Prezzo materie prime in rialzo, cotone ai massimi storici

La debolezza del dollaro favorisce senza dubbio tutti coloro che hanno deciso di investire nelle commodities, a dimostrarlo il rialzo registrato nell’ultimo periodo da tutte le materie prime. Ma del resto è cosa ormai nota che durante i periodi di instabilità economia e finanziaria, proprio come quello attuale, gli investitori preferiscono far confluire gran parte della propria liquidità in investimenti di questo tipo, o in alternativa parcheggiando gran parte dei propri soldi sui migliori conti deposito.

Questo orientamento comune, dunque, favorisce inevitabilmente l’innalzamento del costo delle materie prime, basti pensare ai livelli record raggiunti dall’oro nell’ultimo periodo.

Titolo Edison in calo dopo previsioni esercizio 2010

Il titolo Edison a Piazza Affari segna un ribasso di oltre tre punti percentuali ricondotto principalmente alle previsioni sull’esercizio in corso rese note contestualmente alla diffusione dei risultati conseguiti nel corso dei primi nove mesi dell’anno, periodo durante il quale il colosso energetico è riuscito a realizzare un utile netto pari a 179 milioni (-11,8%), un margine operativo lordo a 930 milioni (-17,6%), ricavi a 7,59 miliardi (+16,8%) e un risultato operativo a 368 milioni (-34,5%).

A far perdere quota alla quotazione, tuttavia, non sono stati solo risultati deludenti rispetto a quelli conseguiti nello stesso periodo dello scorso anno ma soprattutto le previsioni della società in relazione all’esercizio in corso.

Dollaro recupera sullo yen, il Giappone promette di intervenire

Lieve recupero sulla piazza asiatica per il dollaro che riesce a recuperare terreno nei confronti dello yen raggiungendo la soglia degli 80 dopo essere calato a 79,75.

Nonostante il leggero recupero il governo giapponese si è detto insoddisfatto dell’andamento del mercato dei cambi e per questo ha fatto sapere di essere pronto ad intervenire nuovamente mediante apposite misure volte a fermare l’apprezzamento della valuta nipponica. Il ministro delle finanze giapponese, Yoshihiko Noda, ha infatti ancora una volta ribadito che il Giappone è pronto ad intervenire sul mercato valutario qualora ciò fosse assolutamente necessario.

Italcementi bocciato dal mercato

Che questo non fosse un buon periodo per il comparto delle costruzioni lo si era già capito alcuni mesi fa, quando Goldman Sachs decise di declassare il settore delle costruzioni in vista dell’arrivo di un periodo piuttosto difficile che, almeno stando alle previsioni, durerà per buona parte del 2011.

L’ulteriore conferma, qualora ce ne fosse bisogno, arriva dall’improvviso pessimismo dei principali broker su Italcementi, già declassato ad agosto da Goldman Sachs insieme all’intero comparto. L’ultima banca in ordine di tempo è stata Banca Leonardo che lo scorso 20 ottobre ha tagliato il rating portandolo da “buy” a “underweight” e il target price da 7,5 a 6,5 euro. Gli stessi analisti, tuttavia, hanno confermato il rating “buy” sulle azioni di risparmio, anche se in questo caso il target price è stato portato da 5,3 a 4,7 euro.

Investire nelle commodities

Secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, il crescente successo degli investimenti in materie prime non ha a che fare solo con la situazione instabile dei mercati finanziari, che spinge gli investitori a cercare riparo nei cosiddetti beni rifugio, ma anche e soprattutto con la presenza sul mercato di prodotti finanziari che rendono questi investimenti accessibile a tutte le tasche.

Sono in molti, infatti, ad aver notato che l’incremento dei volumi è riconducibile soprattutto ai privati, al contrario di quanto avveniva in passato, quando a puntare sulle commodities erano solo operatori specializzati che agivano per conto di investitori istituzionali.

Banco Popolare in calo dopo aumento di capitale

Dopo l’annuncio dell’aumento di capitale, Banco Popolare a Piazza Affari prosegue in ribasso, poco dopo le 15:00 il titolo cede il 4,42% a 4,105 euro dopo aver raggiunto in mattinata il livello minimo degli ultimi quattro mesi ed essersi qualificato come il peggior titolo dell’FTSE Mib.

S tratta di un aumento di capitale di ammontare massimo pari a 2 miliardi di euro approvato dai consigli di gestione e di sorveglianza dell’istituto bancario e che probabilmente, nel caso in cui le necessarie autorizzazioni dovessero andare a buon fine, prenderà il via nel corso del primo trimestre 2011.

Dividendi banche italiane tagliati per Basilea 3

Secondo quanto riportato dal Financial Times la maggior parte delle banche italiane per adeguarsi alle nuove regole introdotte da Basilea 3 andranno a tagliare i dividendi, anziché disporre un aumento di capitale alla pari delle altre principali banche europee.

La conclusione del quotidiano britannico nasce soprattutto dalle recenti dichiarazioni di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena, che hanno fatto sapere di non aver intenzione di disporre una ricapitalizzazione in vista dell’introduzione delle nuove regole relative alla trasparenza bancaria.

I migliori conti deposito

In un momento di incertezza e di instabilità dei mercati finanziari sono sempre di più gli investitori che scelgono di depositare i propri soldi in un conto deposito anziché investirli. In questo modo, infatti, si evita di correre rischi e si ha l’immediata disponibilità del denaro che consente di cogliere immediatamente eventuali opportunità di investimento, nonostante il conto deposito offra solo dei rendimenti minimi.

Nonostante una parte degli esperti non sia d’accordo, ritenendo al contrario che la soluzione migliore sia quella di investire andando ad includere nel proprio portafoglio investimenti rischiosi ma ad alto profitto e investimenti sicuri ma a basso profitto, sono ancora tante le persone che optano per la prima soluzione.

L’apprezzamento dello yuan aiuta l’euro

La moneta cinese è al centro della guerra valutaria, tuttavia è assolutamente certo che a breve vedremo un ulteriore repentino rialzo dello yuan nei confronti del dollaro. A farlo pensare sono soprattutto le due misure varate dalla Cina: da un lato il rialzo dello 0,25% dei tassi di interesse (che ha riportato al 2,5% quello sui depositi e al 5,56% quello interbancario) e dall’altro l’innalzamento dell’età pensionabile da 60 a 65 anni da parte del governo cinese.

Questo, dunque, dovrebbe andare a determinare un nuovo apprezzamento del cambio dollaro-yuan. Ma quanto incide sull’euro la lotta tra dollaro e yuan?

Bilancio Volkswagen gennaio settembre 2010

I primi nove mesi dell’anno sono stati particolarmente floridi per Volkswagen che nel periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 ha realizzato un utile netto pari a 4 miliardi di euro dai 655 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

I ricavi sono cresciuti del 20% a 92,5 miliardi di euro, l’utile operativo è passato da 1,5 miliardi a 4,8 miliardi di euro mentre gli utili ante imposte sono saliti a 5,44 miliardi contro 1,07 miliardi dello scorso anno. Per quanto riguarda il terzo trimestre, invece, Volkswagen non ha diffuso cifre specifiche, quindi tutto è rimandato a mercoledì prossimo, giorno fissato per la pubblicazione dei dati trimestrali.