica/finanziaria che ha coinvolto il Mondo e l’Europa nel 2008 ha reso più vulnerabili alcuni stati dotati di un sistema finanziario debole come ad esempio Grecia, Spagna e Portogallo. Anche l’Islanda come sappiamo negli ultimi 12 mesi ha subito forti scossoni e la sua situazione finanziaria è alquanto critica tanto da aver chiesto aiuti all’Europa.

Nel corso dei mesi però l’opinione nei confronti di finanziamenti da parte di alcuni stati è stata via via declassata al punto che il presidente islandese Olafur Grimsson ha deciso di rifiutare il finanziamento di 5 miliardi di euro che gli avevano proposto Olanda e Gran Bretagna in cordata.

Inflazione 2011

Nei giorni scorsi abbiamo avuto la possibilità di studiare l’andamento delle principali valute nel 2011 dando maggiore spessore all’andamento dell’Euro che ha visto un notevole apprezzamento grazie anche agli acquisti avvenuti in Asia. Nella mattina abbiamo potuto osservare l’andamento della valuta americana che ha ottenuto un forte rallentamento contro le principali valute mondiali tranne che per lo Yen.

I principali prodotti speculativi come Oro, Argento e Petrolio hanno subito nei giorni scorsi importanti rialzi ed il prezzo del greggio si è attestato sopra i 91 dollari al barile abbandonando così il supporto a 85 dollari e se il prezzo dovesse sfondare quota 92,5 allora è probabile un allungo verso i 100 dollari al barile.

Costi Bancoposta Click

Il conto Bancoposta Click rappresenta la versione online del classico conto Bancoposta ed è sicuramente più conveniente rispetto a quest’ultimo per tutti coloro che utilizzano in via quasi esclusiva internet per compiere le varie operazioni.

Il conto Bancoposta Click, infatti, a differenza del classico conto Bancoposta non ha alcun canone annuo, l’unico costo annuo da pagare è l’imposta di bollo dovuta per legge e che ammonta a poco più di 36 euro all’anno.

Fiat in calo dopo fallimento joint venture Sollers

A Piazza Affari il titolo Fiat perde lo 0,97% a 7,13 euro, un ribasso causato in larga parte dall’annuncio del termine delle trattative tra la casa automobilistica torinese e Sollers.

La notizia arriva ad un anno di distanza circa dalla sottoscrizione da parte delle due società di una lettera di intenti volta alla creazione di una joint venture in Russia per la produzione di autovetture e suv.