
Nonostante questo, tuttavia, è ancora oggi possibile sottoscrivere un mutuo a tasso variabile ad un tasso di interesse inferiore al 3,5% e un mutuo a tasso fisso ad un tasso di interesse inferiore al 5%.
Nonostante questo, tuttavia, è ancora oggi possibile sottoscrivere un mutuo a tasso variabile ad un tasso di interesse inferiore al 3,5% e un mutuo a tasso fisso ad un tasso di interesse inferiore al 5%.
Nel corso della conferenza stampa tenuta ieri a Dusseldorf, infatti, Schaeuble ha affermato che nel corso della riunione in programma per il 23 ottobre difficilmente i leader europei individueranno e adotteranno di comune accordo delle misure capaci di debellare in maniera definitiva l’attuale crisi.
Neri ha ammesso che le attuali condizioni di mercato non sono ottimali per un’operazione di questo tipo, tuttavia si è detto certo della sua buona riuscita affermando che l’intenzione è quella di portare l’azione in un mercato più grande entro i successivi 18 mesi.
Determinante per questa nuova tendenza è stato senza dubbio l’intervento del fisco, che ha favorito il parcheggio di liquidità presso conti deposito sia abbassando la tassazione dal 27% al 20% sia introducendo un nuovo aumento del bollo sul dossier titoli, a cui bisogna poi aggiungere la grande fame di liquidità delle banche.