
Non è stata però l’abilità di venditrice di questa donna a far salire il titolo Avon alla Borsa di New York, ma piuttosto le voci secondo cui l’azienda cosmetica sarebbe finita nel mirino di importanti aziende attive nel settore.
Non è stata però l’abilità di venditrice di questa donna a far salire il titolo Avon alla Borsa di New York, ma piuttosto le voci secondo cui l’azienda cosmetica sarebbe finita nel mirino di importanti aziende attive nel settore.
Anche in questo caso l’operazione è priva di spese, dal momento che non occorre servirsi di un notaio, tuttavia bisogna essere in possesso di alcuni requisiti, gli stessi necessari per un nuovo mutuo: non bisogna essere cattivi pagatori, bisogna avere un lavoro sicuro e ci deve essere un giusto rapporto tra rata e reddito.
Come si legge nel comunicato ufficiale, lo sponsor dell’operazione è Mediobanca, mentre la data che segnerà l’effettivo inizio delle negoziazioni delle azioni in borsa verrà comunicata in un secondo momento, tramite successivo avviso di Borsa.
Si tratta di un’operazione che non comporta costi aggiuntivi dato che non necessita dell’intervento di un notaio, tuttavia bisogna tener presente che la banca non è obbligata ad accettare la richiesta del proprio cliente, anche se nella maggior parte dei casi si tenta di accontentarlo per evitare che decida di optare per una surroga, soprattutto se ne sussistono i requisiti.
Per evitare rischi derivanti da un eventuale calo della moneta unica europea, dunque, bisogna includere nel proprio portafoglio titoli emessi in valute diverse dall’euro, tra cui dollari, franchi svizzeri e valute dei paesi nordici.
Il delisting e il relativo rimborso avverranno entrambi il prossimo 15 dicembre. Per quanto riguarda il rimborso, in particolare, il calcolo verrà fatto basandosi sul valore unitario (NAV) dell’ETF in tale data. La nota, inoltre, ha precisato che nessun costo, onere o commissione aggiuntivi verranno imposti agli investitori.
Alcoa ha reso noti i risultati del trimestre conclusosi a settembre, che ha visto chiudere con risultati molto migliori rispetto alle attese.
L’utile di Alcoa nel trimestre luglio – settembre è calato a quota 61 milioni di dollari, cioè del 21%, equivalenti a 6 centesimi di dollaro per azione.
Lo scopo della società, in particolare, è quello di partire dalla raccolta differenziata per produrre energia, un’attività che verrà svolta prevalentemente in Umbria.
Il biglietto verde è ai minimi storici da otto mesi nei confronti dell’euro e da ben 15 anni nei confronti dello yen, ragione per la quale diversi operatori hanno ipotizzato la possibilità di un nuovo e imminente intervento da parte del Giappone, anche se in molti sono convinti che una decisione in questo senso non arriverà prima di questo fine settimana, alla luce dell’imminente G7 durante il quale si discuterà anche e soprattutto dell’attuale situazione di tensione che caratterizza il mercato dei cambi.
La valutazione, in particolare, è stata fatta prendendo in considerazione un equity value della società che va da un minimo di 9,4 miliardi ad un massimo di 12 miliardi euro che, diviso per i 5 miliardi di titoli che saranno offerti in sede di collocamento, porta il valore di Enel Green Power ad un prezzo che oscilla tra 1,9 e 2,4 euro per azione.