Stefanel cede partecipazione Nuance

Stefanel ha fatto sapere di aver sottoscritto ieri un accordo con PAI Partners SAS, rappresentante dei fondi PAI FCPRs, e con Durango societé à responsabilité limitée, società lussemburghese controllata da PAI FCPRs, avente ad oggetto la cessione del 50% della partecipazione nella società lussemburghese Noel International S.A., che a sua volta detiene il 100% del capitale di The Nuance Group A.G., a capo dell’omonima catena attiva nel settore del retail aeroportuale.

Il perfezionamento dell’operazione è legato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni sia da parte dell’Antitrust che da parte delle banche finanziatrici, nonché da parte delle autorità aeroportuali che devono necessariamente approvare il cambiamento di controllo.

Tagliato prezzo azioni Enel Green Power

Nell’ultimo giorno disponibile per l’acquisto delle azioniEnel Green Power, il colosso energetico italiano ha deciso di abbassare il prezzo portandolo ad una forchetta compresa tra 1,6 e i 2,1 euro dalla precedente di 1,8 e 2,1 euro, che a sua volta era già stata ridimensionata rispetto ai valori proposti per il premarketing, compresi tra 1,9 e 2,4 euro.

Secondo alcune indiscrezioni di stampa il prezzo è stato abbassato per consentire alle banche facenti parte del consorzio di riuscire a sottoscrive la parte rimasta scoperta senza troppi problemi, nonostante proprio ieri, nel corso del suo intervento nell’ambito della 86° Giornata mondiale del risparmio, il presidente di Enel, Piero Gnudi, si era detto certo che non sarebbe stato necessario l’intervento del consorzio di garanzia.

Andamento collocamento Ipo Enel Green Power

Nonostante fosse una delle più attese dell’anno, l’Ipo Enel Green Power non è ancora stata interamente sottoscritta, deludendo così le aspettative di coloro che prevedevano per l’azienda attiva nell’ambito delle energie rinnovabili l’en plein nel giro di pochi giorni.

Le cose, tuttavia, non stanno affatto procedendo male, secondo alcune indiscrezioni per ora l’Ipo è stata sottoscritta all’80% circa, anche se sono molti gli analisti ad ipotizzare che, al fine di accelerare le cose, Eni potrebbe decidere di modificare il prezzo portandolo ai minimi della forchetta, fissata tra 1,8 e 2,1 euro per azione, inferiore a 1,9-2,4 euro del pre-marketing.

Bilancio trimestrale Bayer luglio settembre 2010

Bayer ha comunicato i dati relativi al terzo trimestre 2010, chiuso con ricavi in crescita del 16% a 8,58 miliardi di euro e con un Ebidta in aumento del 10,5% a 1,66 miliardi di euro. Un risultato che ha sorpreso positivamente il mercato dal momento che gli analisti avevano previsto ricavi per 8,29 miliardi e un Ebidta pari a 1,6 miliardi.

A spingere in alto i conti del colosso tedesco è stata soprattutto la buona performance realizzata dal settore della chimica, basti pensare che i ricavi della divisione MaterialScience nel periodo in esame hanno registrato un incremento del 31% circa.

Bilancio Saipem gennaio settembre 2010

Saipem è riuscita a realizzare nei primi nove mesi del 2010 un utile netto adjusted pari a 591 milioni di euro, in crescita dell’8,6% rispetto allo scorso anno. I dati sono stati resi noti dalla stessa società attraverso una nota in cui l’utile viene definito un “livello record”, senza contare che si tratta che un risultato superiore alle attese degli analisti, ferme ad un un range compreso tra 560 e 590 milioni.

Nel periodo in esame i ricavi si sono attestati a 8,2 miliardi di euro, rispetto agli 8,1 miliardi stimati dagli analisti e ai 7,7 miliardi dello scorso anno.

