Investire nelle commodities

Secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, il crescente successo degli investimenti in materie prime non ha a che fare solo con la situazione instabile dei mercati finanziari, che spinge gli investitori a cercare riparo nei cosiddetti beni rifugio, ma anche e soprattutto con la presenza sul mercato di prodotti finanziari che rendono questi investimenti accessibile a tutte le tasche.

Sono in molti, infatti, ad aver notato che l’incremento dei volumi è riconducibile soprattutto ai privati, al contrario di quanto avveniva in passato, quando a puntare sulle commodities erano solo operatori specializzati che agivano per conto di investitori istituzionali.

Banco Popolare in calo dopo aumento di capitale

Dopo l’annuncio dell’aumento di capitale, Banco Popolare a Piazza Affari prosegue in ribasso, poco dopo le 15:00 il titolo cede il 4,42% a 4,105 euro dopo aver raggiunto in mattinata il livello minimo degli ultimi quattro mesi ed essersi qualificato come il peggior titolo dell’FTSE Mib.

S tratta di un aumento di capitale di ammontare massimo pari a 2 miliardi di euro approvato dai consigli di gestione e di sorveglianza dell’istituto bancario e che probabilmente, nel caso in cui le necessarie autorizzazioni dovessero andare a buon fine, prenderà il via nel corso del primo trimestre 2011.

Dividendi banche italiane tagliati per Basilea 3

Secondo quanto riportato dal Financial Times la maggior parte delle banche italiane per adeguarsi alle nuove regole introdotte da Basilea 3 andranno a tagliare i dividendi, anziché disporre un aumento di capitale alla pari delle altre principali banche europee.

La conclusione del quotidiano britannico nasce soprattutto dalle recenti dichiarazioni di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, che hanno fatto sapere di non aver intenzione di disporre una ricapitalizzazione in vista dell’introduzione delle nuove regole relative alla trasparenza bancaria.

I migliori conti deposito

In un momento di incertezza e di instabilità dei mercati finanziari sono sempre di più gli investitori che scelgono di depositare i propri soldi in un conto deposito anziché investirli. In questo modo, infatti, si evita di correre rischi e si ha l’immediata disponibilità del denaro che consente di cogliere immediatamente eventuali opportunità di investimento, nonostante il conto deposito offra solo dei rendimenti minimi.

Nonostante una parte degli esperti non sia d’accordo, ritenendo al contrario che la soluzione migliore sia quella di investire andando ad includere nel proprio portafoglio investimenti rischiosi ma ad alto profitto e investimenti sicuri ma a basso profitto, sono ancora tante le persone che optano per la prima soluzione.

L’apprezzamento dello yuan aiuta l’euro

La moneta cinese è al centro della guerra valutaria, tuttavia è assolutamente certo che a breve vedremo un ulteriore repentino rialzo dello yuan nei confronti del dollaro. A farlo pensare sono soprattutto le due misure varate dalla Cina: da un lato il rialzo dello 0,25% dei tassi di interesse (che ha riportato al 2,5% quello sui depositi e al 5,56% quello interbancario) e dall’altro l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 65 anni da parte del governo cinese.

Questo, dunque, dovrebbe andare a determinare un nuovo apprezzamento del cambio dollaro-yuan. Ma quanto incide sull’euro la lotta tra dollaro e yuan?

Bilancio Volkswagen gennaio settembre 2010

I primi nove mesi dell’anno sono stati particolarmente floridi per Volkswagen che nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 ha realizzato un utile netto pari a 4 miliardi di euro dai 655 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi sono cresciuti del 20% a 92,5 miliardi di euro, l’utile operativo è passato da 1,5 miliardi a 4,8 miliardi di euro mentre gli utili ante imposte sono saliti a 5,44 miliardi contro 1,07 miliardi dello scorso anno. Per quanto riguarda il terzo trimestre, invece, Volkswagen non ha diffuso cifre specifiche, quindi tutto è rimandato a mercoledì prossimo, giorno fissato per la pubblicazione dei dati trimestrali.

