Ipo Ferragamo possibile slittamento a ottobre

Dopo l’annullamento dell’Ipo Moncler, dell’Ipo Rhiag e dell’Ipo Philogen, è del tutto naturale che ci sia grandissima attesa per la quotazione in Borsa di Salvatore Ferragamo, che dovrebbe approdare a Piazza Affari il 15 giugno prossimo, sempre che non si assista ad un ulteriore rinvio.

A parlare di questa ipotesi è Reuters, secondo cui alcune fonti molto vicine alle banche incaricate di occuparsi dell’operazione avrebbero rivelato la possibilità di un possibile slittamento dell’Ipo a causa dell’elevata volatilità dei mercati finanziari.

Rating Yoox abbassato da Citigroup

Sebbene la valutazione arrivata da Citigroup non sia affatto negativa, il titolo Yoox a Piazza Affari è arrivato a perdere quasi sei punti percentuali dopo l’annuncio della Banca USA di aver tagliato il rating sulla quotazione del sito di e-commerce portandolo da “buy” a “hold”.

La valutazione della banca americana che ha accompagnato il downgrade, tuttavia, come anticipato, non è affatto negativa. Citigroup ha infatti ribadito che il titolo Yoox continua ad essere ben visto e che il recente incontro con l’amministratore delegato Federico Marchetti ha ulteriormente rafforzato questa convinzione.

Quotazione in Borsa Ferragamo via libera da Borsa Italiana

E’ arrivato prima del previsto il via libera di Borsa Italiana alla quotazione in Borsa di Salvatore Ferragamo, che aveva presentato la domanda di ammissione esattamente una settimana dopo Moncler, che ricordiamo ha però annunciato ieri di aver deciso di rinviare l’Ipo a data non ancora definita, ma comunque non entro la fine dell’anno.

Oltre a Prada, dunque, tra le Ipo 2011 del settore moda resta Ferragamo, che contrariamente al marchio della stilista Miuccia Prada ha scelto di puntare sul made in Italy e di quotarsi quindi alla Borsa di Milano. Il gruppo ora attende solo l’ok definitivo dalla Consob.

Ipo Moncler rinviata

Dopo l’annullamento dell’Ipo Philogen e dell’Ipo Rhiag, anche Moncler ha deciso di rinviare la sua quotazione in Borsa. La decisione è stata annunciata dalla società mediante una nota, nella quale viene annunciato che Moncler e i suoi azionisti, dopo aver attentamente valutato le attuali condizioni di mercato, hanno deciso di non lanciare l’offerta pubblica di acquisto e sottoscrizione finalizzata allo sbarco in Borsa al fine e di rinviare il progetto ad una fase successiva.

Nella stessa nota viene anche precisato che gli azionisti di Moncler hanno sottoscritto un accordo con la società francese di investimenti Eurazeo e avente ad oggetto l’entrata di quest’ultima nel capitale di Moncler.

Saipem accordo Chiyoda Corporation

A Piazza Affari la quotazione Saipem segna in tarda mattinata un rialzo dello 0,56% a 36,2 euro, beneficiando ancora dell’annuncio della conclusione dell’accordo con la società giapponese Chiyoda Corporation avente ad oggetto lo sviluppo di impianti onshore di gas naturale liquefatto e upstream.

L’accordo, in particolare, prevede che le due società collaboreranno su base esclusiva in modo paritetico per lo sviluppo di progetti inerenti ad impianti a terra di liquefazione e trattamento di gas (GNL). La partnership sarà esercitata a livello globale, ad eccezione di alcune aree specifiche espressamente previste dall’accordo, mentre i progetti Upstream saranno valutati caso per caso.

Target price Enel Green Power alzato da Intermonte

Come ampiamente previsto dagli analisti nei mesi scorsi, il disastro nucleare di Fukushima ha avuto e continuerà ad avere un effetto positivo sulle aziende attive nel settore delle energie alternative alla luce della decisione dei vari governi di chiudere alcune centrali nucleari o di bloccarne la costruzione di nuove.

Tale decisione, dunque, comporta necessariamente una maggiore attenzione nei confronti delle fonti energetiche alternative, tra cui figurano in prima linea le energie rinnovabili, settore in cui l’italiana Enel Green Power occupa una posizione di leadership.

Aumenti di capitale approvati nel 2011

Abbiamo più volte parlato dei aumenti di capitale attesi durante questo prossimo semestre che ci accompagneranno per tutto il 2011.

In questo articolo vogliamo andare osservare quali sono le aziende interessate all’aumento e quali sono quindi quelle aziende il cui aumento di capitale è stato approvato dalla Consob, ovvero l’organo di controllo della Borsa Italiana. Come sappiamo il 23 maggio scorso è partito l’aumento di capitale di 5 miliardi di euro del gruppo bancario IntesaSanPaolo, ecco invece di seguito quali sono quelli in partenza.

Fiat acquisto quota governativa Chrysler entro luglio

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna un incremento dello 0,49% a quota 7,16 euro sulla scia delle indiscrezioni relative ad una possibile salita in Chrysler fino ad arrivare a detenere complessivamente il 54,3% del capitale della casa automobilistica americana.

Secondo quanto riportato da Automotive News, in particolare, Fiat avrebbe intenzione di esercitare il prima possibile, probabilmente già entro la fine di luglio, l’opzione e di acquistare quelle che sono le attuali partecipazioni del governo statunitense, pari complessivamente al 6,6% di Chrysler, nonchè l’1,7% nelle mani del governo canadese.

Accordo Unicredit Fondiaria Sai sarà concluso a luglio

L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, ha spiegato che l’operazione inerente alla conclusione dell’accordo con Fondiaria Sai e avente ad oggetto l’ingresso della compagnia assicurativa nel capitale della banca attraverso un aumento di capitale da 450 milioni di euro dovrebbe essere concluso entro luglio.

Dopo il via libera ricevuto dall’Antitrust, dunque, la conclusione dell’operazione di ingresso di Fondiaria Sai appare molto vicina, così come pure risulta prossima alla conclusione l’operazione inerente alla cessione di AS Roma al consorzio guidato da Thomas DiBenedetto.

Finmeccanica risente giudizio Goldman Sachs

Il peggior titolo di oggi a Piazza Affari è senza dubbio Finmeccanica, che è arrivato a perdere oltre due punti percentuali a causa del giudizio negativo arrivato questa mattina da Goldman Sachs, che ha confermato sul titolo rating sell e target price fermo a 7 euro.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che l’andamento dell’attività del gruppo dipende in larga parte dalle decisioni che i governi prenderanno in merito al settore della difesa, in quanto i tre principali clienti di Finmeccanica sono il governo italiano, il governo statunitense e il governo britannico.