Maire Tecnimont raggruppamento di azioni e aumento di capitale

piazza affari

E’ arrivato l’ok da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti di Maire Tecnimont, che prevede il raggruppamento di azioni e il relativo aumento di capitale. Andando a vedere nello specifico cosa si è deliberato, si può notare che i soci sono arrivati alla conclusione che ci sarà un raggruppamento delle azioni in circolazione nella misura di una nuova azione ogni dieci già in possesso.

Tutto questo senza andare a toccare con una riduzione il capitale sociale, che rimarrà di 16.125.000 euro, così suddiviso in 322.500.000 azioni. Alla luce di questo raggruppamento, il tutto sarà diviso in 32.250.000 azioni. Tutto questo avrà inizio il prossimo 10 giugno, mentre l’assemblea che si è riunita è arrivata anche a deliberare un aumento di capitale sociale, che andrà a pagamento dell’importo complessivo di 15.277.500 euro; ovvero nel limite del 10% di quello che è il capitale sociale preesistente, riservato al partner industriale Arab Development Establishment.

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Camfin opa a 0,8 euro per azione

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Dopo diversi giorni di trattative serrate, è arrivato il tanto atteso divorzio tra Marco Tronchetti Provera e la famiglia Malacalza. Le due parti, finalmente, hanno raggiunto l’accordo per sciogliere la Gpi e ritirare dal mercato la Camfin; ovvero le due società che garantiscono il controllo della Pirelli.

L’operazione è avvenuta in quattro passaggi ben precisi, e ha visto Tronchetti Provera spuntarla sulla famiglia Malacalza, forte dell’appoggio di Moratti, della famiglia Acutis e di quella dei Rovati. Prima si è puntato alla scissione della Gpi con Tronchetti Provera che ha avuto tra le mani il 29,5% di Camfin e i Malacalza il 13,19, che con il 12,37% già in loro possesso sono arrivati al 25,56%.

Pirelli appeal speculativo in calo secondo Equita Sim

pirelli

Dopo il riassetto del gruppo, che porterà all’Opa Camfin a 0,8€ con delisting delle azioni della holding, sul titolo Pirelli & C. l’appeal speculativo è in forte calo. A Piazza Affari il titolo della Bicocca segna un rialzo dello 0,23% a 8,825 euro con volumi sotto la media stagionale. Secondo Equita Sim il titolo non attrae grossi flussi di denaro in questa fase di mercato, nonostante l’uscita di Allianz e in parte di Fondiaria-Sai dal patto di sindacato, che comunque dovrebbe essere sciolto a metà aprile 2014.

Classifica mondiale azioni preferite dagli hedge fund

borsa wall street

Factset, istituto di ricerca che ha sede in Connecticut (Usa), ha messo sotto la lente i portafogli dei 50 più importanti hedge fund mondiali per capire dove scorrono i fiumi di denaro di questi colossi finanziari. Tra i maggiori fondi speculativi analizzati da Factset ci sono anche nomi celebri, come Paulson & Co. (noto per aver cavalcato il ribasso dei mercati finanziari dopo lo scoppio della crisi del 2007-2008), Citadel Advisors e Bridgewater. Nella hit parade delle azioni più amate dagli hedge fund ci sono nomi molto noti e altri meno conosciuti.

sterlina

Sterlina sopra 1,54 dollari grazie a miglioramento economia britannica

sterlina

E’ un momento molto positivo per la sterlina, che sul forex continua a evidenziare grande forza grazie ai buoni dati macroeconomici pubblicati di recente. Ieri l’indice Pmi dei servizi in Gran Bretagna e è salito a quota 54,9 punti nel mese di maggio, quando invece il mese precedente l’indice si attestò a 52,9 punti. Il risultato è stato anche migliore delle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano solo un leggero miglioramento a 53 punti. Sul forex il tasso di cambio sterlina/dollaro è volato sopra 1,54.

MPS in rialzo su rumors abolizione limite al diritto di voto

mps

Il titolo Monte dei Paschi continua ad essere acquistato a Piazza Affari, e questo anche grazie all’ipotesi legata al nuovo statuto che potrebbe non contenere il limite di voto per gli azionisti, del 4%, con l’esclusione della Fondazione Mps; cancellazione che è stata richiesta sia dalla Banca d’Italia che dall’Unione Europea, per poter approvare il finanziamento pubblico.

Attualmente il titolo si attesta a quota 0,2573 euro, per un +3,29%. L’andamento positivo del titolo ha fatto registrare un numero elevato di scambi, con circa 311 milioni di azioni, a fronte dei 160 milioni di pezzi di media, che invece erano stati scambiati nell’ultimo mese giornalmente.

ubs

Rating Ubs principali banche di investimento

ubs

Oggi presentiamo il rating di Ubs per le principali banche di investimento mondiali. La grande liquidità di cui hanno beneficiato gli istituti di credito, sia perchè presente nel sistema e sia grazie alla riprese dei listini, ha delineato questo scenario; anche se bisogna sempre andarci con i piedi di piombo, a causa di quella che è l’incertezza dei mercati mondiali.

Partiamo da Barclays, il gruppo inglese capitalizza ben 41,4 miliardi di sterline, con un prezzo obiettivo di 360 sterline. Questo è sicuramente superiore alle quotazioni recenti, che erano di 320,5 sterline; mentre il prezzo/utile per il 2013 è di 9,9, nettamente in calo a 8,2 nel 2014. La redditività del capitale rettificata è di 7,7, mentre il prezzo/valore di libro è di 0,74.

Target price Intesa Sanpaolo alzato a 1,7€ da Credit Suisse

Intesa Sanpaolo

La view di Credit Suisse sulle banche italiane è molto positiva. La banca d’affari svizzera ha aggiornato diversi target price sulle azioni degli istituti di credito del Belpaese, evidenziando i limitati margini di downside e alzando contestualmente le stime di utile per azione del 6-7% per il prossimo biennio 2014-2015. Credit Suisse punta forte su Intesa Sanpaolo, che viene ritenuto l’unico titolo sul quale scommettere con decisione in borsa grazie anche alla valutazione corrente interessante. Il target price di Intesa Sanpaolo è stato alzato a 1,7 euro per azione.

Fiat sui massimi a 22 mesi sfiora quota 6,5€

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Il titolo Fiat continua a correre senza soste a Piazza Affari, dove ieri ha toccato il massimo più alto degli ultimi 22 mesi a 6,475 euro. Il titolo del Lingotto ha poi chiuso la seduta di ieri con una flessione dell’1,19% a 6,25 euro, a causa delle prese di beneficio degli investitori che iniziano a monetizzare dopo il rally degli ultimi 40 giorni. Il Lingotto sta procedendo sempre più rapidamente nel processo di integrazione con le sue controllate americane. In particolare c’è grande attesa per la fusione tra Fiat e Chrysler.

Cambio euro/dollaro pronto al breakout di 1,31

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Negli ultimi giorni sul forex abbiamo assistito a un ritorno della forza della moneta unica nei confronti delle major currencies, in attesa del meeting della Bce di domani. Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a tornare in area 1,31, sui livelli più alti da quasi un mese. Finora i venditori sono stati in grado di respingere gli assalti dei compratori, proprio su questo importante livello tecnico. Tuttavia, potrebbe essere in atto una fase di accumulazione sotto i top di periodo, che a breve potrebbe portare al breakout di 1,31.