Generali smentisce cessione a Mediobanca

Generali attraverso una nota ha smentito la notizia di una possibile cessione di Banca Generali a Mediolanum, definendola completamente priva di fondamento.

La notizia è stata pubblicata questa mattina sul sito internet Bluerating.com, secondo cui il presidente di Assicurazioni Generali, Cesare Geronzi, starebbe valutando la possibilità di cedere Banca Generali a Mediobanca, che a sua volta potrebbe costituire un polo anche con Banca Mediolanum.

Euro in flessione sul dollaro, forte sul franco svizzero

Dopo l’allungo di ieri sostenuto dalle revisioni al rialzo del Pil da parte del governo tedesco, l’euro stamane torna a perdere terreno nei confronti del dollaro, mantenendo però ancora un buon livello nel cambio con il franco svizzero. Nessuna variazione di rilievo si registra nel cambio con la sterlina, anche se gli analisti sono certi che le cattive notizie relative alla situazione economica del Regno Unito entro breve inizieranno ad avere ripercussioni negative sul mercato valutario.

Nel frattempo gli occhi sono tutti puntati sul G20 in Corea del Sud che avrà come tema centrale proprio quello delle politiche valutarie. Inutile dire che l’andamento del mercato sarà notevolmente influenzato dal vertice, il timore degli esperti è che si avranno delle conseguenza negative nel caso in cui i rappresentati dei vari paesi non riusciranno ad arrivare ad un accordo che consenta di adottare un orientamento comune in merito alla gestione del mercato e alla politica dei cambi.

Bilancio trimestrale Ericsson luglio settembre 2010

Ericsson, leader mondiale nelle infrastrutture di rete, ha archiviato il terzo trimestre del 2010 con un utile netto in crescita a 3,6 miliardi di corone svedesi dagli 810 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, un risultato leggermente superiore rispetto ai 3,52 miliardi previsti dagli analisti.

Nel periodo in esame Ericsson ha beneficiato soprattutto di un calo dei costi di ristrutturazione e di un netto aumento della domanda in America settentrionale ed in Giappone. Leggermente inferiori alle stime, invece, i ricavi che si sono attestati a 47,5 miliardi contro i 48,75 miliardi previsti dagli analisti. In questo caso ha inciso notevolmente l’apprezzamento della corona svedese e la scarsità di componenti nel settore che ha causato un inevitabile calo delle vendite.

Pirelli Re diventa Prelios, il 25 ottobre assegnazione azioni

Pirelli ha fatto sapere che l’assegnazione delle azioni Pirelli Re agli azionisti Pirelli & C partirà il 25 ottobre. Lo scorso 15 luglio, infatti, l’azienda ha deliberato una riduzione del capitale sociale tramite l’assegnazione, agli azionisti ordinari e di risparmio, di 487.231.561 azioni ordinarie Pirelli Re detenute dalla società.

Allo scadere dei termini di legge, infatti, non è stata presentata alcuna opposizione da parte dei creditori della società, per cui dal 25 ottobre le azioni saranno negoziate in Borsa.

L’assegnazione delle azioni ordinarie Pirelli Re, in particolare, sarà effettuata nel rapporto di 1 azione Pirelli Re per ogni 1 azione ordinaria e/o di risparmio Pirelli & C. detenuta.

Attraverso una nota, inoltre, Pirelli ha fatto sapere che Pirelli Re cambierà la denominazione sociale in Prelios e debutterà in Borsa con il nuovo nome lunedì prossimo. Nella nota viene anche ricordato che il cambio di denominazione è stato approvato dall’assemblea lo scorso 15 luglio e avviene per effetto del perfezionamento della separazione da Pirelli & C.

Con Prelios si posiziona sul mercato, in Italia e a livello europeo, uno dei principali gestori immobiliari con circa 15,6 miliardi di euro di patrimonio gestito“.

Al momento a Piazza Affari Pirelli & C. registra una crescita dell’1,01% a 6,5 euro mentre Pirelli Re perde il 2,55% a 0,4005.