
A questo bisogna poi aggiungere le indiscrezioni di mercato secondo cui il piano di salvataggio per la banca tedesca WestLB sarebbe in bilico.

A questo bisogna poi aggiungere le indiscrezioni di mercato secondo cui il piano di salvataggio per la banca tedesca WestLB sarebbe in bilico.


In media la crescita delle compravendite sui mercati regolamentati tramite internet ha registrato un incremento del 20% mentre la crescita dell’operatività sui mercati non regolamentati è stata ben più sostanziosa, arrivando addirittura a toccare per alcuni operatori un incremento del 40%.


Queste ultime, in particolare, hanno causato ieri un forte ribasso del titolo, arrivato a perdere oltre tre punti percentuali. Per lo stesso motivo, inoltre, Société Générale ha espresso stamane una valutazione negativa sulla quotazione.

Il rialzo del dollaro, inoltre, è stato ulteriormente favorito dalla debolezza strutturale dell’euro causata ancora una volta dai timori relativi all’instabilità a livello economico e politico di diversi paesi della zona euro.

Ad influire positivamente sui dato complessivo è stata la crescita sia del canale wholesale che quello retail. Le vendite al dettaglio, in particolare, hanno registrato un incremento del 44% ricondotto in larga parte all’apertura di nuovi negozi.

L’utile netto ha registrato un incremento del 33,5% a 6,52 milioni, a fronte di un giro d’affari in crescita del 19% circa a 44 milioni. Nel periodo in esame l’Ebitda ha raggiunto quota 11,78 milioni di euro, pari al 26,80% dei ricavi di vendita e in aumento del 21,19% rispetto ai 9,72 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’Ebit, invece, ha raggiunto quota 10,44 milioni di euro, pari al 23,74% dei ricavi di vendita e in crescita del 26,67% rispetto agli 8,24 milioni di euro dello stesso periodo del precedente esercizio.

Durante lo scorso anno le acquisizioni di nuovi ordini sono ammontate a 12,935 miliardi di euro rispetto ai 9,917 miliardi del 2009, mentre il portafoglio ordini al 31 dicembre 2010 ha raggiunto il livello record di 20,505 miliardi rispetto ai 18,73 miliardi di fine 2009. Gli investimenti tecnici effettuati sono stati pari a 1,545 miliardi di euro rispetto a 1,615 miliardi dell’esercizio precedente.

Nel periodo in esame le vendite farmaceutiche hanno registrato un calo del 2,5% a 702,3 milioni, una flessione ricondotta in larga parte alla scadenza del brevetto di prodotto a protezione del principio attivo lercanidipina e che ha comportato una riduzione delle vendite del relativo farmaco del 30,8%. Stesso trend anche per le vendite della chimica farmaceutica, calate del 3,8% a 25,9 milioni.