
Attraverso un comunicato, infatti, Igli ha fatto sapere che al momento sta valutando la possibilità di avviare un’azione di responsabilità verso gli amministratori di Impregilo.
Attraverso un comunicato, infatti, Igli ha fatto sapere che al momento sta valutando la possibilità di avviare un’azione di responsabilità verso gli amministratori di Impregilo.
L’agenzia di rating statunitense ha motivato la sua decisione spiegando che, alla luce di quella che è l’attuale situazione finanziaria della banca, è probabile che questa possa aver bisogno di ulteriori aiuti esterni nonostante l’iniezione di capitale da 1,5 miliardi di euro da parte del governo italiano.
La notizia è stata accolta positivamente dal mercato e dagli analisti, del resto si stima che le attività oggetto della concessione rinnovata genereranno ricavi complessivi per circa 2 miliardi di euro nel periodo 2013-2027.
Nell’ambito di tale riunione la disponibilità ad apportare mezzi finanziari a Screen Group per un ammontare minimo di 3 milioni di euro, nelle forme consentite dalla normativa vigente, è stata data dal legale rappresentante di Opera SGR Spa, società di gestione del fondo “Cape Natixis Private Equity Fund” che controlla Screen Group Spa, a sua volta socio di maggioranza relativa di Screen Service.
La revisione del giudizio, hanno spiegato gli esperti, deriva dalla necessità di adottare una visione più cauta alla luce dell’impossibilità di escludere un ulteriore rallentamento della crescita del Pil in Cina, con un conseguente calo delle vendite, a cui si aggiunge un potenziale impatto negativo derivante da un possibile calo del prezzo del petrolio.
La maggior parte degli analisti ha collegato la pioggia di vendite alla scadenza, prevista per la fine di ottobre, del bond convertendo da 350 milioni di euro lanciato ad ottobre 2009.
I motivi di tale decisione non sono stati resi noti, tuttavia essendo fermamente convinta degli effetti positivi che potrebbero derivare da questa operazione, Fiat Industrial si è mostrata disposta a rivedere le condizioni della fusione.
I giudizi degli analisti sul titolo del gruppo leader nella produzione di impianti siderurgici non sono però unanimi. A consigliarne l’acquisto con rating “buy” sono soltanto gli esperti di Equita, che considerano Danieli un’ottima opportunità di investimento alla luce della sua posizione leader riguardo alla tecnologia e della sua esposizione ai mercati emergenti, dove la domanda continua ad essere elevata. Attualmente, inoltre, la società tratta con un forte sconto rispetto ai suoi competitor.
A spingere la banca d’affari a declassare il titolo della società operante nel settore petrolifero sono stati soprattutto i ritardi nei progetti offshore, che a suo avviso andranno inevitabilmente ad influire in maniera negativa sull’utile per azione.