Bilancio trimestrale Deutsche Bank luglio settembre 2010

Deutsche Bank ha comunicato di aver chiuso il terzo trimestre 2010 in rosso, anche se si tratta di una perdita di entità inferiore rispetto a quella prevista dagli analisti. Nel periodo compreso tra luglio e settembre, in particolare, la banca tedesca ha registrato una perdita pari a 1,2 miliardi di euro, contro la perdita di 1,5 miliardi di euro ipotizzata dagli analisti.

Ad incidere negativamente sui conti trimestrali è stato l’esborso di 2,3 miliardi di euro legato alla svalutazione della sua esistente quota in Postbank. Escludendo le voci straordinarie, infatti, l’utile di Deutsche Bank sarebbe stato pari a 1,1 miliardi, in ogni caso inferiore rispetto agli 1,4 miliardi registrati nello stesso periodo dello scorso anno.

Prezzo materie prime in rialzo, cotone ai massimi storici

La debolezza del dollaro favorisce senza dubbio tutti coloro che hanno deciso di investire nelle commodities, a dimostrarlo il rialzo registrato nell’ultimo periodo da tutte le materie prime. Ma del resto è cosa ormai nota che durante i periodi di instabilità economia e finanziaria, proprio come quello attuale, gli investitori preferiscono far confluire gran parte della propria liquidità in investimenti di questo tipo, o in alternativa parcheggiando gran parte dei propri soldi sui migliori conti deposito.

Questo orientamento comune, dunque, favorisce inevitabilmente l’innalzamento del costo delle materie prime, basti pensare ai livelli record raggiunti dall’oro nell’ultimo periodo.

Titolo Edison in calo dopo previsioni esercizio 2010

Il titolo Edison a Piazza Affari segna un ribasso di oltre tre punti percentuali ricondotto principalmente alle previsioni sull’esercizio in corso rese note contestualmente alla diffusione dei risultati conseguiti nel corso dei primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale il colosso energetico è riuscito a realizzare un utile netto pari a 179 milioni (-11,8%), un margine operativo lordo a 930 milioni (-17,6%), ricavi a 7,59 miliardi (+16,8%) e un risultato operativo a 368 milioni (-34,5%).

A far perdere quota alla quotazione, tuttavia, non sono stati solo risultati deludenti rispetto a quelli conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno ma soprattutto le previsioni della società in relazione all’esercizio in corso.

Dollaro recupera sullo yen, il Giappone promette di intervenire

Lieve recupero sulla piazza asiatica per il dollaro che riesce a recuperare terreno nei confronti dello yen raggiungendo la soglia degli 80 dopo essere calato a 79,75.

Nonostante il leggero recupero il governo giapponese si è detto insoddisfatto dell’andamento del mercato dei cambi e per questo ha fatto sapere di essere pronto ad intervenire nuovamente mediante apposite misure volte a fermare l’apprezzamento della valuta nipponica. Il ministro delle finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha infatti ancora una volta ribadito che il Giappone è pronto ad intervenire sul mercato valutario qualora ciò fosse assolutamente necessario.

Italcementi bocciato dal mercato

Che questo non fosse un buon periodo per il comparto delle costruzioni lo si era già capito alcuni mesi fa, quando Goldman Sachs decise di declassare il settore delle costruzioni in vista dell’arrivo di un periodo piuttosto difficile che, almeno stando alle previsioni, durerà per buona parte del 2011.

L’ulteriore conferma, qualora ce ne fosse bisogno, arriva dall’improvviso pessimismo dei principali broker su Italcementi, già declassato ad agosto da Goldman Sachs insieme all’intero comparto. L’ultima banca in ordine di tempo è stata Banca Leonardo che lo scorso 20 ottobre ha tagliato il rating portandolo da “buy” a “underweight” e il target price da 7,5 a 6,5 euro. Gli stessi analisti, tuttavia, hanno confermato il rating “buy” sulle azioni di risparmio, anche se in questo caso il target price è stato portato da 5,3 a 4,7 euro.