
Previsioni su Euro/Dollaro per il 30 novembre 2011

Ubs ha spiegato di aver tagliato le previsioni di crescita della zona euro in quanto ritiene che la recessione inizierà prima del previsto, ossia già a partire dal quarto trimestre di quest’anno anziché dal primo trimestre del prossimo anno, come inizialmente previsto.
A comunicarlo è stata la Banca d’Italia, la quale ha anche precisato che il rendimento lordo è stato fissato al 7,56%, pari ad un prezzo di aggiudicazione di 82,81 euro.
A far pensare ad un nuovo aumento di capitale della controllata di Premafin è soprattutto l’attuale situazione patrimoniale e la mancanza di soluzioni alternative sufficientemente valide.
Il cambio sterlina/dollaro sta effettuando un interessante rimbalzo dai minimi di periodo posti in area 1.5420. I prezzi hanno raggiunto questa mattina un top intraday a 1.5593, in scìa con l’ottimo andamento dei mercati in questo inizio ottava. Il ritrovato appetito per il rischio degli investitori sta favorendo anche l’ascesa della valuta britannica, che sta mostrando grande forza soprattutto contro il dollaro americano. Dai top di giornata poco sotto 1.56, i prezzi hanno effettuato un pullback trovando un buon supporto di brevissimo periodo a 1.5550.
Ma quali sono i pro e i contro dei conti deposito vincolati e delle obbligazioni bancarie? Partiamo dai conti deposito vincolati, che tra i vantaggi presentano senza dubbio quello dei rendimenti.
La maggior parte di questi prevede che, dopo il taglio di un quarto di punto percentuale attuato in occasione della riunione di novembre, la prossima azione analoga da parte della Bce non arriverà prima di gennaio 2012, mentre in occasione della riunione di dicembre i tassi di riferimento dovrebbero essere confermati all’attuale 1,25%.
Se solo fino a poche settimane fa si parlava di un dividendo “simbolico”, ora si parla della possibilità che il management del gruppo bancario decida di non distribuire alcuna cedola. L’ipotesi si basa sulle parole pronunciate dall’amministratore delegato del gruppo, Pier Francesco Saviotti, il quale nel corso dell’assemblea tenuta sabato scorso ha dichiarato che in seguito alle richieste dell’Eba il dividendo relativo all’esercizio 2011 è a rischio.