A seguito della pubblicazione dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno dalle
banche italiane,
Credit Suisse ha
tagliato le stime in media del 9% alla luce del peggioramento delle pressioni sui margini, dei tassi decrescenti e dell’assenza di segnali che lascino trasparire una stabilizzazione della qualità del credito.
Non mancano però segnali positivi. Gli esperti della banca d’affari sottolineano infatti un’accelerazione delle iniziative sui costi, una performance resistente in termini di finanziamento, una leggera diminuzione della dipendenza interbancaria netta e il miglioramento della solvibilità, con il core ratio in crescita in media di 30 bps su base trimestrale.