Nuovi giudizi sui titoli bancari italiani da Société Générale e Exane

Gli analisti di Credit Suisse hanno comunicato questa mattina la revisione del loro giudizio su alcuni titoli del comparto bancario italiano.

In particolare, su Banco Popolare è stato ribadito rating “hold” e alzato il prezzo obiettivo a 1,6 euro dai precedenti 1,15 euro. Analoga decisione è stata presa per UBI Banca e Unicredit, su entrambi è infatti stato ribadito rating “hold” e alzato il prezzo obiettivo rispettivamente da 2,9 a 4,1 euro e da 3,6 a 4,5 euro.

Banche italiane nuovi giudizi da Credit Suisse e Intermonte

Gli analisti di Credit Suisse hanno comunicato questa mattina di aver migliorato la loro valutazione sul titolo Intesa Sanpaolo portando il rating da “neutral” a “outperform” e il target price da 1,4 a 1,7 euro.

L’istituto guidato da Enrico Cucchiani continua quindi ad essere l’unica banca italiana su cui gli analisti di Credit Suisse hanno una copertura positiva. Infatti, nonostante nel corso degli ultimi mesi i titoli del comparto bancario italiano siano tornati a suscitare l’interesse degli investitori, il broker preferisce mantenere un atteggiamento improntato alla cautela e puntare esclusivamente sulle banche italiane che offrono qualità a prezzi ragionevoli, proprio come Intesa Sanpaolo.

Previsioni banche italiane secondo Credit Suisse

A seguito della pubblicazione dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno dalle banche italiane, Credit Suisse ha tagliato le stime in media del 9% alla luce del peggioramento delle pressioni sui margini, dei tassi decrescenti e dell’assenza di segnali che lascino trasparire una stabilizzazione della qualità del credito.

Non mancano però segnali positivi. Gli esperti della banca d’affari sottolineano infatti un’accelerazione delle iniziative sui costi, una performance resistente in termini di finanziamento, una leggera diminuzione della dipendenza interbancaria netta e il miglioramento della solvibilità, con il core ratio in crescita in media di 30 bps su base trimestrale.

Banche italiane ed enti locali bocciati da Moody’s

La scure dell’agenzia di rating Moody’s si è nuovamente abbattuta sull’Italia andando a colpire dieci istituti bancari e ben 23 enti locali.

La decisione è stata presa a fronte del taglio del rating dei titoli di Stato italiani attuato la scorsa settimana, quando ricordiamo l’agenzia statunitense aveva comunicato di aver portato il suo giudizio sui titoli governativi del Bel Paese da “A3” a “Baa2” (per maggiori informazioni leggi “Scala rating Moody’s“).

Banche italiane declassate da Moody’s

Per le banche italiane la situazione nel corso dei prossimi mesi si prospetta ancor più complicata, almeno stando a quelle che sono le previsioni di Moody’s. La banca d’affari americana, infatti, ieri in serata ha diffuso un comunicato stampa con il quale ha annunciato di aver declassato ben 26 banche italiane, tra cui figurano anche cinque grandi gruppi bancari del Bel Paese.

Il mootivo, come si legge nelle nota, è da ricercare nella fase di recessione economica e nelle misure di austerità adottate in Italia che stanno avendo tra i vari effetti anche una riduzione della domanda nel breve termine.

Copertura banche italiane avviata da Ing

La banca olandese Ing ha avviato la copertura sui titoli di alcune tra le principali banche italiane, consigliando di fatto l’acquisto delle azioni Intesa Sanpaolo.

All’istituto bancario guidato da Enrico Cucchiani è stato infatti attribuito rating “buy” e target price a 1,74 euro. Tale giudizio, hanno spiegato gli analisti di Ing, è stato dettato da una base di capitale molto forte, da un bilancio sano e dall’efficienza in termini di costi.

Target price banche italiane tagliato da Deutsche Bank

A Piazza Affari stamani i principali titoli del comparto bancario viaggiano in territorio negativo dopo il taglio del target price arrivato da Deutsche Bank.

Gli analisti della banca tedesca, in particolare, hanno ridotto il target price su Unicredit da 1,6 a 1,3 euro, su Intesa Sanpaolo da 2,1 a 1,9 euro, su Banco Popolare da 1,7 a 1,6 euro, su Ubi Banca da 3,7 a 3,1 euro e su Credem da 3,4 a 3,1 euro. Per quanto riguarda la raccomandazione, invece, su Unicredit e Intesa Sanpaolo è stato mantenuto rating “buy” mentre per le altre tre il ratng fissato è “hold”.

Target price banche italiane tagliato da Deutsche Bank

I timori per un possibile contagio a danno dell’Italia della situazione di crisi che interessa alcuni dei paesi della zona euro ha spinto Deutsche Bank ad esprimere una valutazione negativa sulle banche italiane.

La banca tedesca, in particolare, su Unicredit ha confermato rating “buy” e ha tagliato il target price portandolo da 2,5 a 1,8 euro, su Intesa Sanpaolo ha confermato rating “buy” e ha tagliato il target price da 2,7 a 2,2 euro, su Mps ha ribadito rating “buy” e ha tagliato il prezzo obiettivo da 1,3 a 0,9 euro, mentre su Banco Popolare è stato confermato rating “hold” mentre il target price è stato portato da 2,5 a 2 euro.